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26 maggio 2010

Anteprima GP Turchia: alla conquista del Bosforo!

Finalmente il Circus approda a Istanbul per la settima prova del mondiale 2010 di F1 alla ricerca di conferme!

Ve li immaginate, i nostri eroi in versione predoni del deserto alla conquista del Bosforo a cavallo tra mondo occidentale e mondo orientale? Effettivamente bisogna usare parecchia immaginazione ma almeno il luogo nel quale si svolge la scena è esistente!
La Formula 1 arriva in quel di Turchia, 26° paese che organizza una gara valida per il campionato del mondo, dopo un Gran Premio di Monaco che ha confermato l’eccellente stato di forma delle Red Bull che hanno concluso la gara monegasca stampando sulla roulette una bella doppietta!
La gara turca è arrivata alla sua sesta edizione e dopo svariati spostamenti ballerini in calendario, sembra aver trovato la propria collocazione tra fine maggio e inizio giugno.
La Formula 1 affronterà questo week-end forse conoscendo già venerdì il nome del fornitore unico di pneumatici che dal prossimo anno occuperà il posto della Bridgestone. La prescelta, dovrebbe trattarsi della Pirelli, come ha lasciato intendere Marco Tronchetti Provera, ma in lizza c’è ancora la francese Michelin, sostenuta da Jean Todt.
Non siamo nemmeno a metà anno e il campionato è più combattuto che mai tra Red Bull e Ferrari. Il team austriaco sembra imbattibile. Dopo la cavalcata solitaria di Webber in Spagna, conferma il proprio stato di forza anche a Monaco sfrecciando tra le stradine del principato e concludendo in prima e seconda posizione.
La Ferrari torna a casa sottotono se pensiamo al fatto che fosse la favorita per la gara monegasca, con la conferma del quarto posto in gara di Felipe Massa e grazie alla splendida rimonta di Fernando Alonso settimo alla fine e partito dalla pit-lane a causa di un suo incidente nelle libere del sabato mattina.
Anche questo circuito, inaugurato nel settembre del 2003, come quelli di Sakir, Shanghai, Sepang, Valencia, Singapore e Abu Dhabi è “figlio” dell’architetto tedesco Hermann Tilke, progenitore di tutti quei circuiti di nuova generazione. Una pista speciale, probabilmente la migliore tra queste ultime citate, che riesce a unire tecnica e spettacolo: il circuito è lungo 5,338 km e i piloti dovranno affrontare una distanza totale di 309,396 km per 58 giri. Una pista composta da 14 curve, 8 a sinistra e 6 a destra intervallate da lunghi rettilinei che terminano con forti staccate, ottime per il sorpasso e da curve ad ampio raggio. Cosa comporta maggiore spettacolarità? Il terreno sul quale è stato costruito il circuito. A differenza di tutte le altre “nuove” piste che poggiano su basi pianeggianti, questa di Istanbul è stata costruita su un manto collinare che da origine a fantastici saliscendi.
Un circuito che, come lo stesso Tilke ha ammesso, è nato su “imitazione” di quello del Paul Ricard e di fatti possiamo notare questa somiglianza soprattutto sul piano della sicurezza: entrambi hanno vie di fuga sull’asfalto, lunghissime, a differenze delle solite tradizionalmente sulla ghiaia.


Anche questa gara, come quella monegasca, sta assaporando il retrogusto della crisi economica che attanaglia l’intero mondo. Nel 2005, in occasione della prima edizione dell’evento, fu registrata una presenza record di pubblico, stiamo parlando del tutto esaurito! Purtroppo negli anni a venire, furono venduti sempre meno biglietti fino ad arrivare ai soli 30.000 spettatori del 2009 in tutto il week-end. Ovviamente questo fatto non piace ai team, che vedono questo appuntamento come un effettivo dispendio di energie. Ecclestone, però, ha confermato la lunga permanenza in calendario. Perché? Il circuito è di sua proprietà e il “gioviale vecchietto” sta semplicemente tirando acqua al suo mulino.
La possiamo definire la gara di casa di Felipe Massa che qui ha già vinto tre volte… chissà che non possano diventare quattro, vista comunque l’affidabilità della vettura. Possibile, nessuno può dire il contrario, a meno che il suo compagno di box non ci metta lo zampino, rovina dogli la festa!
A spuntarla sarà “l’armata del bene” coi suoi cavalieri rossi oppure “i cavalieri della satanica bibita”? Alla pista il verdetto finale!

di Eleonora Ottonello

25 maggio 2010

Fernando Alonso al giro d'Italia

Fernando Alonso oggi parteciperà alla 16° tappa del giro d'Italia come "ciclista d'eccellenza".
Il pilota della Ferrari è stato invitato a godersi questi 12.9km di cronoscalata tra San Vigilio di Marebbe e Plan de Corones.
Gli organizzatori confermano che il 28 enne pilota, "si goderà il giro nei momenti cruciali e finali della tappa".
Non è qualcosa di nuovo questa passione di Fernando per le biciclette: lo scorso anno aveva annunciato di voler creare un team professionistico di ciclismo, magari coinvolgendo il miglior ciclista spagnolo e suo amico, Alberto Contador.

17 maggio 2010

GP Monaco: Riscatto Alonso!

Nel Principato di Monaco doppietta Red bull con Webber che precede Vettel. Show di Fernando: da ultimo a sesto grazie a sorpassi e safety car. Schumi lo supera ma è penalizzato.

Tre ore abbondanti per cambiare il risultato di una corsa e ribaltare il giudizio su un pilota. Tanto ci hanno messo i commissari di gara del Gp di Montecarlo a penalizzare Michael Schumacher e restituire il sesto posto a Fernando Alonso. La cui prestazione, vista la classifica finale, non può che essere giudicata con i galloni dell'impresa. Da ultimo a sesto sul circuito cittadino del Principato, dove i sorpassi sono praticamente impossibili e anche vetture come Virgin o Hispania rischiano di diventare avversari insormontabili. E invece lo spagnolo della Ferrari ha concluso in crescendo un week end partito bene con le libere del giovedì e continuato malissimo con l'errore nella mattinata di sabato che lo aveva costretto a rinunciare alle qualifiche e a partire ieri dalla pit lane. In testa al gruppo si è corsa un'altra gara, con le due Red Bull ancora una volta al traguardo in parata. Webber primo dall'inizio alla fine, Vettel capace di scavalcare Kubica in partenza e di conservare la piazza d'onore fino al traguardo.
Massa parte e arriva quarto, Hamilton dietro di lui, e le uniche emozioni nella lunga processione monegasca le regala la Safety Car continuamente in pista. Proprio all'inizio, infatti, si verifica l'episodio che cambierà la gara di Alonso. Hulkenberg finisce contro le protezioni sotto il tunnel e la corsa viene subito neutralizzata. Lo spagnolo, partito con le gomme morbide, ne approfitta per cambiare i pneumatici senza perdere posizioni e monta le coperture dure per andare fino in fondo alla corsa. Poi inizia la lunga rincorsa, con il faticoso sorpasso alla Virgin di Di Grassi e quelli più agevoli su Trulli, Glock e Kovalainen. A quel punto le altre macchine incominciano il walzer dei pit stop e il ferrarista si ritrova settimo, da ventiquattresimo che era, dopo soli 27 giri dei 78 totali. Solo che adesso non si ritrova più davanti le «tartarughe», bensì la McLaren di Hamilton, e quindi la rimonta si arresta. Anche perché Alonso deve gestire pneumatici che hanno alle spalle venti giri in più rispetto agli avversari e non può permettersi di spremerli troppo. Lo spagnolo guadagna un'altra posizione grazie al pit stop di Rosberg ma poi si limita a gestire, senza affanni, una sesta piazza comunque insperata.
Nel frattempo la Safety Car entra altre tre volte in pista impedendo di fatto al serpentone delle auto di distanziarsi. L'episodio che potrebbe cambiare la gara del ferrarista avviene all'ultimo giro. Dopo lo scontro tra Trulli e Chandhok, la Safety Car sta per tornare ai box, ma essendo l'ultima tornata i corridori non possono sorpassarsi prima del traguardo. In pratica, le posizioni sono congelate. Per tutti, ma non per Schumacher, che approfitta di un lungo di Fernando per sopravanzarlo proprio all'ultima curva. Una violazione marchiana del regolamento che però i commissari puniscono solo dopo tre ore, probabilmente perplessi per l'errore di Alonso. Alla fine Schumi subisce 20 secondi di penalità e finisce addirittura dodicesimo - ma la Mercedes ha annunciato ricorso, appuntamento al prossimo Consiglio Fia - mentre lo spagnolo tira un sospiro di sollievo e gongola per l'essere rimasto a soli tre punti dalla vetta del Mondiale dopo un Gran Premio che si annunciava disgraziato.
Solo che in testa alla classifica non c'è più Jenson Button, fermato da un problema ai radiatori nei primissimi giri, bensì la coppia di piloti della velocissima Red Bull a pari merito. Così, adesso, il margine di errore della Ferrari è davvero terminato. Dalla Turchia, tra due settimane o si massimizzano le prestazioni della F10 o la monoposto che «si mette le ali» rischia davvero di volare via.



di Carlantonio Solimene

12 maggio 2010

GP di Monaco 2010: anteprima

Girare a Montecarlo con una Formula 1 è come girare in bicicletta per casa. Lo disse Nelson Piquet Senior ed è la frase che descrive perfettamente il circuito che ospiterà il GP di Monaco 2010. Eppure, il fascino che questa gara esercita su tutti è diventata ormai sintesi della Formula 1 moderna: glamour, VIP in giro tra i box e spesso anche gare, purtroppo, noiose. L’unica cosa che rende imprevedibile l’esito del GP fino all’ultimo giro è la conformazione del circuito: le vie di fuga praticamente non esistono e sfrecciare a oltre 200 km/h con i muretti sempre di fianco è veramente pericoloso e basta anche sfiorare le protezioni a bordo pista per vedere finire distrutta una monoposto.
Partire davanti a Montecarlo è essenziale. Lo spazio ridotto e le moderne vetture di F1 non consentono di effettuare sorpassi, che sono una vera rarità in questa pista. Questo weekend, però, è prevista pioggia ed un weekend bagnato equivale sempre a gare al cardiopalma, dove spesso ci ritroviamo a saltare sul divano perché tutto diventa più emozionante. La pensa come noi anche Lewis Hamilton che ci conferma che il forecast della McLaren indica un tempo molto instabile, specie per domenica: “Anche se dovesse piovere domenica – dice l’inglese – la possibilità di pioggia nelle libere e nelle qualifiche fa intendere che possiamo aspettarci uno dei gran premi di Monaco più emozionanti degli ultimi anni”.


di Davide Reinato da BlogF1.it

Webber e Alonso gioia per 2 al Montmelò

L'australiano vince la sua prima gara del 2010; lo spagnolo si avvicina al leader Button

Incornata di forza della Red Bull di Mark Webber che, nel GP di Spagna, domina dal primo all'ultimo giro dimostrando il potenziale delle monoposto austriache. Grande festa per l'australiano, alla sua prima vittoria stagionale, ma sorrisi a 36 denti anche in casa Ferrari per il secondo posto strappato con le unghie (e un po' di fortuna) da Fernando Alonso, ora a soli 3 punti dal leader del mondiale Jenson Button (ieri solo quinto). Per l'asturiano in rosso, infatti, una rimonta frutto di una grande continuità di rendimento, mentre l'altra Red Bull di Vettel e la McLaren di Hamilton alle prese con gravi problemi alle gomme.Insomma, se negli ultimi due anni il Cavallino aveva mostrato di inciampare troppe volte nell'affidabilità, in questo 2010 la scuderia di Maranello sembra aver imboccato la strada giusta. Inutile negare che le Red Bull e, in parte, anche le McLaren sembrano in questo momento più performanti, ma le basi su cui la Ferrari può costruire le sue evoluzioni tecniche appaiono ben solide e questo aspetto potrebbe rivelarsi decisivo in un campionato che, dopo cinque gare, non ha ancora trovato un padrone (basta ricordare che sul gradino più alto del podio sono stati cinque piloti diversi).Tra i più di giornata figura anche il buon Michael Schumacher, tornato competitivo (4°) in uno di quei GP che più gli hanno dato in termini di vittorie. Vedremo se nel prossimo appuntamento di Monte Carlo, il sette volte iridato si confermerà, oppure se a far festa saranno quei piloti (Hamilton, Vettel e Massa su tutti) che ieri sono tornati ai box con la coda tra le gambe.

4 maggio 2010

GP Spagna 2010: viaggio nella terra del "MATADOR"

Questa domenica si terrà sul circuito del Montmelò il GP di Spagna ricco di dubbi e imprevisti già prima dell’inizio….

Il circus iridato sbarca finalmente in Europa, nell’amato vecchio continente ed il GP che inaugura questo quasi vero inizio della stagione è il GP di Spagna. Perché abbiamo affermato “questo quasi vero inizio della stagione”, screditando, di fatto, i GP appena passati in Asia e in Australia? Semplice: queste gare non hanno consentito ai team di introdurre le importanti novità tecniche/aerodinamiche che per tradizione sbarcano in occasione del primo gran premio della stagione europea.
Il circuito della Catalogna si trova nei pressi di Montmelò, nella zona settentrionale della città di Barcellona. Il circuito è lungo 4.655 km e i piloti si troveranno impegnati a percorrere una distanza totale di 307.104 km divisa in 66 giri. Una pista veloce e impegnativa che vede il lungo rettilineo della partenza e una sequenza impressionante di 16 curvoni medio-veloci, per l’esattezza 9 a destra e 7 a sinistra. Un circuito tecnico, che raramente ci ha offerto grandi spettacoli, ma si narra che chi va bene in questa pista non dovrebbe avere troppi problemi sulle altre in calendario, infatti, è proprio su questo circuito che viene disputato il maggior numero di test pre-campionato.
Ma come arriva in Spagna la F1? Sapendo che la lotta per il mondiale sarà una guerra serratissima tra Ferrari-Mc Laren e Red Bull con in leggero vantaggio la McLaren sulle due avversarie grazie alle due vittorie di Button in Cina e in Australia e anche grazie al fattore affidabilità che fa della McLaren il team più costante.
E che fine ha fatto la Michael Schumacher in questa prima parte di campionato? Il tedesco nell’intera trasferta extra-europea ha totalizzato soli 10 punti, un 6° posto in Bahrain e due 10° posti in Australia e in Cina ed è proprio in questo gran premio che un po’ tutti si aspettano una riscossa alla Schumacher che avrà a sua disposizione una Mercedes rivista sul passo.
Ma la F1 arriva in Spagna anche con l’enorme problematica dei pneumatici. Come tutti ben sappiamo la Bridgestone, dopo 14 stagioni di onorato servizio intende abbandonare la zattera e allora si fa feroce il toto-nome sul possibile nuovo fornitore di gomme per la stagione 2011. In lizza ci sarebbero la Kumho, la Pirelli e la Michelin anche se probabilmente la più plausibile sarà la Pirelli che a breve presenterà alla FIA la sua offerta tecnica/commerciale per il ritono in F1.
Forse detta così sembra una sciocchezza… eppure è una situazione parecchio seria: nessun team sa grazie a quale gommista farà stare in pista le proprie vetture!
Ma ora un po’ di storia. Diciamo pure che il GP di Spagna può essere considerato uno dei più antichi del circus perché per la prima volta si corre una gara ufficiale nel 1913, anche se il primo vero gran premio si disputa 10 anni dopo. Questo importante appuntamento si corre sulla pista della Catalogna dal 1991, un punto di riferimento per tutte le squadre e una pista che tutti i team conoscono alla perfezione. Il momento più opportuno per deliziare i tifosi con nuovi componenti montati sulle vetture, i famosi “aggiornamenti” che i tecnici e gli ingegneri studiano in fabbrica e che trasportano sui loro gioielli per mettere una pezza ai problemi più o meno importanti verificatisi in questa prima parte di campionato.
Il meteo dovrebbe essere abbastanza clemente con i nostri gladiatori visti gli ultimi avvenimenti. Il venerdì dovrebbe trascorrere sotto qualche scroscio di pioggia per poi deliziarci con una fantastica due giorni di tiepido sole primaverile e se vogliamo un’altra gara pazzerella, affidiamoci anche in questa occasione nell’imprevedibilità del cielo!

di Eleonora Ottonello

3 maggio 2010

Partita del Cuore: Alonso e Massa convocati!

Il prossimo 25 maggio allo Stadio di Modena con diretta su RAI Uno alle 21.00 si terrà una sfida tra stelle mondiali tra la Nazionale Cantanti e la Squadra Telethon tra i quali convocati spiccano i nomi di: Fernando Alonso, Felipe Massa, Giancarlo Fisichella, Antonio Cassano e Raul Bova.

Lo spot televisivo è singolare: Eros Ramazzotti arriva al volante di una Ferrari California per invitare il due volte campione del mondo di F1 Fernando Alonso alla Partita del Cuore tra Nazionale Cantanti e Squadra Telethon. Il pilota della Scuderia accetta, ma a condizione di portare i suoi amici, Felipe Massa e Giancarlo Fisichella, e di guidare lui la California.
Per una questione di cronaca ricordiamo che tra la nazionale cantanti giocheranno, oltre a Ramazzotti, Gianni Morandi, Enrico Ruggeri, Gigi d'Alessio e Luca Barbarossa.
La prevendita dei biglietti è già iniziata lo scorso 30 aprile sul sito www.bestticket.it invece da oggi (lunedì 3 maggio) i biglietti si possono acquistare anche presso tutte le filiali della Banca Popolare dell’Emilia Romagna e da martedì 4 maggio anche presso Radio Bruno.
I prezzi dei biglietti sono di 5 euro per le curve, di 10 per le gradinate e di 15 per le tribune.
I fondi raccolti saranno destinati a Fondazione Telethon e a Fondazione Parco della Mistica Onlus.

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