Ci siamo trasferiti : clicca sull'immagine in basso



Con questo messaggio ci tengo a comunicare a tutti gli utenti che il blog del «Popolo Alonsista» si è ufficialmente trasferito su una nuova piattaforma ancora più ricca di contenuti, novità, immagini e video.

Cliccate sull'immagine qui sotto per raggiungerci -->


PopoloAlonsista

Se vuoi valorizza i nostri sforzi in questo progetto!



Seguiteci anche sulle altre piattaforme -->

Pubblicità

Sei interessato a promuovere la tua attività su Diario del Popolo Alonsista? Mandaci una mail a popoloalonsista@libero.it

29 settembre 2010

Fernando I Emperador de Singapur

E usando il tipico motto “Medano”: Fernando c’è!
Si… Fernando domenica ha vinto in modo straordinario, con la freddezza e la classe del campione del mondo qual è: ad accompagnare questo trionfo non ci sono i brusii malefici dei suoi detrattori ma solo urla di gioia di un popolo ferrarista che solamente dalla gara di Monza ha riscoperto questo amore per il nostro pilota spagnolo.
E se volessimo sintetizzare in numeri questa volata, degna da ultima curva dell’ultima tappa del Tour de France, potremmo paragonarla a uno dei film di Quentin Tarantino: 5 piloti che si giocano il titolo mondiale; 4 gare al termine di questo strepitoso campionato; 3 i probabili GP da disputare se la gara della Corea dovesse non essere ultimato; 2 i titoli da aggiudicarsi; 1 quello che sarà IL CAMPIONE.
Webber, Alonso, Vettel, Hamilton e Button… i nomi dei 5 piloti che hanno reso entusiasmante questo campionato come non se ne vedevano da parecchi anni.
La perla che luccica è Fernando Alonso però: da -41 punti sul leader inizia una “remuntada” stratosferica, nella quale lui e ben pochi altri sinceramente credevano, grazie alle due vittorie consecutive in questo ultimo mese (Monza e Singapore).
Era Fernando che sembrava spacciato, il più debole a classifica rispetto agli altri e invece è ALONSO che ha deciso di rientrare prepotentemente nella lotta per il mondiale con week-end perfetto e hat-trick (pole position, giro veloce e vittoria), vincendo così il quarto gran premio stagionale con la Ferrari dopo il Bahrain e la Germania.
Alzino le mani (e non barate) quelle poche persone che credevano nelle parole di Fernando quando diceva, anche in occasioni di gare negative, che alla fin fine non era andata così male; alzino le mani quelle poche persone che credevano nelle parole di Fernando quando diceva di credere in questa rimonta, che era fattibile… in quanti siete? Sono sincera. Ho scritto “siete” perché la sottoscritta era la prima, non che non ci credeva, ma che la vedeva “non credibile”, eppure mi ha smentito, ci sta riuscendo, prendendo per mano il suo team e i suoi meccanici sta portando la Ferrari lassù dove, fino prima della gara di Monza, nessuno credeva potesse arrivare… lo distaccano solo 11 punti dal leader Webber.
Da scaramantica tifosa quale sono, ieri ho iniziato a crederci più di chiunque altro e più di qualunque altra cosa, probabilmente più di Fernando stesso e della Ferrari. E sempre dicendovi “da scaramantica tifosa quale sono” mi stanno capitando troppe dolci coincidenze che intendono volermi relegare in terra spagnola oltre la data del 28 novembre 2010, il giorno in cui si terrà il Ferrari Day a Valencia… a sole 3 ore di treno da Barcellona, la città nella quale mi troverò in quella data… suggestione di tifosi speranzosi, qualcosa di più… NO, sensazioni!
Quell’ansia, quella voglia di digrignare i denti per combattere l’agitazione, il cuore che batte quando alla televisione mostrano Fernando in auto… le stesse sensazioni che provavo 25 settembre 2005, il suo primo mondiale.
Fino ad ora se volessimo usare una metafora, potremmo paragonare questa stagione a quella del 2007, che vide a fine anno l’incoronazione a campione del mondo di Kimi Raikkonen: chi parte bene a inizio campionato è obbligato a soffrire nella parte finale di campionato e a commettere errori, subendo la rimonta insperata di chi a metà campionato era spacciato: avremmo lo stesso esito anche quest’anno?

28 settembre 2010

Ore piccole per essere in gran forma

Ecco come si è preparato Alonso al GP: ha forzato il fuso orario e seguito una dieta sana

Singapore – Addio Cortadito, benvenuto cappuccino. Da quando è in Ferrari, Fernando ha scoperto che il nostro caffè con la schiuma è infinitamente meglio del “taglietto” – la traduzione letterale dallo spagnolo – a cui era abituato. Che poi sarebbe un macchiato un po’ lungo.

Che cosa c’entra il bar con il GP a Singapore? C’entra: perché a dispetto del fuso e della gara in notturna, quel cappuccino è l’unica dose di caffeina che Fernando si è concesso, nel week-end scorso, durante la giornata. Non che sia un fanatico della tazzina, anche quando si trova fra i suoi meridiani di nascita.
Ma qui c’era da affrontare la logica perversa di una gara impostata sugli orari europei ma accasata in Estremo Oriente. Dove ad arrivare nel paddock a mezzogiorno fai la figura dello stupido perché non c’è nemmeno un meccanico.
Una volta, quando c’erano problemi di fuso orario, i piloti arrivavano sul posto qualche giorno, anche una settimana prima. Magari approfittavano per farsi un po’ di vacanza e abituare il fisico alla variazione. Ma a Singapore si fa il contrario: ovvero, si continua esattamente a vivere come se si fosse a Maranello o a Oviedo, forzando l’ambiente circostante invece che le proprie abitudini.
Per cui Fernando è arrivato a Singapore non prima di Mercoledì pomeriggio, un po’ raffreddato per via dell’aria condizionata in aereo. E si è comportato come se fosse ancora mattino. Così gli altri clienti dell’hotel Ritz Carlton, quando andavano a pranzo, si trovavano davanti lo spettacolo inconsueto di un tizio che faceva colazione. Con il cappuccino appunto. All’una del pomeriggio, Fernando non si era necessariamente appena svegliato. Ma la sua tabella di marcia gli imponeva di trascorrere almeno una decina di ore in camera, andando a dormire verso le tre del mattino e tirandosi su dal letto non prima di mezzogiorno.
L’attività fisica, nei giorni del Gran Premio, è sempre abbastanza ridotta. I piloti non passano le ore in palestra o in bicicletta come nelle settimane fra le corse. Nel caso di Fernando, poi, i mesi veramente duri sono stati quelli invernali. Anche prima delle ultime gare si era allenato con ciclisti professionisti (nonché amici). Ma a Singapore il fisico andava curato in maniera diversa.
A iniziare dalla colazione-pranzo del mattino. Un po’ alla volta, Alonso si è convinto a rinunciare alla pile di biscotti che divora con gioia incolpevole. Li ha sostituiti, in parte, con la frutta e con i succhi. Ma in generale ha ridotto drasticamente l’assunzione di cibi. Quando, Sabato, ha fatto tremare le tribune con la seconda pole position consecutiva, era praticamente a stomaco vuoto da quel famoso cappuccino con frutta di dieci ore prima.
I suoi pasti, anche quelli “principali”, sono molto ridotti e tutti bilanciati. Carboidrati, proteine, vitamine, nelle proporzioni corrette, senza gli eccessi tipici di chi deve perdere peso. Perché Nando ha una capacità fuori dal comune, una specie di telemetria interna. “Sente” anche un mezz’etto di troppo sul suo peso forma e si regola di conseguenza anche nell’assunzione dei liquidi.
Quanto alla dieta, alla pasta preferisce il riso, magari con un po’ di carne bianca e verdura. Qualche volta, ma non certo qui all’Equatore, si era fatto persino mandare qualche pietanza spagnola: le lenticchie, di cui è ghiotto, o addirittura una tortilla, le fantastiche frittate spagnole cotte al forno. Ha anche le sue passioni proibite: il tiramisù e la SpeedyPizza. Ma anche qui sa misurare se stesso con le porzioni, come misura i muretti a lato pista quando è in stato di grazia.
Correre di notte, per lui che ha una vista quasi perfetta, non è mai stato un problema. Nei giorni scorsi ha seguito i soliti accorgimenti, come le compresse al mirtillo che aiutano la capacità visiva e qualche integratore alimentare.
Quanto alla preparazione psicologica, fra battibecchi coi giornalisti per i suoi errori e autografi firmati con puntigliosa indifferenza, Fernando ha usato il solito sistema. La sua capacità di vivere su due canali e di estraniarsi completamente dal mondo esterno nei minuti necessari alla concentrazione. La pole del sabato, con una Ferrari in deciso debito di aderenza rispetto alla Red Bull, lo ha dimostrato. Alla faccia degli errori che ha fatto e continuerà a fare.

Da “Autosprint”, pagina 12 (n°39) del 28 settembre 2010

22 settembre 2010

[Blog Ferrari-Alonso] Il diario di Alonso: Un benvenuto sotto l’acqua

Sono appena arrivato a Singapore, dove da domani comincia un weekend molto importante per la nostra stagione. Come benvenuto ho trovato un bel temporale che però non ha abbassato di molto la temperatura, anzi, se possibile, ha aumentato l’umidità.
Nelle due precedenti edizioni non abbiamo mai girato sotto la pioggia e le previsioni per questo fine settimana non sono particolarmente incoraggianti. Ci sarà quindi un ulteriore elemento di imprevedibilità in un Gran Premio già di per sé incertissimo.
Mi piace tantissimo l’atmosfera che si respira in questa gara: correre in notturna è stata davvero un’ottima idea. L’orario insolito non mi ha mai dato problemi: ho scelto di arrivare il più tardi possibile perché durante i prossimi giorni continuerò a mantenermi sul fuso orario europeo: a letto a tarda notte e colazione nel primo pomeriggio, tanto per fare un esempio.
Nei due anni precedenti ha funzionato alla perfezione, anche grazie ad alcuni piccoli accorgimenti segreti, quindi non c’è ragione per cambiare questo tipo di approccio.
Per quanto si è visto nelle prime due edizioni questo tracciato si sposa piuttosto bene con il mio stile di guida: i due piazzamenti sul podio in altrettante gare mi hanno fatto arrivare qui con una certa fiducia. So bene che un nuovo piazzamento fra i primi tre sarebbe molto importante per la classifica e sono convinto che, se sapremo fare tutto alla perfezione, ce la potremo fare. Lo abbiamo dimostrato nel precedente weekend di gara a Monza e abbiamo tutte le carte in regola per ripeterci anche a Singapore.
Il tracciato assomiglia abbastanza a quello di Monte Carlo come caratteristiche tecniche: lento, con tante ondulazioni e con la necessità di avere tanto carico aerodinamico. E se nel Principato la F10 si era comportata piuttosto bene – lasciamo stare come sono andate le cose dal punto di vista personale … - allora c’è un altro fattore su cui contare per affrontare con fiducia questo appuntamento.
Detto questo, nessuno di noi si scorda le parole che ci ripete costantemente il nostro capo, Stefano Domenicali: manteniamo i piedi per terra, restiamo umili e concentrati perché i nostri avversari sono molto forti e altrettanto determinati.
da Ferrari.it

Alonso: A Singapore per continuare la corsa

'La gloria dei grandi uomini si deve sempre commisurare ai mezzi di cui si sono serviti per raggiungerla' ha scritto François de La Rochefoucauld.
Un concetto semplice che dipinge ogni missione di uno sportivo, servirsi non solo della propia determinazione ma anche di mezzi fisici a disposizione per vincere. Come accade da anni in Formula Uno.
Bravura e fortuna - Quest'anno, più che mai, contare sulle propria capacità sarà doveroso quanto affidarsi alla responsabilità dei tecnici e dei meccanici. Lo ha fatto Alonso a Monza e ha vinto, ma sono obbligati a farlo tutti e cinque i pretendenti al titolo da ora in poi, perchè con quattro gare al termine un solo errore sarà fatale per le proprie ambizioni. La notte si dice porta consiglio, e nell'oscurità di Singapore i sorrisi e le delusioni si mescoleranno tra la consapevolezza di aver fatto un altro passo verso la vittoria, o essere retrocessi nel limbo della sconfitta.
Nessuno ci pensa e quasi per una sorta di scaramanzia, il direttore della Scuderia Ferrari Stefano Domenicali ha già precisato che la tappa orientale non sarà decisiva, ma neanche banale.
Red Bull nel suo habitat - Pararsi le spalle è un modo per scongiurare oscuri scenari e non far crescere illusioni, ma sui poco più di cinque km del Marina Bay Street Circuit, sotto il bagliore dei 1600 fari installati, c'è l'obbligo di vincere o salire sul podio per Fernando Alonso come per i piloti di McLaren e Red Bull. Nella breve storia di questo appuntamento, quella di quest'anno sarà la terza edizione, e conforta il fatto che il pilota asturiano abbia già vinto con la Renault (anche se grazie al noto crash gate).
Nel 2009 però è stato Lewis Hamilton a trionfare in una stagione quasi dominata dalla ex Brown Gp, quindi per la Rossa nessuna affermazioe al momento, tranne il record del tracciato stabilito al debutto dall'ex formulista Kimi Raikkonen sulla F2008 (che dopo un anno di rally sembra volre rientare nel giro a bordo di una Renault) sembra potre far ben sperare per la tappa notturna.
Stesso discorso per la Red Bull al momento, ma le cratteristiche di questo circuito prospettano una pronta risposta alla lezione subita dal Cavallino Rapante a Monza. Meno velocità e più carico sono le caratteristiche ricercate dal gruppo di Horner e Newey, ma la Rossa non resterà a guardare e la novità sfronata per l'occasione, aggiunta a quelle già introdotte in appuntameni simili, potrebbe far la differenza anche stavolta.
Si tratta di nuovi freni e un nuovo fondo unito a un estrattore più efficiente, che in teoria dovrebbe garantire acora più carico e consentire alla F10 di contendere nuovamente la pole alle RB6 e anche alle Mclaren, che ritroveranno un terreno anche ideale alla loro monoposto, nonostante il buon redimento mostarto sull'ultraveloce tracciato lombardo.
Inoltre, l'errore che ha estromesso subito Hamilton dalla lotta per il Gran Premio d'Italia non può che essere un'altra chiave per attendersi una prova di forza dall'anglo-caraibico dopo la perdita del primato in campionato.
I numeri favoriscono l'asturiano - Fernando Alonso può contare invece sulle statistiche, considerando che è stato il pilota che ha accumulato più punti negli ultimi appuntamenti, su piste tanto diverse tra loro dove la Rossa si è mostrata molto competitiva.
A parte Spa, i podi pesanti l'anno riportato a ridosso di Webber e Hamilton, in attesa dell'agognato sorpasso. L'iberico può contare anche sul fatto che Massa non ha possibilità di ambire all'alloro, e in Rel Bull e McLaren entrambe i piloti non potranno fare gioco di squadra. Benchè Felipe Massa non sia apparso molto contento della parte di scudiero (dati il tentato sorpasso dopo la partenza a Monza), la sua situazione è delineata; diverso invece è il bilancio tecnico. Con assenza di unità motrici fresche, considerando le difficoltà di inizio di stagione, ora l'iberico non dovrà solo attaccare ma farlo con accortezza. Un motore ko costò già nel 2008 il titolo a Felipe Massa, e a Maranello lo ricordano bene.
I nuovi lubrificanti e la nuova benzina studiati con Shell, però, sembrano poter allontanare questo presagio, mentre sul versante Red Bull è proprio il motore Reanult inferiore alal concorrenza a fra crescere le lamentele. Adrian Newey sembra consapevole che l'arrivo di unità Mercedes è da escludere, perchè la casa di Stoccarda non è intenzionata a supportare un altro team, con una sua Scuderia in ballo oltre a McLaren (che secondo Newey starebbe facendo pressione sui tedeschi perchè non forniscano anche Red Bull) e Force India. Diversamente, la Ferrari non potrebbe concederlo per favorire un valido concorrente, ed evitare che un'altra vettura dotata dello stesso motore possa batterla.
Le condizioni portano sempre verso la casa francese (considerando che la Cosworth pare intenzionata a ritirarsi per un po' di anni e poi ripresentarsi nel 2013 con un motore più prestazionale), ma la condizione posta è che sviluppi un motore più performante, cosa che al momento il costruttore transalpino non è disposto a fare. Tempo fa si parlò di un interesse del gruppo Volkswagen ad entrare nel Circus, ipotesi poi sfumata, ma chissà se un ritorno di fiamma sia possibile considerando le doti dell'ingegnere britannico?
La Mercedes già proiettata al 2011 - Continuando a parlare di scuderie, in questo ultimo sconcio di stagione la prima illustre bandiera bianca è arrivata dalla Mercedes, che come la Ferrari un anno fa, si è buttata subito sullo sviluppo della nuova vettura considerando le poche speranze di lottare per il podio con la W01.
La resa, però, non è la sola questione che riguarda la scuderia di Stoccarda, ma anche il possibile addio di Ross Brown dopo una annata deludente in termini di risultati. Il manager inglese non si troverebbe più in sintonia con il grande capo della Mercedes Motorsport, Norbert Haug, e secondo indiscrezioni sarebbe pensando di uscire di scena.
Questo scenario apre un nuovo fronte di interesse, tra scuderie che sono riuscite a trovare i fanziamenti per concludere questa stagione, ma non sanno se faranno la prossima, e un mercato che sembra esplodere in pieno campionato quando ancora non è deciso nulla. I temi sono tanti ma dopo diversi anni non c'è solo il futuro a tenere banco ma un presente di sorpassi in classifica in una lotta così accesa che non ha ancora un assoluto protagonista.
da Sportitalia

21 settembre 2010

Fernando Alonso ci mostra il motorhome Ferrari

In questo interessantissimo video Fernando Alonso ci mostra tutto il motorhome della Ferrari (uno dei due) con tutti gli uffici, la cucina, gli spazi per i membri della Ferrari, per gli sponsor e le stanze dei piloti.
Il video è in spagnolo... ma si capisce!!!!!
Buona visione!





Visto che non a tutti si vede, per chi appunto non riesce a visualizzarlo metto il link che vi porta direttamente alla pagina. Grazie!

http://www.youtube.com/watch?v=8hdiZNHwwPw

20 settembre 2010

Fernando sa della nostra esistenza!

Sono molto felice nel annunciarvi ciò:

sabato 11 settembre 2010, nel pomeriggio, all'uscita del paddock, Fernando Alonso è venuto a fare qualche autografo ai tifosi assiepati dietro le "trincee" e in quegli istanti gli ho potuto dire che in Italia è nato il suo primo fans club consegnandoli in mano una brochure che parla integralmente di ciò.
Per alcuni questa non è una vera e propria notizia anche perchè poche persone erano già al corrente e per di più lo avevo già anticipato con un messaggio sullo status di Facebook della pagina della Peña.
Che dire? Sono stata molto soddisfatta di questo breve incontro:

la gente urlava come in preda alla pazzia, quando è arrivato da me gli ho detto della "Peña", lui non ha capito a causa del trambusto e anzi che dire - si va bene - (come avrebbero fatto tanti altri) e prendere, mi ha chiesto se potevo ridirglielo perchè non capiva per il rumore!
Non solo grande pilota ma anche grande persona perchè da importanza anche all'ultimo dei tifosi quando questo gli rivolge la parola... un qualcosa che purtroppo non tutti fanno!

GP ITALIA 2010: "Tu chiamale se vuoi emozioni"

Eccoci qui di nuovi cari lettori... è passata una settimana dal trionfo di Monza, davanti al suo "pubblico in seconda".
Davanti al mio schermo chi trovo: sognatori ancora increduli per quello che è successo o sognatori che ormai hanno metabolizzato e hanno la consapevolezza che il successo sia avvenuto?

Diciamo pure che la sottoscritta è sul 50% delle due definizioni: non ci credo ancora, ma so che è successo... posso dire: IO C'ERO!!

Ebbene si! L'ho visto correre venerdì tra gli appllausi della folla; fare la pole-position sabato davanti a un pubblico trepidante; infine, vincere domenica davanti a tutti i suoi tifosi e ai ferraristi imbambolati davanti a quel successo che portava il nome di ciascuno dei meccanici del pit-stop uniti con quello di Alonso.

Come premessa vi posso dire che vi si trova a parlare qui, una persona che prima di avere nelle proprie mani il fan-club italiano di Fernando... ha deciso di tifarlo da subito, dal 2001 perchè quel ragazzo aveva qualcosa di speciale; vi si trova a parlare qui, una di quelle persone che nella vita di tutti i giorni se ne frega altamente dell'oroscopo, ma quando si tratta di GP e soprattutto dell'appuntamento Monzese, è più scaramantica lei dell'intera cittadinanza napoletana.

Esagitati (forse un po' troppo) dalla pole del sabato, già qualcuno faceva pronostici del tipo Fernando-Button 10-1. Io in queste cose sono piuttosto cauta e sembrava che me lo sentissi e quando di fatti è partita la gara, vedendo la non eccelsa partenza di Fernando ho iniziato a pensare come un meraviglioso week-end monzese potesse distruggere i sogni nell'arco di un nano secondo.

Per fortuna c'è sempre Fernando a smentirmi e quando si arriva a risultati come quello del GP d'Italia, mi sembra inutile dire che mi farei smentire centinaia di volte.

Vi chiedo: che cosa vi è rimasto nel cuore di questa vittoria a voi, che c'eravate o a voi, che l'avete gustata da casa?

Io che c'ero, posso portare la mia eperienza dicendovi solamente che era dal 2006 che non correvo forsennatamente, con implicito rischio d'infarto prematuro, sotto al podio.

Come avrete notato, per il titolo di questo post ho rubato una citazione a Lucio Batttisti, perchè è così che voglio delinearvi quei momenti, chiamadoli se volete emozioni.

Emozioni perchè rimangono nel cuore e non ingialliscono; emozioni perchè è riuscito letteralmente a farmi saltare su una tribuna che già si scrollava da sola; emozioni perchè per vedere LUI lassù festeggiare sul podio, ho incamerato tutta l'aria che avevo in corpo (e forse anche quella dei vicini) e ho corso più veloce che potessi; emozioni mi ha fatto tornare le lacrime; emozioni perchè ho capito quanto fossi seriamente PAZZA aspettandolo dopo la gara tipo fino verso le 22.00.

Trattasi d'emozioni che sono chi ama può capire a fondo.

Solamente chi AMA davvero una passione sa quanto sana possa essere questa nostra versione di "pazzia", sa cosa vuol dire quando il cuore batte e il pensiero è sempre più insistente, sa cosa vuol dire quando riesce a tirare fuori da te cose che nemmeno potevi riuscire ad immaginare e io per tutto questo devo dire GRAZIE a FERNANDO perchè se il primo amore non si scorda mai (e per me è stato un certo Schumacher), il secondo amore è quello che dura in eterno!!
E trattasi d'amore corrisposto tra Fernando e i suoi tifosi, amore che traspare dalle sue parole in conferenza stampa:

Il calore dei tifosi mi ha scioccato sin dal primo minuto che sono arrivato qui giovedì. A loro e a tutta la passione che anima i tifosi della Ferrari voglio dedicare questa vittoria


GRAZIE FERNANDO DA TUTTI I TUOI FANS!

6 settembre 2010

1° Incontro Peña Alonsista Catalunya F1-delegazione di Genova

Buonasera a tutti i miei utenti!!
E' davvero bello ritrovarvi in questo ritorno alla "civiltà" come dico io, dopo queste vacanze nella sperduta campagna!

Mancano davvero pochi giorni all'appuntamento con il Gran Premio d'Italia e anche il club si sta muovendo a tal senso.

Saremo presenti in circuito durante tutta la durata del week-end (9-12/09/2010) e spero vivamente di riuscire ad avvicinare Fernando (anche se è ancora un problema capire come...) per parlargli di noi, del nostro club, della passione che ci mettiamo e per fargli capire come in Italia c'è anche chi lo apprezza seriamente: tenete conto che ho anche già preparato una piccola brochure, che ho la speranza di consegnarli.

Sarebbe bellissimo trovarci a Monza per sostenere il nostro campione tutti assieme e a tal proposito abbiamo deciso di organizzare un incontro, il "1° incontro della Peña Alonsista", il nostro 1° incontro e io spero di trovarvi numerosi!!

Qui sotto tutte le info! A presto, Eleonora



1° INCONTRO DELLA PENA ALONSISTA

Monza, venerdì 10 settembre 2010

ore16.30/ 17.00 davanti allo stand della Red Bull

(l'incontro è rivolto anche a quei tifosi che non sono ancora iscritti)

- possibilità di iscrizione immediata -

Post più popolari

Notizie di F1 aggiornate da RacingWorld