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31 agosto 2011

Vettel in Ferrari? Sarebbe il benvenuto

Fernando Alonso e Sebastian Vettel in Ferrari. Uno scenario affascinante, immaginato dallo stesso spagnolo della rossa. Intervistato dal quotidiano tedesco Bild, l'asturiano ha parlato molto bene del collega: "Vettel è un grande campione che sta andando a vincere il secondo mondiale. Ha molto talento e anche la capacità di sopportare la pressione".

Alonso di titoli iridati ne vinse due con la Renault nel 2005 e nel 2006, il tedesco della Red Bull lo raggiungerà molto presto:
"Se dovessi puntare dei soldi lo farei certamente su Sebastian".

E infine una frecciata indiretta al compagno di scuderia Felipe Massa: "Vettel in Ferrari? Molti piloti vogliono venirci. Lui sarebbe davvero il benvenuto. D'altra parte se non hai guidato una Ferrari, la tua carriera non è completa", ha concluso Alonso.

Nazionale Piloti-Scuderie Ferrari Club: i convocati

La partita Nazionale Piloti vs Scuderie Ferrari Club sarà l’evento di apertura di Monza Più 2011, l’evento organizzato dal Comune di Monza in occasione del Gran Premio di Formula 1, che animerà la città con giochi, spettacoli, eventi, cultura, musica e tanto altro.

In attesa di altre conferme, con la Nazionale Piloti scenderanno in campo il campione del mondo in carica Sebastian Vettel (Red Bull), il russo Vitaly Petrov (Renault), il messicano Sergio Perez (Sauber), il padrone di casa Vitantonio Liuzzi (HRT), Jerome D’Ambrosio (Virgin), il tester del Team Lotus Ricardo Teixeira, il venezuelano Johnny Cecotto (Ocean), un altro pilota italiano Luca Filippi (Coloni), il francese Jules Bianchi (Lotus ART) e lo svizzero Fabio Leimer (Rapax).

Presenti inoltre presenze importanti del mondo dei motori, anche per quanto riguarda le altre categorie: il tedesco Maro Engel (DTM Mercedes), il telecronista tecnico della televisione italiana Ivan Capelli (RaiSport), l’italiano Kristian Ghedina (Superstars), il sammarinese Christian Montanari (Superstars), Matteo Munari (Rally Team), l’italiano Raffaele Marciello (Prema), il francese Brandon Maisano (BVM) e Cesar Ramos (Fortec).

Nell’appuntamento italiano della trentesima stagione di attività, la Nazionale Piloti dovrà affrontare una rappresentativa degli associati agli innumerevoli Scuderia Ferrari Club sparsi in tutta Italia: lo Scuderia Ferrari Club si propone di organizzare eventi e iniziative riservate agli innumerevoli associati tifosi della Ferrari per poter condividere la propria passione e attaccamento al Cavallino Rampante.

Ad anticipare il fischio d’inizio un lungo programma che partirà già dalle ore 14.30 con un torneo di calcio quadrangolare giovanile, che proseguirà alle 19.30 con lo spettacolo di artisti e musicisti tra cui Omar Pedrini e Laura Bono e che culminerà alle ore 20 con l’entrata in campo delle due squadre.


I biglietti saranno disponibili in Internet tramite il circuito Best Ticket, presso gli uffici dell’A.C. Monza, delle Scuderie Ferrari Club, presso la biglietteria dello Stadio Brianteo, delle Associazioni a cui verrà devoluto il ricavato.
Il costo dei biglietti è di 10 euro (intero) e 5 euro (ridotto) e i fondi raccolti in quest’occasione saranno devoluti in beneficenza a: Qui Donna SiCura, a supporto della ricerca e della cura dei tumori alla mammella e Friends insieme per un sorriso a sostegno dei bambini malati di leucemia che operano attivamente all’interno dell’ospedale San Gerardo di Monza.

Se volete saperne di più sugli orari leggete qui il nostro articolo con tutte le info!

AGGIORNAMENTI
Aggiornamento 03/09/2011 --> alla lista dei convocati si sono aggiunti Felipe Massa e Lucas di Grassi

30 agosto 2011

A Monza con Autosprint: ecco i vincitori dei 200 biglietti

Chi questa mattina ha comprato Autosprint ha senza dubbio letto i nomi dei vincitori che la stessa rivista ha lanciato un paio di settimane fa e dove regalava 200 biglietti per assistere al Gran Premio d'Italia che prenderà il via a Monza il prossimo weekend.

Di seguito riportiamo i nomi dei vincitori.

TRIBUNE DOMENICA
Diego Pini, Terranova (Lo)
Bruno Provvedi, Montevarchi (Ar)
Claudia Torri, Roma
Giacomo Signori, Montemurlo (Po)
Cristian Urso, Casalecchio R. (Bo)
Andrea Cazzetta, Cadelbosco S. (Re)
Michele Avigo, Lonato (Bs)
Davide Ferraro, Loano (Sv)
Giancarlo Gorreri, Fidenza (Pr)
Antonio Spinello, Cambroso (Pd)
Andrea Ettori, Gavello M. (Mo)
Silvano Gatti, Codigoro (Fe)
Giampiero Allamprese, Forlì
Luca Fioretti, Camerata Picena (An)
Monica Eva Curti, Monza
Franco Gori, Agliana (Pt)
Luca Monetti, Campo Bogara (Ve)
Maicol Forcellini, Sant'Arcangelo (Rn)
Giorgio Muratori, Marina Romea (Ra)
Rossella Montibeller, B. Valsugana (Tn)
Luciana di Biase, Sorbara B. (Mo)
Giuseppe Gullo, Palermo
Franco Marsicola, Avezzano (Aq)
Franco Carta, Dorgali (Nu)
Irene Romano, Fumaroli 5 (Na)

TRIBUNE SABATO
Beniamino Sandrini, Brescia
Brenno Venturini, Subbiano (Ar)
Michele Gabrielli, Bologna
Stefano Besana, Viganò (Lc)
Costantino Galli, LOcate Varesino (Co)
Moreno Galletti, Ternate (Va)
Alberto Michetti, Ballabio (Lc)
Ilaria Garbin, Casorate Sempione (Va)
Mario Colombo, Settimo Milanese (Mi)
Paolo Baldinotti, Rapallo (Ge)
Nicola Davini, Capannuri (Lu)
Daniele Catterin, Maserada (Tv)
Italo Stucchi, Bernareggio (Mb)
Samuele Foglia, Asignano Vercellese (Vc)
Davide Agosti, Castiglione Stiviera (Mn)
Simone Sbrilli, Poggibonsi (Si)
Diego Fallini, Fidenza (Pr)
Fulvio Capitanio, Verdellino (Bg)
Mauro Luzzi, Pino Torinese (To)
Gaetano Mangano, Bordighera (Im)
Alessandro Bruzzese, Bolzano
Carlo Mentelli, Rufina (Fi)
Francesco de Luca, Roma
Marco Costi, Crema (Cr)
Riccardo Iacona, Concorrezzo (Mb)

PRATO ABBONAMENTO 3 GIORNI
Damino Fanni, Roma
Marcello Gentile, Montecilfone (Cb)
Mattteo Grigolon, Borgoricco (Pd)
Jacopo Pintossi, Gottolengo (Bs)
Catia Lavezzari, Pioltello (Mi)
Luciano Talami, Casalgrande (Re)
Servio Bartolini, Cesena
Gianluca Cipollone, Avezzano (Aq)
Mattia Arfelli, Forlì
Lorenzo Juvenal, Pinerolo (To)
Fabio Bosco, Roma
Alessandro Intonti, Avellino
Simone Belei, Scandicci (Fi)
Raffaele Cosimati, Roma
Raffaele Farina, Augusta (Sr)
Matteo Masiera, Alessandro
Davide di Dia, Padova
Alessandro Tommasi, S.G. Valdarno (Ar)
Alessio Garando, Torre Beretti (Pv)
Nadia Brunetti, Monterenzio (Bo)
Chiara Scurani, Vignola (Mo)
Giuseppe Magni, Osio Sotto (Bg)
Ezio Perucca, Fossano (Cn)
Danilo Bertola, Rochis (Ud)
Cesare Guerrieri, Modica (Rg)
Gaetano Campisi, Caltanissetta
Pietro Stinco, Trapani
Pasquale Orlando, Rossano (Cs)
Francesco Volpe, Napoli
Andrea Bracchetti, Binago (Co)

Pirelli, arriva a Torino lo spettacolo della Formula 1

Dopo la pausa estiva riparte dal capoluogo piemontese il tour del Pirelli F1 Village.

Pirelli scende nuovamente in pista nelle piazze italiane con il Pirelli F1 Village. Dopo la pausa estiva, il gruppo italiano ripartirà da Torino sabato 3 settembre in piazza Vittorio Veneto con lo spettacolo della F1.
Nella città della Mole, gli appassionati delle monoposto più veloci del mondo potranno mettersi alla prova in gare virtuali e sottoporsi a test per scoprire le proprie abilità da pilota. Fornitore ufficiale di pneumatici in F1 per il triennio 2011-2013, Pirelli sarà complice del divertimento in piazza.

Per maggiori info clicca qui!



Formula 1, nel 2012 test anche al Mugello: il calendario

Inizierà due mesi dopo il finale di stagione 2011 il programma di test pre-stagionali del prossimo campionato di Formula 1.

La rivista Auto Motor und Sport ha rivelato che il primo test invernale si terrà il 7 febbraio ad Jerez. Ci saranno solo altre due sessioni in inverno, con un quarto test che si terrà durante la stagione 2012.

Il circuito permanente di Valencia, Ricardo Tormo non sarà più utilizzato in inverno dal momento che le sue curve strette non sono simili a nessun altra pista in calendario.
Dopo Jerez, si andarà a Barcellona per le altre due sessioni prima di approdare in Australia per la prima gara a marzo.

Era da parecchie settimane che si vociferava di un ritorno dei test a stagione in corso e la sede scelta è stata quella del Mugello, storico circuito di proprietà della Ferrari, che possiede una buona conformazione adatta alla misurazione dell'efficienza aerodinamica delle monoposto.

La data prevista per lo svolgimento della sessione di test dovrebbe essere la prima settimana di Maggio, ma non è ancora certo.

Di seguito riportiamo i calendari completi dei test per la stagione 2012.

7-9 Febbraio 2012: Jerez de la Frontera, Spagna

21-24 Febbraio 2012: Montmelò (Barcelona), Spagna

1-4 Marzo 2012: Montmelò (Barcelona), Spagna

1-4 Maggio 2012: Mugello (Firenze), Italia

Le pagelle BELGHE by Valerio lo Muzzo

"Da 0 a 10" – Le pagelle del Gp del Belgio

Ci siamo esaltati tra l’Eau Rouge e il Raidillon, tra Kemmel e Blanchimont, tra Les Combes, Stavelot e la Source. Come sempre Spa la sa lunga, tanto quanto i suoi sette chilometri colmi d’emozioni, di lotta e di sorpassi. Torna la F1 e torna la nostra rubrica a commentare quanto di bello, e brutto, si è visto tra le Ardenne, in quello che si candida ad essere il gran premio più bello dell’anno. Torna “Da 0 a 10” capitolo 12: Spa-Francorchamps-Belgio.


VOTO 0 ALLA PARTENZA DI BRUNO SENNA
Si salvi chi può dalla furia Senna, immedesimatosi nei panni del Takuma Sato dei tempi peggiori alla Source. Il nipote d’arte piomba letteralmente sull’incolpevole Alguersuari, la cui vettura sembra essere stata colpita da quell’ “Irene” che sta facendo tremare l’America.
TERRIFICANTE

VOTO 1 A RUBENS BARRICHELLO
Continua la serie no del brasiliano che chiude la propria gara dietro le Lotus di Trulli ed Heifeld. Ormai la Williams sembra aver scaricato il 39enne, il cui futuro in F1 resta ignoto e dopo la gara di ieri è chiaro a tutti il perchè.
ACETO

VOTO 2 A FELIPE MASSA
Dategli una RedBull e sarà in grado non solo di non vincere, ma anche di non andare a podio. Mr. Chissàperchècapitanotutteame ha colpito ancora, in senso negativo ovviamente, e i tifosi della rossa ne sono sinceramente stufi. In qualifica riesce a fare meglio di Alonso, ma in gara non vince alcun duello, restando dietro un tenace Rosberg mentre l’altra rossa avanzava all’arma bianca in prima posizione. Bisogna cambiare registro, ma in questi due anni non è cambiato nulla. Sfortuna compresa.
CALIMERO

VOTO 3 A LEWIS HAMILTON
Croce e delizia. Il dolce e l’amaro. Totò, Peppino…e Maldonado. Ops, la malafemmina. La versione motoristica di Balotelli continua a colpire, prima al sabato con le scaramucce in qualifica con Maldonado, poi in gara con un’uscita di pista da novellino, scordandosi di Kobayashi, o forse pensando che Silvan lo avesse fatto sparire con qualche trucco. I trucchi dell’inglese stavolta si son visti solo in qualifica e in quei tredici giri di gara vissuti all’arrembaggio. Prima di Monza di consiglia un messaggio rilassante, possibilmente Schiatsu.
ELETTRICO

VOTO 4 A SERGIO PEREZ
Sarà l’inesperienza, sarà l’emozione, sta di fatto che il messicano è stato respinto dall’esame Spa senza scuse. Anzi le scuse li deve fare al povero Buemi, il quale è stato centrato dal rookie e quindi costretto al ritiro. A tal motivo Perez ha rimediato un drive-trough comunque inutile visto il ritiro finale.
BOCCIATO

VOTO 5 A PAUL DI RESTA
Anche da lui ci si aspettava tanto in una pista guidata come Spa, invece le Ardenne hanno premiato ancora una volta un ottimo Adrian Sutil, settimo dietro l’accoppiata Mercedes. Per il ciclo: “ritenta sarai più fortunato”.
TENTENNANTE

VOTO 6 A VITALY PETROV
Recupera un po’ di stima con il nono posto, dopo aver perso il duello in qualifica con Senna. Il resto è semplice amministrazione. In Lotus Renault ormai fa più notizia l’ultima operazione di Kubica. Il che è tutto dire.
TRANQUILLO

VOTO 7 AD ADRIAN SUTIL
Ancora una splendida prestazione a Spa come nel passato. Il tedesco continua a portare in alto il nome della Force India come accaduto negli ultimi gran premi. Merita il salto di qualità, ha già dimostrato tanto.
TENACE

VOTO 8 A FERNANDO ALONSO
Si può dare di più, cantava uno spensierato Morandi, ma ciò non vale per lo spagnolo. Al momento Zorro è l’anima, la punta di diamante, il leader della Ferrari e lo ha dimostrato ancora una volta con una grande prestazione in gara. La rossa purtroppo non lo accompagna soprattutto quando entrano in scena gli pneumatici a mescola dura che la F150 non riesce a digerire.
DON QUICHOTTE

VOTO 9 JENSON BUTTON E NICO ROSBERG
L’inglese sembra aleggiare sulle acque. Tutti lo cercano e lui sembra non esserci. Poi basta un attimo, ed il fiuto porta Jenson a fargli vivere quel “quarto d’ora”, in pieno stile vecchio Toro, risalendo la china con tempi da urlo e una rimonta pazzesca. Per il ciclo: “Non svegliate il can che dorme”.

Il tedesco, invece, è autore di una partenza a dir poco straordinaria che lo proietta in prima posizione, duellando con la spada, contro un esercito ben arèmato. Tiene finchè può, poi cede senza troppa resistenza il suo quinto posto al festeggiato della situazione. Un regalo non tanto spontaneo.
VELENOSI

VOTO 10 A MARK WEBBER
Basterebbe citare soltanto il sorpasso su Alonso all’Eau Rouge, in mezzo metro quadrato a trecento all’ora. E invece, il buon Mark, non risparmia nessuno, a parte il proprio compagno di squadra al quale stende il tappeto rosso ogni qual volta entra nell’orbita dell’australiano. Dopo una partenza non felice (dov’è la novità?) vive una gara in rimonta, puntando sugli pneumatici a mescola dura a differenza del compagno che viaggiava sulle option, d’altronde su questa RedBull tutto è possibile. Bhè, proprio tutto no…
LEONE

VOTO 10 E LODE A SEBASTIAN VETTEL
Pole e vittoria nella pista per eccellenza che lo proietta in orbita mondiale per la seconda volta. Sbaglia poco il tedesco, soffre di un graining tremendo, ma complice l’ingresso della safety-car riesce ad allungare il suo stint su gomme morbide. Il resto è semplice amministrazione, complice un generoso Webber alle sue spalle.
RITROVATO

VOTO 10, LODE E MENZIONE A SPA-FRANCORCHAMPS
C’è poco da dire: ogni qual volta la F1 corre da queste parti il mondo sembra fermasi e il tempo sembra rallentare. Un terzo di gara a Spa vale più di un gran premio a Singapore, ad Abu-Dhabi o a Valencia. Sette chilometri di adrenalina ai quali auguriamo una vita longeva.
STUPENDO

VOTO 10+10 A MICHAEL SCHUMACHER
Non poteva mancare il festeggiato della situazione, il Kaiser, il campionissimo. In qualifica Michael è vittima di una ruota galeotta, ma in gara lo spirito del 7volte campione è travolgente. Recupera dal 24esimo al quinto posto, ricordando vecchie imprese e vecchie glorie. Più di così non si poteva fare. Qualche giorno prima dell’evento ha dichiarato “Spa è il mio salotto”. Abbiamo capito tutti il perchè.
UNICO

di Valerio lo Muzzo da Only F1

Intervista ai fan: Luca di Gialleonardo

In questa settimana di avvicinamento al gran premio d'Italia è tornato anche il nostro appuntamento delle interviste ai fan.
Il protagonista di questa settimana è Luca di Gialleonardo, uno degli ultimi soci del Popolo Alonsista che si sono iscritti.

Anche Luca ha risposto alle nostre sei domande e vediamo cosa ha risposto.

Quando e perchè hai iniziato a tifare Alonso?
Sono stato sempre un appassionato di Formula 1 e quindi è stato molto facile vederlo sin dalle prime battute al volante della Minardi. Comunque ho iniziato proprio ad essere suo fan nel 2003 quando arrivò la sua prima pole in carriera dove nessuno credeva a quello che aveva fatto.
Vederlo così giovane ma già così determinato e sicuro di se mi ha dato una forza interiore al punto di essere uno dei suoi fan sin da subito.

Che cosa ti piace di Alonso?
Di Alonso mi piace soprattutto il suo unico e inconfondibile stile di guida. È un pilota molto tecnico e caparbio ma allo stesso tempo anche molto aggressivo e spericolato. Riesce a reggere fisicamente la gara meglio di tutti ed ottenere sempre il meglio dalla macchina anche se le qualità della vettura (vedi 2006) sono inferiori alle altre. Insomma per me è un fenomeno.

Che cosa pensi dell'arrivo di Fernando alla Ferrari?
All'inizio non la presi tanto bene, non credevo fosse una grande scelta, certo sempre meglio della Renault comunque.
Invece ora penso che abbia fatto la scelta giusta perchè penso che la Ferrari è il miglior team attuale in Formula 1 e penso che qualche soddisfazione se la toglierà.

Questo campionato 2011 non è cominciato nel migliore dei modi per Fernando. Vedi una possibilità di recupero e se sì, da dove inizierà la rimonta?
Sono obiettivo e non credo in una rimonta anche se le doti per farlo Alonso le ha! Purtroppo la Red Bull è troppo forte e dobbiamo ricordare il ritorno della McLaren quindi sarà un po' difficile.
Credo che dal gran premio di Belgio possa forse rosicchiare qualche punto.

In questi quasi suoi 10 anni di carriera qual'è il ricordo piu' bello che ti è rimasto?
È difficile dirne uno soltanto perchè ce ne sarebbero tanti di ricordi, però quello più bello, secondo me, è accaduto al gran premio del Giappone del 2006 quando Michael Schumacher ruppe il motore: Fernando riuscì a battere il 7 volte iridato che personalmente non mi stava granchè simpatico.

Se ora tu lo avessi davanti, che cosa gli vorresti dire?
Ciao Fernando, gentilmente mi anticeperesti un milione di euro poi dopo te lo restituisco? (ride)

29 agosto 2011

Formula 1, Monza. La Fia permette il Drs in due punti

Il Drs, dopo l'impossibilità di essere utilizzato sulla mitica curva dell'Eau Rouge, torna a fare il suo percorso in occasione del Gran Premio d'Italia e per questa volta saranno previste due zone dove poter utilizzare l'ala mobile.

La Fia ha stabilito che si potrà utilizzare il Drs in due differenti zone.
La novità rispetto a quanto già accaduto a Montreal e Valencia è che in questo caso non saranno due rettilinei consecutivi ma bensì bensì due tratti separati: sono il lungo rettilineo di partenza e quello che dalla Lesmo 2 porta alla variante Ascari.

Fernando Alonso e Valentino Rossi vittime dei loro mezzi

Non li accomuna solo il fatto di vestire entrambi rosso, nonostante corrano in due campionati non paragonabili tra loro, uno in Formula 1 e uno nel motomondiale.
Eppure la stagione che sta vivendo Fernando Alonso è paurosamente simile a quella che sta vivendo Valentino Rossi al volante della sua Ducati.

Entrambi i piloti sono stati autori di un pessimo inizio di campionato con una Ferrari in netto recupero rispetto alla moto di Borgo Panigale.
In questa situazione di ombre, causate più dalle precarie performances di moto e macchina che dalle inefficenze dei piloti, sono proprio quest'ultimi a farne le spese maggiori, i quali hanno più volte dichiarato di non avere un veicolo in grado di competere con quello dei loro principali avversari (Red Bull e Honda).

Con i mondiali che sono già apertamente ipotecati da Stoner, in moto, e Vettel in Formula 1, i team non possono far altro se non che pensare già alla prossima stagione.
Nelle settimane scorse, Alonso ha difeso il pilota di Tavullia dichiarando: "Valentino fa sempre il massimo come del resto facciamo noi, ma non sempre c’è la possibilità di vincere, a volte ci si riesce ed altre no. Valentino è un nove volte campione del mondo e non deve dimostrare niente a nessuno. E non deve neanche fare l’ingegnere, quando gli metteranno a disposizione la moto giusta tornerà a vincere".

E quel che è evidente è che la situazione della Ferrari è meno evidente della crisi nera nella quale è caduta la Ducati e dalla quale sembrerebbe non riuscire a risvegliarsi. Da Valencia, fatta eccezzione del Gran Premio del Belgio, Fernando Alonso è sempre riuscito a salire sul podio mostrando la netta crescita del team, in alcune piste, quasi a livello della Red Bull.

28 agosto 2011

Fernando Alonso: Difficile fare meglio del 4° posto

Si interrompe in Belgio la serie di podi consecutivi di Fernando Alonso anche se il pilota spagnolo ha lottato fino all’ultimo giro per un piazzamento fra i primi tre, finendo la gara al quarto posto.

"Difficile fare meglio di questo quarto posto oggi, soprattutto visto quanto abbiamo sofferto con le gomme Medium: in queste condizioni, siamo un secondo e mezzo più lenti dei migliori. Sinceramente non ho pensato di avere una vera chance di vincere ma un podio era alla nostra portata. La strategia ci ha permesso di condurre la gara nelle prime fasi ma poi sapevamo che, nell’ultima parte, saremmo stati più in difficoltà.

Nella prima parte mi sono divertito: la partenza è stata buona e poi ci sono stati tanti bei duelli. Peccato per il podio: era il nostro obiettivo ed era alla nostra portata, nonostante l’ottavo posto di ieri in qualifica. Rispetto al distacco che abbiamo accusato ieri in qualifica oggi la situazione era ben diversa ma sappiamo bene che, con temperature non certo elevate come quelle di quest’estate, paghiamo un prezzo troppo alto.

Al momento dobbiamo fare i complimenti ai nostri avversari che stanno facendo un lavoro fantastico ma noi non molliamo, almeno fin quando la matematica ce lo consentirà:
cercheremo sempre di vincere a cominciare da Monza, un appuntamento così speciale per la Ferrari e per tutti i suoi tifosi, ma anche per le restanti gare di questa stagione", ha chiuso lo spagnolo.

GP Belgio 2011: Vettel vince e ipoteca il mondiale

Nel Gran Premio del Belgio è ancora una volta Sebastian Vettel a salire sul gradino più alto del podio avvicinandosi ulteriormente alla vittoria del mondiale. Secondo posto per il compagno di squadra Mark Webber, terzo Jenson Button. Fernando Alonso chiude quarto dopo una buona gara, Felipe Massa ottavo anche a causa di una foratura.

Vettel si porta 259 punti in classifica, 92 di vantaggio sul compagno di squadra Webber a 7 GP dalla fine. Cifre che sanno di verdetto per gli inseguitori, Ferrari e McLaren.
Per la rossa spunti positivi con un Alonso che ha combattuto in vetta dal primo all’ultimo giro, capace di mettere in difficoltà tutti quando montava le gomme morbide ma perdendo secondi nel finale con le gomme medie a causa di una strategia di pit stop che ha lasciato qualche dubbio.

La gara, al 13° giro ha visto uscire dai giochi Lewis Hamilton, messo ko dal tamponamento di Kobayashi alla quale ha seguito l’ingresso della safety car ha infatti permesso a Vettel di montare gomme morbide recuperando lo spagnolo della Ferrari che al 18° giro, con gomme più consumate, ha lasciato strada al tedesco della Red Bull mentre, purtroppo, nel finale lo spagnolo è stato superato anche da Jenson Button.

Merita una citazione di merito il quinto posto di Michael Schumacher in una pista che lo ha visto protagonista ancora una volta con una gara straordinaria che dalla ventiquattresima posizione è riuscito a rimontare balzando davanti anche al suo compagno di team, Nico Rosberg.


Di seguito riportiamo la classifica d'arrivo del Gran Premio del Belgio 2011.


27 agosto 2011

Popolo Alonsista e Mondo Ferrarista: scambio di link

Ieri è giunta al termine la decisione di uno scambio di link tra il nostro blog Diario del Popolo Alonsista e il blog di Icealexa, Mondo Ferrarista.

Siamo felici di questa iniziativa e speriamo, in un modo o nell'altro di portare tante visite al blog di questa giovane amica amante della Formula 1 e in particolar modo della Ferrari.

Se vuoi andare sul blog di Mondo Ferrarista clicca qui.

Fernando Alonso: Non ho fatto un giro perfetto ma Perez mi ha ostacolato

Fernando Alonso prenderà il via del gran premio del Belgio dall'ottava posizione. Una scelta sbagliata dello staff Ferrari che ha fatto scendere i propri piloti in pista troppo presto con le gomme slick.

Lo spagnolo, intervistato da Stella Bruno ai microfoni della Rai, era evidentemente deluso dalla prestazione ma realista e coerente come al suo solito e ha dichiarato: "Sicuramente non è un risultato positivo, ma non possiamo farci nulla. Domani dovremmo recuperare posizioni fin dalla partenza perché il potenziale della vettura permette di giungere a qualcosa di più di un'ottava posizione".

La causa della posizione in griglia, più che alla scelta della Ferrari di aver fatto scendere in pista i propri piloti troppo presto con le gomme slick, viene attribuita al traffico e in particolare a una mossa, verso fine giro, del giovane messicano Perez: "La causa principale di questa ottava posizione è il traffico in pista: in occasione del mio ultimo giro, avevo davanti Perez che stava effettuando un giro di rientro e dopo una sua escursione di pista, non mi ha fatto passare nell'ultimo settore. È anche corretto dire, però, che il mio ultimo giro non è stato perfetto ma vedremo di recuperare domani".

E alla domanda se Alonso spera che possa venire a piovere l'asturiano ha risposto: "Spero che non piova. L'intero set-up della vettura è basato su una situazione di pista asciutta. Se pioverà dovremmo iniziare tutto daccapo".

Gran Premio del Belgio 2011: Vettel in pole position

Domani sarà Sebastian Vettel a partire in pole position al GP del Belgio dove, sulla pista di Spa il tedesco della Red Bull ottiene il tempo di 1'48''298, precedendo di 432 millesimi l'inglese Lewis Hamilton su McLaren e il compagno di squadra, l'australiano Mark Webber, che prende da Vettel oltre un secondo.

Le Ferrari pagano l'errore di essere uscite presto: quarto posto per Felipe Massa, a quasi 2 secondi dalla vetta, mentre l'altro ferrarista Fernando Alonso ha chiuso ottavo.
Continuano la classifica Nico Rosberg con la Mercedes, da Jaime Alguersuari con la sorpresa Toro Rosso e dal semi-esordiente con la Renault Bruno Senna. Chiudono la Top Ten Sergio Perez con la Sauber e Vitaly Petrov con la seconda Renault.

In apertura di Q1 grandissimo spavento per Michael Schumacher, che nel giro di riscaldamento prima del tempo di qualifica perde la ruota posteriore destra, in testacoda va a sbattere lateralmente al rettilineo dopo la curva del Radillon e termina contro le protezioni in fondo alla curva di Les Combes. Nessuna conseguenza per il tedesco: qualifiche finite e gara di domenica compromessa. Un problema inaspettato che sicuramente è arrivato nel fine settimana sbagliato.

Protagonista della Q2 è stato indubbiamente Adrian Sutil che, a causa di un improvviso peggioramento del tempo, tocca un cordolo bagnato e va a sbattere dopo la curva del Radillon, distruggendo l'alettone anteriore e la sospensione posteriore sinistra della sua Force India. Per questo motivo la direzione gara espone la bandiera rossa, le qualifiche sono sospese a 6'30'' dalla fine.
Nel finale della manche un altro giallo di giornata a causa di un contatto tra Lewis Hamilton e Pastor Maldonado, con il venezuelano che taglia la strada all'inglese rovinando così il musetto della sua McLaren: questo piccolo incidente fortunatamente non gli ha rovinato la vettura e ha potuto continuare tranquillamente in Q3.

Di seguito riportiamo i tempi e la classifica delle qualifiche del gran premio del Belgio.

Intervista doppia: Andrea Stella VS Rob Smedley

La Ferrari ha presentato sul loro sito una nuova puntata di Scuderia Ferrari Racing News.
Di seguito riportiamo il video della parte dove viene fatta un'intervista doppia ad Andrea Stella e Rob Smedley.

Se vuoi vedere anche l'intervista doppia tra Fernando Alonso e Andrea Stella clicca qui.


26 agosto 2011

Fernando Alonso: Soddisfatto della Ferrari in Belgio

Fernando Alonso, dopo la prima giornata di prove libere svoltasi sul circuito di Spa Francorchamps, ha affermato di essere più che soddisfatto. Nonostante le difficili condizioni meteo che hanno limitato il programma in pista, soprattutto in occasione della prima sessione di libere, il due volte campione del mondo è stato contento del comportamento della vettura.

Potrebbe sembrare che la Ferrari potrà combattere con le migliori per poter puntare alla vittoria domenica. Alonso è sicuro che sarà una dura battaglia: "I nostri rivali sono stati molto veloci, almeno da quel poco che abbiamo potuto vedere vedere. La Red Bull sembra avere una buona prestazione così come la McLaren. Sarà una lotta serrata".

Alonso, che a Spa non ha mai vinto in carriera, ha ammesso che le migliorie da modificare sulla vettura non sarebbero poi così tante in vista delle qualifiche di domani e della gara di domenica: "Anche se sono riuscito a fare solo giro sull'asciutto, la sensazione iniziale è positiva. La vettura è ben bilanciata e non ci sono grandi cambiamenti da fare in previsione del weekend. Certo, è sempre difficile avere un'idea chiara dopo una giornata come questa ma abbiamo iniziato con il piede giusto".

Gran Premio del Belgio: le prove libere di oggi

I migliori di giornata nelle due sessioni di prove libere sono Michael Schumacher nella prima e Mark Webber nella seconda.
E proprio il tedesco non poteva iniziare meglio questo fine settimana dove festeggia alla grande i suoi vent’anni dal debutto in Formula 1.

E’ di Michael Schumacher il miglior tempo nelle libere del Gp del Belgio, segnato prima che la pista si bagnasse.
A seguire Rosberg e Button (più veloce di tutti su pista bagnata) davanti a Vettel, Hamilton e Sutil. Solo settima e undicesima rispettivamente le ferrari di Massa e Alonso.


La seconda sessione di prove libere è bagnata, o per meglio dire, continua a svolgersi su un asfalto umido.
Il miglior tempo va a Webber che, con le gomme slick, riesce a piazzarsi di un solo decimo davanti al ferrarista Alonso. Terzo Jenson Button che precede il compagno di squadra Lewis Hamilton. Poi Massa, Rosberg, Perez, Hulkenberg e Paul di Resta. Solo decimo il campione del mondo Vettel alla ricerca della giusta messa a punto.



Le tabelle dei tempi sono state prese dal sito di BloF1.it

25 agosto 2011

Alonso: in Belgio per vincere per la prima volta

Fernando Alonso ha ricevuto i complimenti da parte dei media per la sua forma e l’aspetto rilassato, appena giunto alla consueta conferenza stampa del giovedì in Belgio di questo pomeriggio.

Sì, ho apprezzato la pausa”, ha spiegato il pilota della Scuderia Ferrari. “Dato che il resto della stagione prevede sei gare fuori dall’Europa, con molti viaggi che aggiungono stress, queste ultime settimane sono state utili per rilassarsi un po’. In termini di prestazioni, dopo la pausa non ci sono differenze, quindi spero che possiamo continuare sulla strada intrapresa nel mese di luglio, essendo ancora più competitivi. Qui a Spa, una pista che è molto diversa rispetto a quella di Budapest, proveremo a confermare il fatto che la vettura è ancora competitiva, cercando di ottenere il quinto podio consecutivo. Sono ancora in attesa di una vittoria su questo circuito, dato che è uno dei due circuiti dove non ho ancora vinto, quindi perché non quest’anno a Spa? É un circuito divertente su cui guidare, con tutti i tipi di curve, noi piloti adoriamo correre qui. Qui ho grandi ricordi di vittorie in Formula 3000, ma in Formula 1, fino ad ora, non sono stato abbastanza bravo da vincere”.

Ci sono ancora otto gare ma la situazione punti, in entrambi i campionati, non è certo buona per la Scuderia, ma Alonso non si è certo perso d’animo. “Non ci sono dubbi, è molto difficile colmare il gap, ma combatteremo fin quando ci sarà una possibilità matematica”, ha detto lo spagnolo. “Abbiamo visto succedere cose strane in Formula 1 e, con l’attuale sistema di punti, la situazione può cambiare radicalmente in due o tre gare. Noi non ci arrendiamo visti i tanti punti ancora a disposizione e cercheremo di vincere ogni gara. Non abbiamo nulla da perdere, così possiamo prenderci più rischi ed essere più aggressivi in termini di strategia di gara per il resto della stagione”.

Per combattere per i titoli, una squadra deve procedere con lo sviluppo della sua vettura e il pilota della Ferrari ha spiegato che, anche se il lavoro è ormai ben avviato per la monoposto 2012 di Maranello, tutto ciò non significa la fine dello sviluppo della Ferrari 150° Italia. “Stiamo ancora sviluppando la monoposto di quest’anno, dato che i regolamenti per il prossimo anno non sono così diversi dagli attuali. Pertanto, qualsiasi cosa possiamo apprendere con la vettura attuale nella parte finale del Campionato sarà molto utile per il prossimo anno. Quindi è importante per testare adesso nuove soluzioni”.

Inevitabilmente, nel fine settimana in cui Schumacher festeggia il 20° anniversario del suo debutto in F1, ad Alonso sono stati chiesti i suoi primi ricordi del campione tedesco. “Ho scoperto Michael nel ’94 e, purtroppo, è stato a causa dell’incidente occorso ad Ayrton, perché Michael stava conducendo la gara (Gran Premio di San Marino). In Spagna, a quel tempo, non abbiamo avuto una regolare copertura televisiva della F1, così non sapevo molto di questo sport. Come ho detto molte volte, ho un grande rispetto per Michael, che è uno dei più grandi, o il più grande nel nostro sport: i numeri lo dimostrano e non potranno mai essere ripetuti e per me è un grande piacere guidare con lui in tutti questi anni e mi ricorderò sempre le battaglie che abbiamo avuto. È un privilegio gareggiare contro di lui”.

da Ferrari.com

24 agosto 2011

Alonso: Vent'anni sono un traguardo incredibile da raggiungere

Le vancanze estive sono terminate e già da venerdì i piloti torneranno al lavoro sul circuito di Spa Franchorchamps per essere pronti per il GP del Belgio.

Anche Fernando Alonso è tornato dalle vacanze ed è ritornato a scrivere sul suo blog sul sito Ferrari.

"Finite le ferie, si torna in pista. Queste due settimane di stacco mi sono servite tantissimo per ricaricare le batterie dopo un mese di luglio davvero intenso. E’ stato bello trascorre un po’ di tempo a casa, con la famiglia e gli amici. Non ho fatto nulla di particolare, se non un piccolo giro delle Asturie in bicicletta: è diventata ormai una tradizione nel mio gruppo di amici e quest’anno si sono uniti anche un paio di ragazzi della squadra, fra cui il nostro direttore sportivo Massimo Rivola. E’ stato divertente ed è stato anche un modo per fare un po’ di preparazione fisica in vista dell’ultima parte della stagione. Sapete quanto grande sia la mia passione per la bicicletta: mi è piaciuto molto poterla condividere con i miei amici e sono contento di aver trovato alla Ferrari anche altre persone che hanno lo stesso interesse. Chi ha vinto? Io, ma soltanto perché sono più allenato!

Sono arrivato in Belgio questo pomeriggio perché avevo un evento con il mio sponsor personale Silestone e, in serata, arriverò a Spa. Non vedo l’ora di tornare in pista per proseguire nella serie di risultati positivi iniziata a Valencia. Avremo alcune novità sulla 150° Italia che, speriamo, ci permettano di migliorare ancora la nostra prestazione. Lo so bene che la situazione in campionato è quella che è ma ciò non vuol dire che abbiamo gettato la spugna. Noi partiremo sempre per cercare di vincere ogni gara e, come vado dicendo da un po’ di tempo, faremo i conti alla fine. In queste settimane ho parlato qualche volta con Stefano (Domenicali, n.d.r.) e l’ho sentito molto motivato: mi piace sentire questo spirito, è come il mio.

Sarebbe importante portare a casa dei bei risultati perché la squadra si è impegnata tantissimo per risalire la china dopo l’inizio difficile: se lo meritano tutti i ragazzi e tutti i nostri tifosi.

Domani inizia un weekend speciale per un pilota che ha fatto la storia della Formula 1 e della Ferrari in particolare: Michael Schumacher. Che sia il più grande di tutti i tempi non devo essere io a dirlo, ci sono le statistiche che parlano da sole: sette titoli iridati, 91 vittorie, sono record incredibili. Ho una grandissima stima di Michael e mi sento onorato di aver corso insieme a lui. Quando sono arrivato a Maranello mi sono reso conto ancora di più quanto fosse intenso il suo legame con la Ferrari ed è anche per questo che mi hanno fatto particolarmente piacere le parole che ha detto Stefano a Wrooom Estate, subito prima della pausa estiva. Non so se nel 2021 io sarò ancora in Formula 1, difficile dirlo, e questa è un’ulteriore conferma della straordinarietà della carriera di Michael. Da parte mia, voglio cogliere l’occasione per fargli i miei migliori auguri per questa eccezionale ricorrenza: vent’anni sono un traguardo incredibile da raggiungere!
"

da Ferrari.com

23 agosto 2011

Michael Schumacher: 20 anni di F1 e non sentirli

Uno dei piloti più longevi di questa Formula 1, uno dei più vittoriosi e senza dubbio uno degli avversari più tosti di Fernando Alonso in questa data raggiunge un traguardo importante per la sua carriera di sportivo.

Non si tratta ne di Vettel, ne di Hamilton. Stiamo parlando di Michael Schumacher, che in data odierna scatta l'ora del ventesimo anniversario dalla data del suo debutto in Formula 1.

Il nome di Michael Schumacher ha iniziato a circolare nei paddock della classe regina il 23 agosto 1991 quando all'ultimo minuto, venne chiamato da Eddie Jordan per salire sulla sua monoposto in sostituzione di Bertrand Gachot arrestato a Londra per una mezza rissa con un taxista.
I rumors pesavano sulla testa di Schumacher come un macigno: girava voce che lo stesso Jordan fu costretto a farlo salire in macchina perché Schumacher era considerato un raccomandato made in Mercedes, anche se già in quella gara riuscì a far trasparire il suo potenziale, scrollandosi di dosso le malelingue.

L'anno dopo il tedesco correva già per la Benetton con la quale, a un anno esatto dal debutto e sempre a Spa-franchorchamps, vinceva la sua prima gara di F1.
Iniziano quelli che potremmo definire anni di gloria: Schumacher-Benetton è il binomio della prima vittoria F.1 e dei due titoli mondiali, sempre in Benetton e sempre con Flavio Briatore, nel 1994 e nel 1995 fin quando non firma per passare, dal 1996, alla Ferrari e raggiungere la consacrazione finale, portando a vincere la rossa di Maranello a bocca asciutta dal 1979.

Michael Schumacher sbarca alla corte delle vetture di Enzo Ferrari con al suo fianco Eddie Irvine. Tra collisioni volontarie (Jerez 1997-Villeneuve), tranelli degli avversari (Spa 1998-Coulthard) e infortuni (Silverstone 1999) dal 2000 in avanti è un vero e proprio trionfo per il tedesco alla guida della Ferrari. Infila una cinquina iridata che i suoi fan, gli appassionati, gli avversari o i semplici curiosi non dimenticheranno nemmeno in punto di morte.

Schumacher, probabilmente, è il pilota che tutti avrebbero voluto, quello che, anche grazie a uno staff tecnico di tutto rispetto (Todt-Brawn-Byrne) non lascia scampo nemmeno ai compagni di squadra, come accadde con Barrichello appunto.
Talmente superiore alla concorrenza da vincere con estrema facilità: Montoya che doveva dilaniare il regno di Schumacher in poco tempo venne ridimensionato, lo Schumy Jr non è fatto della stessa pasta. Solamente un pilota, Fernando Alonso riuscì a mettere il maestro davvero in difficiotà e col quale furono battaglie furiose a cominciare dal gran premio di San Marino 2005. E proprio a causa dello spagnolo, molti affermano che Schumacher decidette di ritirarsi nel 2006, dopo due anni senza titolo mondiale ma con prestazione degne di nota.

Nella calda estate del 2009 ha l'occasione di tornare al volante della Ferrari per sostituire Felipe Massa dopo il pauroso incidente occorso al gran premio di Ungheria: viene fermato dagli evidenti limiti della vettura e dagli acciacchi del collo, riscontrati a causa di una caduta in pista da una moto di Superbike durante un test. Ma questo era solo un arrivederci.

Venti anni dopo Michael è ancora lì: sportella gli avversari per un misero posto verso la parte finale della top ten, cerca di contrastare il compagno di squadra Nico Rosberg e insegue il primo podio di questa nuova carriera in F1 in senno alla Mercedese Gp. Così tanto innamorato del suo mestiere da essere incapace a costruirsi una vita senza F1.

E proprio in occasione del Gran Premio del Belgio di domenica, Michael Schumacher celebrerà il ventesimo anniversario del suo debutto in Formula 1 con un nuovo speciale cappellino nero, che andrà sicuramente a ruba tra i fan del sette volte campione del mondo: conterrà cuciture d'oro per il suo main sponsor, il suo autografo e allori sempre dello stesso colore sulla visiera. Perché nero? Semplice, per non far alcun riferimento (e quindi alcun sgarro) a nessuna delle sue scuderie passate.

Che dire anche noi ci uniamo al coro di auguri che Schumacher sta ricevendo con un bel: Michael grazie per questi 20 anni di Formula 1.





di Eleonora Ottonello

Gran Premio Belgio 2011, si riparte da Spa-Francorchamps

Finita la pausa estiva, la Formula 1 riprende l’attività questo fine settimana su uno dei luoghi più affascinanti di questo sport, Spa-Francorchamps, la pista he ha ospitato 43 delle 55 edizioni del Gran Premio del Belgio valide per il Campionato del Mondo. Sono ben quindici i successi di un pilota della Scuderia Ferrari in questa gara, da quello di Alberto Ascari nel 1952 a quello di Kimi Raikkonen nel 2009. Dell’attuale coppia ferrarista, solo Felipe Massa ha conquistato questo Gran Premio, nel 2008, mentre i migliori risultati di Fernando Alonso sono il secondo posto del 2005 e il terzo del 2007.

Dopo aver trascorso la pausa insieme alla famiglia sulle Dolomiti, il Team Principal della Scuderia Ferrari è tornato in ufficio all’inizio della settimana. “Tutti a Maranello mi sembrano molto motivati: abbiamo ricaricato le batterie per affrontare nella maniera migliore la seconda parte della stagione” – racconta – “Condividiamo lo stesso approccio, pronti a tornare in pista. Il nostro obiettivo realistico per queste otto gare è quello di cercare di vincerne quante più possibile e di portare a casa quanti più punti possibili. Sono sicuro che possiamo raggiungere ottimi risultati ma dovremmo evitare di guardare alla classifica perché siamo perfettamente consapevoli che vincere il campionato sarà molto difficile da conquistare, visto il distacco attuale: vediamo come andranno le prossime gare”.

Domenicali rimane fiducioso sul potenziale della squadra: “Abbiamo tutto per fare bene e dobbiamo crederci. Siamo vicini alla fine dello sviluppo della 150° Italia ma ciò non significa che non si lavorerà più sulla vettura, anche se tutte le energie dal punto di vista progettuale saranno dedicate alla macchina del 2012. Da un punto di vista regolamentare, il prossimo anno non ci saranno grandi cambiamenti, a parte quello relativo alla posizione degli scarichi, quindi tutte le macchine saranno sostanzialmente delle evoluzioni di quelle attuali. Peraltro, per quello che posso dire dopo aver visto il modellino della nostra macchina in galleria del vento e il lavoro che sta facendo l’ufficio di progettazione, la nostra vettura sarà molto innovativa. Del resto, è assolutamente necessario che sia così perché il nostro primario obiettivo sarà iniziare l’anno competitivi ai massimi livelli”.

C’è un pilota che detiene il record di successi a Spa-Francorchamps e che compare in maniera predominante nei ricordi di Domenicali legati a questo tracciato. “Spa è un circuito unico, sia per la lunghezza che per la variabilità delle condizioni meteorologiche, che spesso giocano un ruolo determinante nel rendere le corse molto divertenti ed incerte” – spiega il Team Principal della Scuderia – “Se devo citare dei ricordi specifici, allora penso al 2004, quando il secondo posto di Michael gli diede il quinto titolo iridato con la Ferrari, e la vittoria di Kimi nel 2009, in una stagione particolarmente difficile per noi. Da un punto di vista più personale, non posso dimenticarmi del 1998: Michael era rientrato ai box dopo l’incidente con Coulthard e dovetti inseguirlo perché voleva andare a fare la constatazione amichevole con DC nel garage dello scozzese…. A proposito di Michael, questo sarà un weekend speciale per lui, che celebrerà vent’anni in Formula 1: è parte della storia di questo sport ma anche del presente. Con i suoi sette titoli iridati, è senza dubbio il miglior pilota che la Formula 1 abbia mai visto ed è nei cuori di tutti noi alla Ferrari: voglio fargli i migliori auguri da parte nostra per un anniversario così particolare”.

Non è soltanto la mutevolezza delle condizioni meteorologiche a rendere Spa un circuito speciale ma è la natura stessa del tracciato, con i suoi saliscendi e i passaggi nella foresta delle Ardenne: è una pista vecchio stampo che porta al limite le modernissime monoposto di oggi. “E’ un circuito molto interessante ed impegnativo dal punto di vista tecnico” – dice Luca Marmorini, Direttore Motori ed Elettronica della Scuderia – “Il ruolo del motore qui e a Monza, la gara immediatamente successiva, è più importante che in qualsiasi altra gara del calendario: dieci cavalli possono valere almeno tre decimi al giro e il motore è in pieno per lunghi tratti, mettendone a dura prova l’affidabilità. A Spa è importante anche l’aerodinamica: anche se hai un motore potentissimo può non bastare per vincere”.

Dopo essere stato assente nel 2010, il KERS è tornato a bordo delle monoposto in questa stagione: Marmorini si ricorda bene quanto fu importante questo sistema l’unica volta in cui fu usato in Belgio. “Nel 2009 Kimi ottenne una vittoria molto significativa per la Scuderia, la prima per una vettura “ibrida” prodotta a Maranello” – spiega Marmorini – “Su una pista dove la potenza è un fattore decisivo anche il KERS ha più importanza. Quando Kimi trionfò in Belgio due anni fa fu chiaro che l’uso del KERS fu decisivo per consentirgli di difendersi con successo dalla Force India di Fisichella, un’ulteriore conferma che questo sistema è sì utile nei sorpassi ma lo è anche nella fase difensiva. Credo che anche quest’anno il KERS darà un contributo significativo nella prestazione della vettura a Spa. Il programma di sviluppo di questo sistema sta andando avanti: non potendo, per regolamento, aumentare la potenza e l’energia, possiamo cercare di migliorarne l’efficienza e ridurne il peso”.

Un altro sistema in uso quest’anno è il DRS, che consente al pilota di spegnere l’ala posteriore per ridurre la resistenza aerodinamica e avere più velocità per i sorpassi. Il suo utilizzo è permesso per tutto il weekend fino alla gara, quando può essere utilizzato soltanto entro certe condizioni. Per questo fine settimana la regola è stata modificata: il DRS non può mai essere usato lungo l’Eau Rouge. Nella compressione che si trova dopo la prima curva le sospensioni sono sottoposte ad uno stress notevole e, anche se il livello di sicurezza è stato aumentato nel corso degli anni, si viaggia sempre intorno ai 300 km/h ed è un punto da trattare con il dovuto rispetto: permettere ai piloti di ridurre il carico è stato ritenuto troppo pericoloso.

Nella continua ricerca di carico aerodinamico quest’anno sono sempre più protagonisti i gas di scarico. “Il sistema degli scarichi è diventato molto importante in termini d’influenza sull’aerodinamica: cambiare questo elemento del motore serve ad aiutare i nostri colleghi del telaio a migliorare l’efficienza complessiva della vettura” – dice Marmorini – “E’ un’area su cui continuiamo a lavorare, anche se dobbiamo essere sicuri che gli sforzi fatti non abbiano un impatto negativo sull’affidabilità. L’uso estremo degli scarichi per avere carico costa un po’ in termini di potenza pura ma noi motoristi sappiamo bene che il motore è soltanto una parte del pacchetto: se avere meno potenza significa possiamo contribuire a rendere la macchina più veloce allora siamo contenti!” “Una pista severa per il motore lo è anche per il consumo di carburante” – prosegue Marmorini – “La nostra collaborazione con Shell è una delle aree di sviluppo più importanti in quanto benzina e lubrificanti sono alcuni dei pochi elementi collegati al motore che possono essere modificati. Abbiamo ancora degli sviluppi in cantiere per il prosieguo della stagione, che hanno come obiettivo il miglioramento dell’affidabilità e dell’efficienza in termini di consumo: la lunga partnership con Shell ci dà un fondamentale vantaggio rispetto ai nostri avversari”.

da
Ferrari.com

Fernando Alonso e John Surtees assieme per Spa-Francorchamps

Dopo la prima esperienza a seguito del gran premio d'Europa, dove l'inglese John Surtees si è recato a Maranello in una due giorni all'insegna della Ferrari e dove ha avuto la possibilità anche di parlare con Fernando Alonso, le strade dell'inglese e dello spagnolo si incrociano un'altra volta per mano di Shell.

L'azienda di carburanti ha riunito a Maranello due grandi piloti della Scuderia Ferrari, che hanno parlato del circuito di Spa-Francorchamps, teatro del prossimo appuntamento del Campionato del Mondo di Formula 1 con la scusa di creare un video dove si vedono i due campioni impegnati a dire la loro sul circuito belga.

Buona visione!


22 agosto 2011

Ferrari F10 in scala 1:18, il fortunato estratto è...

Tempo di regali per la community di BlogF1.it! E’ giunto il momento di annunciare il fortunato estratto che riceverà a casa la Ferrari F10 di Fernando Alonso, in scala 1:18, Bahrain Edition. Tra gli oltre duemila utenti registrati, il nominativo estratto è quello di: A. Licitra, registrato con la username “ALBERTOALONSO”.

Approfittiamo per informare i fan del pilota spagnolo che, in occasione del GP d’Italia a Monza, il fan club ufficiale sarà presente e organizza un incontro per i soci, amici e appassionati che avessero il piacere di incontrarsi, appena terminate le prove libere.

L’incontro è fissato a partire dalle 15:30 ai cancelli esterni della zona paddock, lato Vedano, dove troverete lo striscione del club ad accogliervi. Il raduno è aperto anche a coloro che non sono soci del club, ma per chi lo volesse, c’è possibilità di iscriversi direttamente sul posto, ricevendo la tessera e il gadget, oltre che ricevere informazioni sulle attività. Maggiori info sul sito fernandoalonso-fanclub.it.

da BlogF1.it

21 agosto 2011

Fernando Alonso: Jenson Button, mago del bagnato

In questa calda estate, come ogni sportivo che si rispetti, Fernando Alonso non ha perso tempo e si è soffermato a fare un elogio ad alcuni suoi avversari in pista.

Se del suo unico anno in McLaren Alonso ha detto che assieme a un top driver come Hamilton si cresce insieme, oggi è la volta del compagno di Lewis, Jenson Button.
Secondo lo spagnolo, l'inglese riesce a esprimersi con una sicurezza unica in condizioni ambientali incerte come dimostrano le sue vittorie di quest'anno in Canada e Ungheria.

Parlando del collega della McLaren, Alonso ha affermato: "Ogni driver ha un punto forte e questa è una sua qualità, che noi non abbiamo. Dobbiamo imparare da lui. Ha sempre la strategia perfetta e assoluta fiducia per guidare in simili scenari", ha concluso Alonso.

da F1thetimes.com

20 agosto 2011

Gran Premio del Belgio: gli orari

Già da venerdì 26 agosto torneranno in piste le Formula 1 per disputare le prove libere del Gran Premio del Belgio, l'ultima prova del mondiale prima dell'appuntamento di Monza. Di seguito vi riportiamo gli orari nei quali potrete seguire i vostri beniamini!

Venerdì 26 Agosto 2011
Prove Libere 1 10:00 - 11:30
Prove Libere 2 14:00 - 15:30


Sabato 27 Agosto 2011
Prove Libere 3 11:00 - 12:00
Qualifiche 14:00 (Rai 2)

Domenica 28 Agosto 2011
Gara 14:00 (Rai 1)


[Intervista ottobre 2010] A casa di Alonso: Voglio solo Vincere

In attesa delle news che arriveranno dal Belgio, in questo caldo fine settimana senza notizie vi voglio proporre un'intervista fatta da Dario Cresto Dina, giornalista di La Repubblica, il 31 ottobre 2010. Scoprirete un Alonso come non l'avete mai sentito-visto! Buona lettura!

OVIEDO–Le mani di Fernando Alonso Dìaz sono ancora mani da ragazzo. Sottili, glabre, le vene azzurre si scorgono appena attraverso la pelle del dorso, le unghie sono curate, una fede d’argento è infilata all’anulare destro. Ai polsi non porta nulla. Le tiene appoggiate sui jeans chiari. Il resto sono scarpe da ginnastica, t-shirt nera e felpa grigia. Nelle mani c’è una parte del suo talento. “In gara con una mano in media cambio marcia settanta, settantacinque volte ogni giro. Schiaccio un pulsante sul volante, seguendo le indicazioni di una luce graduata sul computer. Nello stesso momento con l’altra mano modifico i parametri della macchina. Ne abbiamo quaranta, dalla mappatura del motore, al differenziale, dal freno motore alla miscela della benzina, dal sottosterzo al sovrasterzo. Mentre faccio queste operazioni penso a come affrontare la curva successiva, ascolto ciò che gli ingegneri mi dicono dai box, se piove e non vedo assolutamente nulla leggo il circuito che mi sono impresso nella memoria, calcolo mentalmente in quale punto di esso mi trovo in quel preciso secondo, cerco di scorgere chi mi precede e chi mi sta dietro”.

Parla lentamente, con l’indulgenza dei giovani bene educati messi di fronte a uno sprovveduto. Lo ascolto, so che non riuscirò a riportare con fedeltà la tecnica che sta illustrando con tanta naturalezza, ma sarebbe così anche se avessi di fronte un ciabattino.
Alonso sorride, di nascosto, e in quest’ombra si accomoda l’altra parte del talento, quella che sta nella sua testa, ed è la freddezza. Del campione, dell’uomo non so, anche se pare di vedere in lui il solco della solitudine, quella necessaria in un mondo in cui se sei solo non può accaderti nulla di male.

Rimanere da solo mi piace molto, stare lontano dalla gente, dal rumore. Vivo a Ginevra. Mi alzo alle dieci o alle undici del mattino, una fortuna che condivido con pochi, forse con gli scrittori? Salgo sulla bici, una bicicletta da corsa, e sto in sella fino alle due del pomeriggio. Penso. Penso alle cose che devo fare, al prossimo gran premio, alle mie faccende private. Faccio calcoli, programmi… Alle tre e mezzo mangio, poi esco a fare la spesa, la sera guardo la tv, vado al cinema, qualche volta a teatro. Non ceno mai prima delle undici. Tutto qui”.

Alla Ferrari per qualcuno Schumacher era il “monaco”, c’è chi impiegò due anni per trovare il coraggio di rivolgergli la parola. Fernando era il “nemico”, in due settimane li ha condotti tutti dalla sua parte.
Da solo, senza portarsi neppure un suo ingegnere. “Non so a chi assomiglio, credo sia impossibile fare raffronti con i campioni del passato. Non ho studiato nessuno, mi sono costruito da solo il mio stile di guida. Quando avevo otto anni c’era Senna, ma in Spagna la Formula Uno allora aveva poco appeal e scarso spazio televisivo. Ecco, Ayrton lo ricordo in tivù. Lo ammiravo soprattutto perché mi piacciono quelli che vincono. Sul lavoro sono un perfezionista, non mi risparmio, sono molto concentrato sui dettagli. Qualcuno può definirmi per questa ragione un rompicoglioni. Non mi offendo”.

Nella Formula Uno dicono che ci sono uomini che si riconoscono da come consumano le gomme nelle curve. Alonso vi arriva dritto, punta la curva con il muso della macchina, poi gira di colpo. Niente di morbido, le gomme lui le scava. È uno che può permettersi di non essere ipocrita, a costo di apparire feroce. In dio non crede: “È stata una mia scelta”. Si fida poco anche degli uomini: “Sono timido, chiuso, se mi chiedi il numero di cellulare non te lo do, è un modo per proteggermi”. Non ha mai votato: “Mi manca il tempo di seguire la politica”. E non ha paura della morte. “Non penso di fare un mestiere pericoloso, mi dico: Fernando, stai sereno, non succederà mai niente di brutto. E se dovesse accadere non potrei cambiare il corso del destino nell’ultimo secondo riservato alla mia esistenza”.

È venerdì mattina, lo chiama Montezemolo. Vuole semplicemente sapere se è in forma. Gli dice che la Ferrari vuole vincere il mondiale, è naturale. Mancano due gare, Brasile e Abu Dhabi. Alonso gli risponde che può essere come no, quasi lo tranquillizza. È venuto a Oviedo per riposarsi. Questa è la sua terra, la sua famiglia, l’infanzia, l’adolescenza. Qui c’è la verità. C’è Fernando e basta. Martedì prenderà un aereo per il Sudamerica e allora tornerà a essere Alonso. “Posso vincere. Posso perdere. Tutto in poche ore, in pochi minuti, in un attimo. È la quarta volta in sei anni che mi trovo in una situazione del genere, in due occasioni mi è andata bene e sono diventato campione del mondo. Lo stress è sempre lo stesso, ci sono abituato”.

Nelle Asturie, terra di montagne, foreste e mare in uno spazio di sessanta chilometri, in questa stagione la mattina è buio fino alle nove. “Sono entrato sempre a scuola di notte”. Il ristorante Tierra Astur è di legno e vetro, gli passi davanti e vedi chi c’è seduto ai tavoli. Dentro incontri soprattutto ragazzi, i camerieri alzano a tutto braccio la bottiglia di sidro sulla testa per versarlo nel bicchiere che tengono con l’altra mano all’altezza del ginocchio. Un po’ di sidro cade sempre sul pavimento, rendendolo molto scivoloso. È uno dei locali preferiti da Fernando. Ogni tanto ci viene per sfidare la fabada, fagioli bianchi, coda, orecchie e stinco di maiale, sanguinacci, un osso di jamon serrano, lardo, cipolle, due denti d’aglio e altri ingredienti infuocati. “Ma i miei piatti preferiti sono la pizza, la paella e le tortillas. Sono fiero di essere asturiano, credo sia la sola terra della Spagna che non è mai stata conquistata, anche se venne saccheggiata da Napoleone e assediata durante la guerra civile. Ovunque siano nel mondo, gli asturiani portano la bandiera piegata nella valigia, la croce gialla in campo blu. Io ce l’ho disegnata sul casco”.

La sua famiglia da qualche anno abita fuori città. Il padre Josè Luis fabbricava esplosivi per le miniere, la madre Ana lavorava in un centro commerciale, la sorella Lorena, che ha trentaquattro anni, cinque più di Fernando, è medico. La casa dei ricordi, però, stava in centro, in via Capitan Almeida, quella la strada, ora è diventata via Fernando Alonso. “In quell’appartamento ho trascorso vent’anni della mia vita, ho nella testa ogni sua mattonella, la mia camera, il tavolo sul quale allineavo le macchinine rosse, il corridoio dove correvo stringendo un volante tra le dita e mimavo il rumore del motore con la bocca. Ricordo le passeggiate con mia nonna, Luisa, le sue parole rassicuranti quando mi lasciava davanti al portone della scuola. Non ero un bambino di grandi sogni. Se giocavo a pallone m’interessava vincere, se ingaggiavo una corsa in bici con i compagni di classe il mio solo desiderio era di arrivare primo. Sono diventato pilota non perché lo ha scelto papà o la vita, ma perché lo ha deciso il risultato”.

Un giorno suonerà la campana della fine. “Lo so, ho fatto la mia prima gara a tre anni. Ne ho ventinove, potrei arrivare, che so, a trentasei o trentasette, come potrei smettere prima. Quando scenderò dalla macchina scenderò anche dalla Formula Uno. A me piace guidare, vorrei organizzare un’academy, insegnare il mestiere. Ci saranno nuove esperienze da affrontare. Invecchierò e non sarà facile affrontare questa realtà. Sono stato sempre il più giovane in tutte le categorie, non lo sarò più. Arriveranno altre sfide. I figli, la famiglia, credo succederà presto. Un posto dove stare e costruire finalmente qualcosa lì. Mi piacerebbe Tokyo, ma è soltanto una suggestione. Oggi non riesco a immaginare un’altra vita per me. Sono stato trattato molto bene dal destino fin qui”.
La moglie di Alonso è una cantante pop, Raquel Del Rosario. Il suo gruppo si chiama Il sogno di Morfeo. Si sono conosciuti durante un’intervista radiofonica fatta a Fernando in un palazzetto dello sport di Madrid. C’erano oltre quindicimila persone, Raquel si esibiva nelle pause, appena prima della pubblicità. Sono diventati anche loro uno spot. Lui dice di credere in un amore che si potrebbe definire variabile: “L’intensità del sentimento non è sempre la stessa. Servono pazienza e tranquillità. Spesso ci confondiamo, diamo il nome dell’amore a qualcosa che con l’amore non ha nulla a che vedere. Non importa quale sia la vita che facciamo, se siamo piloti, maghi della finanza, impiegati, operai. Molti tengono il cuore coperto”.

Fernando Alonso è un uomo che guadagna forse trenta milioni di euro a stagione. Almeno quindici glieli dà la Ferrari. “È tutto in banca, non compro case, non seguo nulla. Se ne occupa soprattutto mio padre”.
Trascorre centocinquanta giorni l’anno tra pista, motorhome, box e Maranello. Nel 2010 ha già percorso 8752 chilometri, di cui quasi 5123 in gara, 665 al comando. Come i cowboy ha sempre nelle tasche un mazzo di carte con le quali si esibisce in giochi di prestigio. È superstizioso, attento soprattutto ai numeri: “Considero il 14 il mio portafortuna perché il 14 luglio 1996 vinsi il campionato del mondo di kart e avevo 14 anni. Temo il 13, il 17 e altri che preferisco non nominare”. Sceglie le camere d’albergo a seconda del numero, a volte gli capita la peggiore e il suo manager si accomoda in quella in un primo tempo destinata a lui. È stato tradito, deluso, non ha dimenticato e non ha mai cercato vendette. Ha pochi amici veri, non nel suo ambiente. “In Formula Uno non esiste l’amicizia, esistono soltanto buoni rapporti. Gli amici sono quelli che avevo qui, a Oviedo. Loro sono rimasti fedeli a un patto lontano, nonostante il tempo e le distanze. C’è Alberto che è diventato maestro di sci. C’è Manuel, detto Kama perché era un fan di Camacho, che ora monta ascensori. Infine c’è Pedro, che costruisce infissi per le case”.

Vorrebbe andare con loro a vedere il Real Madrid, in incognito, per evitare l’assedio dei fan. Assieme alla Nazionale è diventato il simbolo della Spagna. A Oviedo nelle vetrine delle librerie ci sono soltanto la biografia di Letizia Ortiz, altro orgoglio delle Asturie, e di Felipe di Borbone, “i principi che si preparano a regnare”, i volumi su Wojtyla e Benedetto XVI, le guide sui funghi della regione e libri fotografici su Alonso. Nelle stanze d’albergo i clienti trovano accanto alla Bibbia una rivista patinata con Fernando in copertina, il “cavaliere” che vuole il suo terzo titolo. Gli domando se lo inseguirà con la testa o con le mani. Dice che non può rispondere: “Non so se sono intelligente. So qual è il mio istinto. Lo ascolterò”.

di Dario Cresto-Dina da repubblica.it

19 agosto 2011

Intervista a Ercole Colombo il fotografo della Formula 1

Ercole Colombo è uno dei fotografi più apprezzati della Formula 1. Brianzolo, dall'inizio degli anni Settanta gira il mondo seguendo il circus iridato, catturando col suo occhio elettronico la vita del paddock.
In vista del Gran Premio d'Italia 2011 che si terrà dal 9 all'11 settembre a Monza - mentecale.it lo ha intervistato, ascoltando i racconti di una vita tra motorhome, piloti e altissima velocità.

Prima di essere l'occhio della Formula 1, Colombo è un appassionato del mondo dei motori, un amore ereditato dal padre che, all'età di sei anni, lo portava all'autodromo di Monza per vedere i Gran Premi.

Tifosissimo Ferrari fin da piccolissimo, ha nel cuore Jim Clark, pilota britannico che ha corso per la scuderia Lotus dal '60 al '68, sbaragliando la concorrenza: «Per me è stato un pilota grandioso - spiega Colombo - I suoi numeri fanno impressione: ha disputato settantadue gare, ne ha vinte venticinque, è stato più o meno trenta volte in prima fila e ha conquistato due mondiali. Ha perso il terzo solo perché rimase senza benzina a Monza, altrimenti avrebbe fatto suo anche quello. Era il più forte e se nel 1968 non fosse morto durante una gara di Formula 2 in Germania avrebbe continuato a vincere».

Colombo ce l'ha fatta, ha unito due interessi, obiettivo e motori, trasformandole nel suo pane. «È un lavoro che ti porta in giro per il mondo per circa ottanta giorni l'anno - ricorda, spazzando le illusioni di chi si ferma alle luci della ribalta - La tua giornata dura dodici ore e inizia nel momento preciso in cui arrivi nel paddock: bisogna muoversi non solo sulla pista, ma anche nei box, tra i motorhome, alla costante ricerca di qualcosa di interessante da fotografare».

Come reggere certi ritmi? «La passione. Provo tanta meraviglia nel vedere correre Alonso oggi, quanta ne provavo quando ero un bambino e guardavo i vari Ascari o Fangio», una ricetta che pare sempre valida.

Autore di una trentina di testi fotografici, Ercole Colombo ha ideato - su invito di Zoom Magazine - I love Ferrari (Vianello, 2008, pagg.192, 70 Eu). Tributo alla scuderia italiana realizzato in collaborazione con Pino Allievi, penna storica della Gazzetta dello Sport e curatore dei testi: «Ho pensato di fare un omaggio alle macchine, a Enzo Ferrari, alla Ferrari, ai suoi piloti e agli uomini che hanno contribuito a farla diventare e restare grande» - spiega - «Tra le mie tante foto ne ho scelte una serie con le quali spero di aver rappresentato il mio affetto per questa squadra».

Gli occhi di Colombo hanno raccontato gli ultimi quarant'anni di Formula 1, impossibile non registrare gli abissali cambiamenti: «Una volta il circus era l'espressione di una tecnologia che rispecchiava quella dell'auto di tutti i giorni» - precisa -. «Al giorno d'oggi, possiamo dire che la Formula 1 ha superato la tecnologia stessa. È quasi tutto elettronico, partendo dal cambio - che ora si trova sul volante - per giungere fino al comando che aziona l'ala mobile posteriore».

Ed è cambiata, soprattutto, l'atmosfera dei box, impetrabili non solo al pubblico, ma spesso anche per chi nei paddock ci lavora. La bravura del fotografo si nasconde quindi tra paraventi, teloni, tecnici e meccanici che si posizionano davanti alle monoposto nei punti chiave, per celare le diavolerie studiate da ingegneri e progettisti.

In mondiali serrati dove le prestazioni dei piloti paiono equivalenti e la vittoria si gioca davvero sul filo dei decimi o dei millesimi di secondo, la migliore prestazione in pista è frutto dal lavoro che si svolge in fabbrica.
«C'è molto più controllo, mantenere nascosti i segreti può valere un mondiale - Colombo ci aiuta a capire con un aneddoto: «Gli appassionati ricorderanno del titolo vinto nel 2009 da Jenson Button sulla BrawnGp. Ross Brawn (ndr. ex direttore tecnico Ferrari, oggi direttore sportivo Mercedes GP) studiò il famoso buco sotto il fondo della monoposto, dando un'interpretazione singolare al regolamento che a nessun altro collega venne in mente. Quando la Federazione disse che il condotto era regolare, tutti lo copiarono, ma ormai era troppo tardi. La BrawnGp aveva già vinto le prime sei gare e grazie a questo risultato aveva anche ipotecato il proprio mondiale» Anche lontani dai box, in F1 è sempre questione di tempismo.

La velocità - tecnica o - è una costante in Formula 1, quando più aumenta la potenza dei mezzi, tanto cresce il rischio. Così la FIA - Federazione Internazionale dell'Automobile ha fatto molto per migliorare la sicurezza in pista, imponendo regolamenti più severi, specialmente dopo le tragiche morti di Senna e Ratzenberger dell'Annus Horribilis 1994.
Di pari passo, l'avvento del digitale ha cambiato i ritmi di lavoro dei professionisti dell'obiettivo, come Ercole Colombo.

«La nuova tecnologia - ci spiega il fotografo lombardo - «aiuta soprattutto quelli che hanno basi di fotografia poco solide. Il digitale ha comunque dato una mano a tutti. Guardando le foto scattate, uno del mestiere può capire se ha commesso degli errori e sa come correggerli, anche se il bravo fotografo è alla costante ricerca dell'immagine perfetta: chi è veramente capace emerge sempre». Come nell'automobilismo, aggiungiamo noi, che non ci lasciamo sfuggire l'occasione per chiedergli chi fra i piloti della griglia di partenza sia il suo preferito.

Il mago dell'obiettivo non si tira indietro: «Alonso mi ricorda Prost: ha talento, usa la testa e sa mantenere i rapporti con la squadra. È un pilota davvero completo», ma c'è spazio anche per un pilota che non rappresenti il cavallino rampante: «Dal punto di vista della guida pura ammiro molto Hamilton, già da quando era in Gp2: è un funambolo del volante che mi ricorda altri piloti del passato».

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di Eleonora Ottonello

18 agosto 2011

Fernando Alonso: In McLaren è stata una grande esperienza

Il periodo più difficile vissuto in carriera da Fernando Alonso è stato probabilmente il 2007 in McLaren. Infatti in quel caso lo spagnolo ha dovuto vivere in un ambiente completamente nuovo che a poco a poco ha cominciato a sostenere il giovane enfant prodige Lewis Hamilton, ben visto anche perché inglese come tutta la scuderia.

Dopo quella travagliata Alonso tornò alla Renault, ma ora ammette come non tutto sia stato negativo di quella esperienza: "Impari sempre delle lezioni nei periodi duri", ha ammesso a Marca, "Quell'anno è stato buono in generale, sia Lewis che io abbiamo conosciuto molte cose. Quando spartisci il team con un top driver impari a crescere assieme. Migliori in termini di preparazione per una gara ed anche dal suo stile di guida, perché condividi la telemetria, dunque è stata una grande esperienza".

Parlando invece della Ferrari, Fernando mette in evidenza quali siano i prossimi obiettivi: "La Ferrari non può andare alle corse non pensando di vincere, però siamo realisti e sappiamo quanto sia difficile", ha aggiunto nell'analisi, "Abbiamo bisogno che Vettel abbia dei problemi”.

Infine poi l'occhio è già rivolto al 2012, per il quale è fiducioso: "Di certo possiamo prenderle (le Red Bull, ndr). Le regole sono cambiate, i diffusori soffiati saranno vietati, quindi la filosofia nello sviluppo e nella galleria del vento deve cambiare. Comunque ho notato nel gruppo più desiderio ed un generale ottimismo, più velocità nel prendere decisioni, più coraggio nello sviluppo. Sì, abbiamo migliorato le strutture e anche come queste lavorano".

di Mattia Fachinetti

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