Sono qui a scrivere un post un po' differente dai precedenti e dai futuri, un misto tra indignazione e frustrazione che voglio semplicemente semplificare in due parole: VERGOGNATI ITALIA!
Come pochi di noi sanno, causa uno scandaloso silenzio da parte dei media tradizionali, il prossimo 11 febbraio, uscirà in tutte le sale italiane il film-documentario su Ayrton Senna del regista inglese Asif Kapadia.
Italia popolo di calciofili e nulla più... qualcuno, parlando dei quotidiani, delle televisioni, della televisione nazionale che si vanta tanto del suo essere in mondovisione... nessuno ha accennato niente.
Riempiamo le televisioni con le pubblicità delle amichevoli delle grandi squadre di calcio italiane. Ci ricordiamo che esistono altri sport come la pallavolo, il tennis, la pallanuoto, il basket solo quando questi portano risultati!
In tutto il mondo stanno parlando di questo film come di un "evento mondiale", la prima in Inghilterra sarà a maggio e già da ora sono proprio i media inglesi che si occupano della pubblicizzazione di questo.
Sfido a sapere quanti di voi erano a conoscenza di ciò. Complimentiamoci con quelli che riteniamo "media" ... o forse sarebbe meglio chiamarli disinformazione nazionale!
Sotto potete vedere il trailer del film e una breve recensione... il trailer è in inglese!
AYRTON SENNA - IL FILM
Senna, il nuovo documentario sul pilota di Formula Uno scomparso 17 anni fa a Imola nel terribile incidente durante il Gran Premio di San Marino, è molto più di un film. A dirigerlo il regista inglese Asif Kapadia che, insieme allo sceneggiatore e al produttore, ha convinto per la prima volta la famiglia Senna a dare il consenso per un film sul grande Ayrton. Ricco di materiali inediti, provenienti dalla società della Formula Uno, e di interviste ai più famosi cronisti e alla sorella (volutamente lasciate fuori campo), il film colpisce al cuore per il coraggio e la forza di Ayrton. La realtà della sua vita e le immagini, regalando emozioni e verità, dipingono la breve vita di un ragazzo brasiliano vincitore di ben 41 Gran Premi e campione del mondo per ben tre volte, nel 1988, nel 1990 e nel 1991.
Il mito del pilota brasiliano non ha mai smesso di essere ricordato e celebrato in tutto il mondo. Le immagini dell’incidente mortale sulla sua Williams che si schiantava contro il muro di protezione del Tamburello, sul circuito di Imola, sono rimaste scolpite nella memoria di molti. Nel documentario però non si vuole lasciare spazio alle polemiche sorte dopo la scomparsa del piolta, ma raccontare invece le grandi sfide di Senna, il suo spirito combattivo, la sua figura di pilota e uomo che metteva tutto se stesso ogni volta che si accendevano i motori.
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Questo è il "bello" dell'Italia: pubblicizzano i cinepanettoni che sono delle cose oscene, senza gusto e ormai volgari (la trama è vuota di contenuto), invece non si parla di questo documentario, da cui possiamo imparare qualche cosa in più (e al giorno d'oggi non è male).
RispondiEliminaConta solo il calcio oramai, è diventata una ragione di vita, e questo fa male allo sport, ad esempio hanno parlato solo della Ferrari quando ha perso ad Abu Dhabi, addirittura Biscardi ne ha parlato (ovviamente non capendoci niente, parlasse di calcio...)