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27 aprile 2011

È più manchevole la vettura o il pilota? Riflessione di Josep Fita

Sappiamo bene, almeno dicono gli esperti, che i valori in campo del binomio macchina-pilota rispettano le seguenti percentuali: la monoposto al 75% e al 25% i piloti. Ciò significa che la macchina è l'argomento principale nello spiegare il successo o il fallimento di un raccolto.



Ma il lavoro del pilota, ovviamente, influenza il risultato finale: esattamente ciò che spiega la 5° e attuale posizione tenuta da Fernando Alonso nella classifica del mondiale di Formula 1.
Senza dubbio, l'inefficienza che sta mostrando la Ferrari nelle ultime stagioni sta interessando, e molto, i risultati dei suoi piloti e senza andare troppo indietro, l'anno scorso Alonso ha perso tutto in quell'ultimo Gran Premio, quello di Abu Dhabi, a causa di un grave errore di strategia ponendo così su un piatto d'argento il primo titolo mondiale per il talentuoso giovane pilota Sebastian Vettel.


In occasione dell'inizio della stagione, la squadra del Cavallino ha pensato che i problemi fossero stati risolti. E non si può solo parlare di strategie di gara ma anche a riguardo della scarsa competitività della vettura rossa (ricordate che Alonso è giunto alla fine della scorsa stagione con il potenziale per diventare campione, grazie alla sua qualità più il rendimento della sua Ferrari).
Senza andare lontano, la vettura del Cavallino Rampante, l'auto con più storia che partecipa al circo della Formula 1 è ora quarta in griglia. Davanti si trovano, ovviamente, la Red Bull, McLaren e più recentemente la Mercedes. Poi troviamo la Ferrari che in parecchi circuiti, troppi, ha dato l'idea di essere sopravvanzata anche dalla strabiliante Renault.


La vettura di Fernando Alonso prende paga soprattutto in occasione delle qualifiche. Levando il tormentato gran premio di Cina, in gara ha dimostrato di riuscire a limare la differenza dalla concorrenza... troppo poco però! Chiaramente, poi, se la Ferrari come squadra, non riuscirà ad aiutare Fernando Alonso nella lotta, sarà lo spagnolo a mostrare tutte le sue qualità come pilota (che nessuno mette in dubbio). Ma è anche vero che lo spagnolo sembrerebbe affrontare un periodo di crisi, in un periodo in cui invece dovrebbe dare il 200%.


Ad esempio, le partenze. Fernando è sempre stato uno dei migliori a scattare dalla sua casellina di partenza ma è stato detto raramente, dando tutti i meriti a un dispositivo specifico per l'avvio, che era montato sulla sua Renault, che permetteva alla sua auto una migliore trazione in quel momento che garantisce una partenza a proiettile. In tutte e tre le gare fino ad ora Alonso ha ceffato le partenze: Australia, Malesia e Cina. E sappiamo come penalizzi questo.


Un altro errore importante dello spagnolo in questa stagione si è verificato in Malesia: nel tentativo di passare Hamilton (al giro 46) il pilota spagnolo ha colpito la McLaren del britannico rompendo la propria ala anteriore e conseguentemente dovendo andare a cambiarla ai box (oltre ad una penalità di 20 secondi che fortunatamente non ha avuto conseguenze sulla classifica).
È vero che in quel momento il pilota spagnolo stava gestendo il dispositivo dell'ala mobile (DRS) e anche vero che Hamilton ha cambiato più volte la traiettoria (e per questo è stato anche penalizzato) ma è anche vero che se avesse aspettato qualche giro, si sarebbe ritrovato a combattere contro di Hamilton con il vantaggio di avere le gomme fresche che gli avrebbero permesso sicuramente di superarlo con facilità.


"Hamilton ha cambiato più volte traiettoria" è l'unica cosa che ha detto Alonso alla fine del Gran Premio tenutosi a Sepang. Sicuramente, lo spagnolo manca di autocritica. Più corretto sarebbe stato dire "forse mi sono precipitato".


È vero che la Ferrari non è competitiva come dovrebbe essere (è questo che più penalizza Alonso), ma è anche vero che lo spagnolo non ha avuto il miglior inizio possibile di stagione. È bene che la sua squadra si smuova per dargli una vettura migliore, ma preferisco essere più autocritico.


Flavio Briatore, ex direttore sportivo della Renault, e ha detto pochi giorni fa, che la Ferrari farebbe bene a cominciare a preparare il campionato del 2012 (affermazione che implica che la scuderia italiana non non può fare assolutamente nulla quest'anno contro Red Bull e McLaren). Piuttosto scoraggiante, che colpisce la prestazione della vettura, evidenziando le minori colpe del pilota Alonso.


Di Josep Fita

2 commenti:

  1. io sono d'accordo quasi su tutto... di certo non si può negare che la macchina sia deprimente ora come ora, però allo stesso tempo fernando non ha raccolto quello che poteva.
    però poi non so, da qui a parlare di "periodo di crisi"... secondo me è un po' presto per dire una cosa del genere, almeno, io non lo dico dopo un paio di errori.
    complessivamente comunque credo che la frase più emblematica di tutto questo discorso sia quella di apertura dell'articolo: la macchina conta al 75% e il pilota al 25%. questo secondo me vale sia nel bene che nel male. è vero, in malesia fernando ha buttato 13 punti, ma in australia e cina... non è stato perfetto ma se lo fosse stato non avrebbe raccolto tanto di più.
    quindi insomma, per me in questi tre gp né fernando né la macchina sono stati al 100%, però fernando merita ampiamente la sufficienza, direi XD la macchina... no.

    la dichiarazione di briatore fa paura, però dobbiamo sempre tener presente che l'anno scorso dopo l'inghilterra, a 9 gare dalla fine, un sacco di gente diceva che la ferrari avrebbe dovuto lasciar perdere il 2010 e concentrarsi su quest'anno... adesso la macchina è peggiore di quella dell'anno scorso ma è anche vero che di gare ne mancano ben 16. ergo speriamo in bene!

    ps. ma davvero fernando ha detto che hamilton ha cambiato spesso traiettoria? ovviamente so che i giudici gli hanno dato la penalità per questo ma nelle due interviste a fernando che avevo sentito lui parlava di "incidente di gara", e non avevo sentito che accusava hamilton...

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  2. Joesp Fita dal nome deve essere mio compaesano... y le digo a este tio que cuando las cosas van bien todos a incensar Fernando, pero cuando van malo todos a criticarlo. Se llama hipocrisia!
    Schumacher se autocriticaba?

    RispondiElimina

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