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14 febbraio 2012
TRASFERIMENTO DEL SITO
Formula 1, L'altro lato di Fernando Alonso
Fernando Alonso, uno dei piloti più completi della griglia, uno dei più giudicati, uno dei più indicati, il più controverso. Molte persone hanno scritto della sua biografia, sulle sue gare, dei suoi titoli nel 2005 e 2006, dei suoi trascorsi difficile in McLaren: argomenti ben conosciuti non solo dai tifosi del pilota asturiano ma anche dagli appassionati di Formula 1. 10 anni nella massima serie del Motorsport che sicuramente gli hanno dato moltissime emozioni: due campionati del mondo, tante soddisfazioni, ma anche tante sofferenze per diventare uno dei migliori del lotto, battute d'arresto che gli hanno impedito di allargare il proprio palmares.
Chi vive in questo mondo sa che ci sono momenti belli e brutti. In quelli positivi ti sono tutti vicino a farti i complimenti, a farti fotografie, a volerti accerchiare, vogliono esserti amico; nei momenti negativi ti trovo da solo, con la tua famiglia, con i tuoi genitori, la tua compagna, con le persone vere, quelle che hanno creduto in te sempre e comunque. Ma qual'è il vero Fernando Alonso? Ecco alcune curiosità della sua vita e carriera che ci permetteranno di conoscere meglio non solo il pilota ma anche la persona.
Il pilota spagnolo nel 2000, anno precedente a quello del suo debutto nel Circus iridato, rifiutò il posto di collaudatore alla Ferrari preferendo la Renault e l'offerta di Flavio Briatore. La scuderia di Maranello non dava troppe garanzie sul futuro, un anno avrebbe potuto essere pilota ufficiale e l'anno dopo ritrovarsi a svolgere il ruolo di test driver mentre i patti con il manager cuneese erano chiari: avrebbe fatto un anno a bordo della Minardi, l'anno successivo sarebbe stato il collaudatore della Renault e nel 2003 sarebbe diventato pilota ufficiale della scuderia anglo-francese.
E la prima volta che Fernando venne in contatto con gli ambienti del Cavallino Rampante, aveva diciassette anni, in occasione di una prova per provare a entrare in Formula 1, sotto il comando di Giancarlo Minardi e Cesare Fiorio.
La situazione meteo non aiutava il pilota spagnolo. Pioveva ma Fernando è uscito fuori dai box e ha iniziato a girare come un pazzo sotto la pioggia, tanto che lo stesso Fiorio, che stava selezionando le future leve, affermò di averne avuto paura.
Immediatamente richiamò quel giovane e arrembante spagnolo ai box e lo accusò di essere un pazzo per guidare così forte in quelle condizioni. E la spiccata personalità di Fernando era già presente nell'anima del giovane, che senza pensarci troppo rispose: «Veramente io stavo guidando piano». Cinque parole che fecero sobbalzare i presenti, ma era vero: tutti gli altri concorrenti erano stati praticamente umiliati dal giovane iberico, del quale già si diceva un gran bene.
Il pilota spagnolo non ha mai nascosto di non amare troppo il mondo della Formula 1. È una persona timida e riservata che più volte ha dichiarato che desidererebbe avere una vita normale, essere invisibile agli altri. Fino a prima del suo approdo in Ferrari, il suo obiettivo era vincere tre campionati del mondo e ritirarsi, ma ora che è arrivato alla corte di Maranello, ha cambiato idea: sente di far parte di una grande famiglia, questo uno dei motivi che lo ha portato a rinnovare il suo contratto fino al 2016 e forse, chissà, anche oltre. Fu suo padre, la figura di riferimento sia nella vita privata che in quella professionale, a consigliargli di passare alla Ferrari. Oltre a José Luis, anche la nonna Luisa (abuela Luisa), deceduta nel 2009, è stata una persona molto importante della sua esistenza e alla quale è stato molto legato e alla quale dedicò la prima vittoria in Formula 1 nel 2003, al Gran Premio di Ungheria a 22 anni e 26 giorni.
Il pilota spagnolo non ama la stampa e non usa i social network a meno che non siano eventi direttamente collegati con il lavoro, come quando, raramente, scriveva sulla pagina di facebook di Faster. Non ha un profilo ne su Twitter ne sulla piattaforma di Mark Zuckerberg: recentemente è giunta in Italia la notizia che l'ex moglie Raquel del Rosario voglia convincere l’amico a sbarcare sul social network del cinguettio dove i fan da tutto il mondo sarebbero pronti a dargli il benvenuto a braccia aperte. E proprio i media potrebbero essere i peggiori nemici di Fernando Alonso, dai quali è stato accusato più volte, nella sua carriera, per il suo comportamento prudente e schivo nei riguardi della stampa. Ma non è sempre stato così: appena entrato in Formula 1, nel 2002, chiese a un giornalista italiano di essere intervistato, per farsi conoscere dal grande pubblico a casa ma l'inviato non poté aiutarlo. Lui era semplicemente un test driver e l'emittente televisiva non avrebbe apprezzato tale scelta, etichettandola come inutile. Bene, al contrario, lo stesso giornalista del 2002 gli chiese di confidarsi alle telecamere nel 2010, dopo la prima vittoria con la Ferrari in Bahrain e Fernando accettò di buon grado, giusto per siglare il classico e disneyano, And they lived happily ever after (e vissero per sempre felici e contenti).
Senna, il film: la recensione
Un documentario che sta tutto in uno sguardo, e quello sguardo non è di un uomo qualunque, ma di Ayrton Senna, brasiliano con nelle pupille l'immagine della saudade. E' la sua personalità spiccata ad emergere, mentre, di contrappunto, il resto, dai nomi dei piloti, alle controversie sportive, si avvolge nel dimenticatoio. Non è la fine tragica ad aver fatto di Senna ciò che è oggi, ma è soprattutto la sua attitudine vitale e malinconica insieme, il suo ribellismo, la sua passionalità perfezionista, il suo senso della vittoria come riscatto di un popolo, quello brasiliano, allora noto per la povertà dilagante, ad aver contribuito ad ergere la sua figura, facendone un simbolo dell'agonismo sportivo senza tempo.
La grandezza dell'uomo e del corridore non può essere disgiunta su due livelli diversi. Il documentario, straconsigliato, di Asif Kapadia, imposta il suo asse di osservazione con una compresenza di queste due linee di lettura e fa scorgere, grazie al numeroso materiale d'archivio, una personalità titanica e complessa, sia nella vita che sulla macchina. La vivacità narrativa consente di affrontare il personaggio Senna senza orpelli, senza parzialità, ma soprattutto è in grado di ricostruire un'immagine sportiva, storica, individuale, a tutto tondo, con un continuo cambiamento di voice-over, che fa da collante, in modo perfetto, agli avvenimenti che caratterizzarono la sua carriera.
Le interviste, soprattutto d'archivio, infatti, costituiscono solo la partitura sonora, il sottofondo narrativo, che accompagna, a volte, la scena, in molti casi presa dal vivo, iscrivendosi perfettamente in essa. E' proprio il lavoro di cucitura/rifinitura a meritare un plauso, in primo luogo perchè è frutto di un'attenzione ammirevole e certosina e soprattutto perchè è talmente ben oleato da essere il vero motivo del carico di emotività che il film trasmette a chiunque, tifoso o meno del pilota.
Attraverso una semplificazione realistica e immediata, il personaggio Senna assume un'ottica precisa, quasi spirituale, introspettiva, e, al contempo, il suo modo di pensare, il suo credo, le sue speranze non vengono abbandonate dal regista, ma fatte proprie e scelte come elemento distintivo della lettura documentaristica, che arriva, perciò, a seguire con vigore Senna piuttosto che a descriverlo in modo piatto. Di questo documentario, sono convinto, sentiremo parlare per la sua angolazione (e il tema lo permetteva già di suo) calda e coinvolgente. Ed è l'omaggio più grande che il cinema avrebbe mai potuto rendere a Senna.
di Ludacri87 da Paperblog
13 febbraio 2012
Il nuovo casco di Fernando Alonso
Nel corso della prima sessione di test invernali collettivi che si sono disputati a Jerez de la Frontera, Fernando Alonso ne ha aprofittato per portare in pista la nuova colorazione del suo casco, dominata sempre dalla bandiera spagnola e dall'azzurro delle Asturie.
Il pilota della Ferrari ha mantenuto sul retro le due frecce sulla parte più alta, non più dritte e di colore più argentato, e le carte da gioco che simboleggiano i suoi mondiali vinti con la Reanult nel 2005 e 2006.
Altre piccole variazioni provengono da alcuni cambiamenti che ha apportato la scuderia Ferrari: è sparito il codice a barre dell'azienda di tabacchi main sponsor del Cavallino Rampante e lo stesso logo della scuderia italiana sembra avere forma più quadrata.
Il casco è 1.3 Kg di peso ed è stato costruito da sedici strati di fibra di carbonio, in modo da essere più resistente: è in grado di resistere alle fiamme mentre la visiera è a prova di proiettile, secondo le nuove regolamentazioni della Fia.
Formula 1, Senna il film vince due premi Bafta
Senna, il film sulla vita del pilota brasiliano di Formula 1 Ayrton Senna, scomparso tragicamente il 1° maggio 1994 in occasione del Gran Premio di San Marino, ha vinto due premi alla manifestazione annuale dei Bafta che si tiene a Londra, come miglior documentario e miglior editing.
Stephen Fry, noto attore britannico ospite della serata, ha affermato: «Anche se non sono un appassionato di Formula 1 e non sono nemmeno appassionato di automobilismo, ho trovato Senna come uno dei migliori documentari che abbia mai visto». La stessa soddisfazione è giunta dalle parole di Eric Fellner, produttore del docu-film assieme a James Gay Rees, Tim Bevan e Victoria Gregory: «Questa pellicola è nata dal nostro comune amore e dalla grande passione che ci ha legato all'immagine di Ayrton. Abbiamo voluto ricreare un film che non diventi commerciale, questa parola nemmeno l'abbiamo presa in considerazione».
Il film è stato proiettato per la prima volta il 7 ottobre 2010 a Suzuka in occasione del Gran Premio di Formula 1: in Italia è stato distribuito per la prima volta nelle sale cinematografiche l'11 febbraio 2011, mentre il 6 aprile 2011 è uscito sui supporti DVD e Blu-ray.
F1 test 2012, Barcellona: tutto quello che dovete sapere
Il tracciato di Montmelò dal 21 al 24 febbraio 2012 ospiterà la seconda sessione di test invernali collettivi di Formula 1 dove la Mercedes, la Hrt e la Marussia leveranno i veli ai loro nuovi gioiellini da portare in pista. Se in occasione dell'ultimo giorno di prove a Jerez abbiamo visto la Ferrari di Fernando Alonso salire in prima posizione, a Barcellona si ripartirà da zero per tutti.
I biglietti per assistere ai test invernali del Montmelò possono essere acquistati anticipatamente sul sito web del circuito oppure durante gli stesso giorni presso la biglietteria all'interno del tracciato.
Nei giorni feriali, l'ingresso costerà 15 euro mentre nel fine settimana il biglietto avrà un costo di 20 euro: i tifosi che sono Abbonati annuali del circuito o che hanno già acquistato i ticket per i tre giorni del Gran Premio di Spagna di Formula 1 avranno l'esclusiva di accedere gratuitamente alle giornate di test e potranno effettuare visite guidate all'interno dell'impianto passando per la direzione gara, la sala dei meeting, il podio, la sala stampa e facendo una veloce visita per il paddock con la possibilità di incontrare i 24 piloti della griglia di partenza (3 gruppi al giorno per un costo di 70 euro per persona).
Il costo delle entrate in circuito:
Martedì 21 febbraio 2012: 15 euro
Mercoledì 22 febbraio 2012: 15 euro
Giovedì 23 febbraio 2012: 15 euro
Venerdì 24 febbraio 2012: 15 euro
Giovedì 1 marzo 2012: 15 euro
Venerdì 2 marzo 2012: 15 euro
Sabato 3 marzo 2012: 20 euro
Domenica 4 marzo 2012: 20 euro
12 febbraio 2012
Fernando Alonso presto su Twitter?
Se Fernando Alonso ha approfittato della conferenza stampa finale dei test a Jerez de la Frontera dove ha provato la nuova F2012 per smentire il legame sentimentale con Xenia Tchoumitcheva, la vera notizia per i fans è un'altra.
Nella tarda serata di ieri, sabato 11 febbraio, Raquel del Rosario, ex moglie del pilota asturiano, ha pubblicato una foto attraverso il suo acount di Twitter, evidentemente con il consenso dell'ex compagno, con scritto un commento che ha fatto agitare, non poco, i tifosi del pilota della Ferrari: «Cenando con un futuro, próximo, twittero» (Cenando con un futuro, prossimo, twittero).
Le poche parole, hanno sicuramente spinto i più ad aprire l'immagine che riprendeva Fernando Alonso e Raquel del Rosario a cena a conferma che non sono state dette bugie di circostanza sugli ottimi rapporti riportarti sul comunicato che annunciava la loro separazione.
Se ci atteniamo a quello che Raquel sta riportando da svariate settimane, ossia che vuole convincere l'amico a sbarcare sul social network del cinguettio, i numerosi fan in tutto il mondo sono pronti ad attendere a braccia aperte il pilota su Twitter.
Ma se il l'invito a non frequentare questi nuovi mezzi di comunicazione arrivasse dalla Ferrari? I piloti del Cavallino Rampante sono fra i pochissimi della griglia di partenza del campionato di F1 2012 che non hanno un profilo ufficiale su alcun sito di social networking. Uno dei motivi di questa situazione viene imputato alla Ferrari che non permetterebbe ai driver di poter avere pagina su Twitter o Facebook con lo scopo di evitare di filtrare certi tipi di informazioni (come del resto in passato è già capitato con altre scuderie). Sembrerebbe proprio difficile che Fernando possa aprire un account sul social network delle 140 battute anche se noi preferiamo dire mai dire mai.
Formula 1: Rush, le prime immagini del film
Nel mese di febbraio 2012 sono iniziate in Germania le riprese della pellicola che porta il titolo di Rush e che documenterà le vicende umane e sportive della stagione di Formula 1 del 1976, quando Niki Lauda, campione del mondo con la Ferrari, ebbe il pauroso incidente al Nurburgring in cui Arturo Merzario fermò la propria vettura per gettarsi tra le fiamme e recupera Lauda trascinandolo fuori dall'abitacolo e sottraendolo alle fiamme.
Il regista è Ron Howard, l'indimenticato Richie Cunningham della serie tv Happy Days mentre Daniel Brühl e Chris Hemsworth interpreteranno rispettivamente Niki Lauda e James Hunt.
Nello scorso mese di novembre, proprio Lauda e Howard si sono incontrati con Luca Cordero di Montezemolo a Maranello, una giornata dedicata a sancire l'accordo riguardante la pellicola in cui l'ex pilota Ferrari ha accompagnato il regista americano sulla pista di Fiorano a bordo di una vettura stradale della casa del Cavallino Rampante.
Clicca qui per vedere la nostra gallery con le prime immagini del film!
11 febbraio 2012
Complesso sportivo Fernando Alonso: l'avanzamento dei lavori
Il prossimo 24 febbraio, il Principato delle Asturie, formalizzerà l'espropriazione dei circa 15 mila metri di terre che passeranno sotto il comando dell'Amministrazione regionale, per terminare la costruzione delle strutture del Complejo Fernando Alonso, la struttura che comprende il museo dedicato al pilota asturiano e la pista di go-kart dove potranno provare le massime serie della specialità, che sorgerà a La Morgal, vicino a Oviedo.
Questo lotto di terra rappresenterà lo spazio dedicato al pubblico, dove verranno costruiti i posti a sedere dove i fans potranno seguire le gare kartistiche che si terranno nel tracciato. Nonostante questi progressi, il grande lavoro per arrivare alla fine della costruzione di questo importante progetto per la zona di Oviedo e per la regione delle Asturie, è ancora lungo: tra le tante cose sarà necessario effettuare una gara d'appalto per chi fornirà gli arredi e le attrezzature per il museo.
L'esecutivo avrebbe previsto la fine dei lavori per il 2012, anche se con un budget limitato, portare a fine la missione di far vedere la luce al Complejo Deportivo Fernando Alonso entro il dicembre di quest'anno, sembrerebbe essere piuttosto difficile.
Lewis Hamilton: voglio migliorare il rapporto con Felipe Massa
Lewis Hamilton ha affermato, in un'intervista rilasciata al magazine The Observer, che tutti i problemi per i quali ha sofferto, in pista e fuori, nel 2011 ha deciso di lasciarseli alla spalle per partire in forma per la stagione 2012 di Formula 1, sicuramente una delle più combattive della storia del Circus iridato.
«Ci sono stati momenti lo scorso anno in cui si sono accumulate un sacco di cose - ha spiegato il driver britannico - Troppe cose nella mia testa che non c'entravano con la mia professione: acquisti, investimenti, avvocati, la mia famiglia, la mia situazione sentimentale. Tutte cose delle quali mi dovevo occupare e che mi hanno fatto perdere di vista quello che è il mio lavoro, essere un pilota di Formula 1, ma ora è tutto risolto».
Se per concludere l'annata in maniera del tutto negativa, il pilota britannico ha perso anche l'amicizia di Adrian Sutil per non essere andato a testimoniare in suo favore in occasione del processo per l'aggressione a Eric Lux, nel 2011 Hamilton ha avuto una pessima relazione anche con alcune persone che fanno parte del Circus iridato: «Ho avuto spesso discussioni con i commissari e con Felipe Massa col quale vorrei riprendere il nostro rapporto provando a dimenticare il recente passato», ha commentato Lewis.
F1 2012, il trailer della stagione
Nonostante manchino ancora 32 giorni all’inizio del mondiale di Formula 1, gli organizzatori della massima categoria saranno sicuramente soddisfatti e impazienti dato che il prossimo anno potranno inaugurare una stagione da record con al via sei campioni del mondo: Michael Schumacher, Fernando Alonso, Lewis Hamilton, Jenson Button, Kimi Raikkonen e Sebastian Vettel.
14 titoli iridati nella classe regina del Motorsport in 6 che assieme arrivano a 185 anni dove il pilota più di esperienza ha 42 anni (Schumacher) e il più sbarbatello (Vettel) al suo attivo ne conta 24.
Sebastian Vettel è senza alcuna ombra di dubbio il più accreditato per confermarsi, la terza volta consecutiva, campione del mondo di F1. Il giovane 24enne tedesco, secondo Niki Lauda, raggiungerà entro breve tempo l’esclusivo club di quei piloti che hanno vinto più di due allori iridati al quale appartengono proprio Schumacher con sette campionati, Fangio con cinque, Prost con quattro vittorie, Senna, Piquet, Stewart, Brabham e Lauda a quota tre.
Le carte in tavola per fare del mondiale 2012, uno dei più esaltanti della storia, ci sono tutte.
10 febbraio 2012
Fernando Alonso: A Barcellona saremo più competitivi
Nonostante le prestazioni al di sotto delle aspettative di questi quattro giorni di prove sul tracciato di Jerez de la Frontera, la F2012, nella mattinata del 10 febbraio, ha dimostrato come potrebbe aver risolto la questione della temperatura degli pneumatici.
Anche se nella giornata di ieri, si è presentata una grana causata dal piccolo problema all'impianto idraulico, Fernando Alonso pensa che la Ferrari abbia svolto, fino ad ora, un buon lavoro e crede che da Barcellona la vettura sarà molto più competitiva.
La Ferrari ha continuato a svolgere il suo programma, mirato quasi esclusivamente alla raccolta di dati per comprendere il comportamento della monoposto tanto che, l'1.18.877 che ha fatto segnare il pilota spagnolo, non vorrebbe significare nulla, stando a ciò che rircola negli ambienti del Cavallino Rampante.
«Questo tempo vale zero così come valeva zero quello di ieri e quelli dei giorni precedenti - ha spiegato Fernando - Ieri abbiamo lavorato principalmente con le gomme dure e gli altri hanno usato le morbide ed eravamo settimi; oggi noi abbiamo messo le Soft e forse gli altri no: ecco perché siamo primi. È stato bello tornare in macchina dopo due mesi e mezzo e risentire tutte le emozioni che si provano guidando una monoposto di Formula 1. Credo che dall'inizio della sessione ad oggi abbiamo migliorato tantissimo, come dal bianco al nero, ma ancora c’è tanto da lavorare, soprattutto sull'aerodinamica e sull'affidabilità. Poi è da vedere se sia un segno di grande forza fare subito tanti chilometri: l’anno scorso il primo giorno abbiamo girato tantissimo e poi sappiamo com'è andata».
Come già aveva fatto in precedenza Massa, anche Alonso ha dichiarato come la Ferrari F2012 abbia ancora grandi margini di miglioramento: «Ci sono pochissimi pezzi di quella dell'anno scorso e ci sono tante cose innovative, frutto di una filosofia diversa rispetto al passato - ha spiegato il bi-campione del mondo - C'è molto da lavorare e la cosa non mi spaventa: credo che a Barcellona quando torneremo a provare in pista, la situazione sarà diversa e saremo preparati molto meglio rispetto a questo test, dove dovevamo soprattutto imparare a conoscere questa macchina. Anche per noi piloti c'è più da fare perché con tante cose nuove è ancora più importante dare le giuste risposte ai tecnici», ha concluso Alonso.
Formula 1, test Jerez 2012: Alonso in testa con la sua Ferrari
Ultima giornata di test collettivi sul tracciato di Jerez de la Frontera, dopo i tre giorni precedenti in cui la F2012 ha davvero regalato poche gioie a tecnici, piloti e tifosi. Fernando Alonso, che per la prima volta di questa sessione ha girato con gomme morbide, è riuscito a far registrare un 1:18.887, valido per mantenere la testa della classifica fino alla fine delle prove libere e il migliore per la Ferrari in questa sessione sul tracciato andaluso. Lo spagnolo, che ha percorso 39 giri, ha potuto provare i pezzi nuovi giunti in mattinata da Maranello, utili per risolvere i problemi di pressione idraulica avuti nella giornata di ieri.
Al secondo posto si è classificato Jean-Eric Vergne che ha chiuso con un distacco di sette decimi dall'asturiano della Ferrari e ha preceduto Sebastian Vettel, al suo secondo giorno di test sulla RB8, che nella mattinata si è limitato a effettuare due giri di installazione sul tracciato spagnolo a causa di qualche problema di natura elettrica.
Alle sue spalle ritroviamo Lewis Hamilton staccato di quattro centesimi dall'avversario tedesco, che nella giornata di oggi si è dedicato al lavoro sulla costanza percorrendo 86 giri e effettuando parecchi long run. In quinta posizione si è classificato Romain Grosjean (Lotus) seguito da Kamui Kobaiashi (Sauber) e Nico Hulkenberg (Force India).
Da sottolineare il grande lavoro che hanno effettuato Bruno Senna e Jarno Trulli in questa ultima giornata di test collettivi invernali. Il pilota brasiliano ha portato a termine con la sua Williams ben 125 giri, lavorando molto sulla lunga distanza e riuscendo a strappare l'ottavo miglior tempo di giornata con il suo 1.20.132 mentre l'abruzzese ha totalizzato 117 giri senza problemi tecnici sulla sua Caterham, classificandosi in nona posizione. Per quanto riguarda i test ufficiali, l'appuntamento è a Barcellona sul tracciato del Momtmelò dal 21 al 24 febbraio.
Jerez de la Frontera, 10 febbraio 2012, day 4: la classifica
1. Fernando Alonso (Ferrari) 1m18.877s (39 giri)
2. Jean-Eric Vergne (Toro Rosso) 1m19.597s (80 giri)
3. Sebastian Vettel (Red Bull) 1m19.606s (50 giri)
4. Lewis Hamilton (McLaren) 1m19.640s (86 giri)
5. Romain Grosjean (Lotus) 1m19.729s (95 giri)
6. Kamui Kobayashi (Sauber) 1m19.834s (76 giri)
7. Nico Hulkenberg (Force India) 1m19.977s (90 giri)
8. Bruno Senna (Williams) 1m20.132s (125 giri)
9. Jarno Trulli (Caterham) 1m22.198s (117 giri)
La Formula 1 entra nel mondo del cinema: in arrivo due pellicole sulla Ferrari
L'enorme successo del recente film Senna (2011), il documentario incentrato sulla vita del campione brasiliano di Formula 1 scomparso il primo maggio 1994 in occasione del Gran Premio di San Marino e nominato per tre categorie ai premi Bafta, il luccicante mondo di Hollywood ha preso di mira l'emisfero del Circus iridato.
Dopo il docu-film diretto dal famoso regista Asif Kapadia, Ron Howard, l'indimenticato Richie Cunningham della serie tv Happy Days, sta già girando in Germania le prime scene di Rush, la pellicola che vuole rivivere la rivalità tra Niki Lauda (interpretato da Daniel Brühl) e James Hunt (Chris Hemsworth). E per gli amanti della classe regina del Motorsport le sorprese non finiscono qui: secondo Tom Cary, corrispondente per la Formula 1 per il quotidiano The Telegraph, una casa cinematografica di Londra starebbe preparando due pellicole sulla Ferrari: i lungometraggi, verrebbero ambientati nel 1920 e nel 1950 e i titoli provvisori sarebbero rispettivamente Maranello, in onore della cittadina-sede della Scuderia italiana, ed Enzo, in onore del fondatore del Cavallino Rampante.
La compagnia disporrebbe di un budget di circa 200 milioni di dollari e, stando alle prime indiscrezioni, avrebbe l'appoggio di Steve Clark-Hall della Skyline Films: i finanziamenti per le pellicole proverrebbero dagli States, dove la nazione sta vivendo una specie di risveglio per la Formula 1, grazie all'entrata nel calendario iridato delle gare di Austin e, prossimamente, del New Jersey e proprio Manish Pandey, sceneggiatore del docu-film Senna, starebbe già lavorando a un progetto che porta il nome di Scuderia Ferrari. La pellicola sarebbe incentrata sull'annata del 1957 e sui piloti britannici, Mike Hawthorn e Peter Collins, veri idoli di quegli anni dentro e fuori le piste.
Dopo il grande successo di Senna, per il mondo del cinema la Formula 1 potrebbe rivelarsi una macchina sforna soldi e Hollywood l'ha intuito prontamente.
F1 2012, le quote dei bookmakers: Vettel favorito, Schumacher a 50.00
La prima sessione di test invernali collettivi sta per giungere al termine e i veri valori in campo di monoposto e piloti si devono ancora vedere eppure i bookmakers già si sono scatenati per il toto vincitore del titolo piloti 2012.
Per Betclic, il pilota da battere rimane sempre Sebastian Vettel sulla sua Red Bull dato a 2.10, mentre a sorpresa Alonso è secondo (4.50), davanti anche Lewis Hamilton (5.00).
Se i primi outsider sono Button e Webber, rispettivamente dati a 7.00 e a 10.00, per l'agenzia Massa è l'unico, nel terzetto dei fantastici sei, a partire in automatico fuori da giochi, dato a 50.00 come Schumacher e Rosberg.
Le quote Betclic del mondiale piloti 2012:
Sebastian Vettel 2.10
Fernando Alonso 4.50
Lewis Hamilton 5.00
Jenson Button 7.00
Mark Webber 10.00
Felipe Massa 50.00
Michael Schumacher 50.00
Nico Rosberg 50.00
Kimi Raikkonen 60.00
Kamui Kobayashi 100.00
Nico Hulkenberg 100.00
Paul di Resta 100.00
Sergio Perez 100.00
Daniel Ricciardo 250.00
Jean-Eric Vergne 250.00
Romain Grosjean 250.00
Bruno Senna 500.00
Charles Pic 1000.00
Heikki Kovalainen 1000.00
Jarno Trulli 1000.00
Pastor Maldonado 1000.00
Pedro de la Rosa 1000.00
Timo Glock 1000.00
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