
L’analisi dello spagnolo comincia sin dal via: "Il momento più bello della gara è stato ovviamente la partenza – ha detto sceso dalla macchina – Abbiamo lavorato tanto su questo fronte e i risultati si sono visti. È stato fantastico vedere la felicità del pubblico in tribuna! Ho cercato di fare il massimo, tenendomi dietro i migliori per una ventina di giri ma poi non c’è stato più nulla da fare".
L’obiettivo è stato di rimanere attaccato ai rivali, modificando anche quanto studiato prima del Gran Premio: "È stato molto stressante vedermeli sempre dietro negli specchietti e abbiamo cercato per quanto possibile di coprire o anticipare le loro mosse – ha continuato Alonso – Così ci siamo ritrovati a fare più di metà gara con le dure, il che ci ha penalizzato fortemente e ha reso il distacco più ampio di quello che penso sia realmente. Ci manca carico aerodinamico: qui non avevamo un’ala adatta a questo tracciato".
Ora subito virata verso Montecarlo, per il quale Fernando non intende mollare: "Ora andiamo subito a Monaco per quella che è una gara unica nel calendario iridato – ha infine dichiarato – Lì tutto può succedere. Certo, sapendo che il carico aerodinamico richiesto su quel tracciato è il più elevato in assoluto ci sarebbe da preoccuparsi ma anche l’anno scorso era così e invece fummo competitivi".
Di Mattia Fachinetti
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