
Un recupero, quello dimostrato in Turchia, che sprona l'intera squadra e che alza il morale, soprattutto se si guarda indietro al gran premio di Cina, dove la vettura, probabilmente ha toccato il fondo. Proprio per tornare velocemente tra le big e non perdere troppo tempo che a fine stagione costerebbe caro a suon di punti persi, la scuderia ha accellerato e ampiato il piano di sviluppo per rendere competitiva la 150° Italia.
Quasi tutti gli aggiornamenti montati a Istanbul sulla vettura hanno funzionato, diversamente da quanto accaduto in Cina, ed è prevista un nuovo step evoutivo già a partire dalla prossima gara a Barcellona, prima dell'importante passo che vedremo in Canada il 12 giugno.
Risolti i problemi che derivavano dalla cattiva calibratura del tunnel della Galleria del Vento a Maranello, in Ferrari c'è la sicurezza che gli aggiornamenti che verranno montati sulla vettura, da ora in avanti miglioreranno evidentemente le performances della macchina e la monoposto che vedremo in pista in occasione del GP del Canada sarà praticamente novella dal punto di vista aerodinamico, permettendole di essere ancora più competitiva.
Tra Barcellona e Montreal si disputerà la gara di Montecarlo, dove è stato finalmente autorizzato l'uso dell'ala mobile posteriore e dove la Ferrari utilizzerà un pacchetto aerodinamico specifico per le caratteristiche della pista più IN del campionato.
"È la prima luce, la prima boccata d'aria nuova che ci ha indicato la via corretta, anche se abbiamo ancora molto terreno da recuperare" - ha spiegato Fernando Alonso prima di partire dalla quinta posizione di qualifica del GP di Turchia.
Ma qual'è il vero potenziale della monoposto del Cavallino Rampante? Con Fernando Alonso ha dimostrato di aver compiuto un bel passo in avanti, di aver potuto agguantare il podio che sarebbe arrivato già in Malesia se lo spagnolo e Hamilton non si fossero disgraziatamente toccati. Al contrario con Felipe Massa è sembrata non aver compiuto nessuna evoluzione con il pilota fuori dalla zona punti.
Non si conosce esattamente dove questa vettura si possa sistemare definitivamente, ma quel che è certo è che la 150° Italia è migliorata. "Forse abbiamo alcuni problemi per sfruttare al meglio i pneumatici duri, però se guardiamo le gare di Malesia, Cina e Turchia si può vedere che la performance della vettura è migliore in gara piuttosto che in qualifica" - ha spiegato Aldo Costa, direttore tecnico della Ferrari.
L'ingegnere italiano ha annunciato la possibilità di una rivoluzione interna al team: "Dopo un certo periodo di tempo, in ogni organizzazione bisogna cambiare. Non dico che bisogna tagliare delle teste però nuovi stimoli sono sempre positivi perchè creano maggiore fantasia e nuove idee. La Ferrari ha intenzione di riorganizzare i reparti di lavoro, cercando di rendere al meglio le idee degli ingegneri da tradurre in soluzioni da mettere sulla macchina".
"I giudizi positivi sono sempre i benvenuti, che nessuno abbia paura di portare nuove soluzioni e idee per i progetti sono semplici, anche il modo di lavorare. Manterrà le stesse persone, ma con le nuove unità, perché ho grande fiducia ai tecnici che hanno a Maranello, ma sulla mia scrivania, io voglio nuove idee, senza paura, sono anche le più rischiose.
Sicuramente a Barcellona faremo un ulteriore passo in avanti, però bisognerà attendere qualche gara per lottare per la vittoria" - ha concluso Costa.
Nessun commento:
Posta un commento
Lascia il tuo commento. Facci sapere come la pensi!