
Da quanto si legge sull’ultima edizione del Business Book GP, la pubblicazione che ogni anno analizza le spese delle squadre impegnate nel mondiale di Formula 1, si apprende che il team del Cavallino Rampante può contare su un budget di 199 milioni di euro, il più alto tra le scuderie F1.
Il Business Book GP fa anche notare che il budget medio del circus si è ridotto, passando dai 209 milioni del 2009 agli attuali 113, anche a causa del ritiro dal mondiale F1 di BMW e Toyota.
Da sottolineare la grande differenza tra Ferrari e il team più povero del circus, la HRT, che può contare solo su 34 milioni di euro.
Ma anche se resta saldamente in testa alla classifica dei team F1 più ricchi, la casa di Maranello ha comunque ridotto le proprie spese dato che più della metà del budget proveniva dagli sponsor.
Riduzione di budget anche per le altre scuderie top (Mercedes, Renault e McLaren) mentre hanno incrementato i loro investimenti i campioni del mondo della Red Bull, la Lotus, la Sauber e la Virgin. Martin Whitmarsh, capo della FOTA, ha intenzione di ridurre ulteriormente le spese per il futuro, anche perché sa benissimo che non tutti i team hanno effettuato tagli significati: un’operazione di austerity che non dovrebbe incidere sullo spettacolo e la competitività delle monoposto.
Quando i soldi non fanno la macchina migliore. Questo porta a riflettere e molto!
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