
"Questa pausa è stata un po' più lunga rispetto al normale ed è stata importante per recuperare le energie disperse nel primo ciclo di gare extra-europee"- ha detto Alonso. Ha anche assicurato che ha lavorato molto nel simulatore a Maranello con i suoi ingegneri per provare a migliorare ulteriormente il passo di gara della Ferrari F150 Italia.
Su questo argomento l'asturiano ha ammesso che in Turchia non avranno alcuna novità aerodinamica nuova però che altre novità giungeranno nelle gare a seguire.
"Sappiamo che dobbiamo fare un salto in avanti in termini di rendimento se vogliamo lottare per le prime posizioni, soprattutto per la classifica iridata", riconosce Fernando. È cauto e tiene i piedi ben saldi per terra: "a Istanbul non mi aspetto nessuna novità. Vedremo il venerdì se i nuovi pezzi funzioneranno come ci aspettiamo. Siamo coscienti del fatto che nessuno è rimasto seduto con le braccia conserte a non far nulla e per questo è impossibile dire dove effettivamente siamo rispetto ai nostri rivali".
Alonso descrive il circuito di Istanbul Park come "una pista molto tecnica, con molti tipi di curva e un paio di punti dove lo scorso anno era impossibile sorpassare: quest'anno dovrebbe essere più semplice con il dispositivo dell'ala mobile". Fernando ha comparato il tracciato della Turchia con quello di Shanghai dove ha sofferto maggiormente la crisi dei suoi pneumatici e ha continuato: "non voglio fare pronostici per il risultato finale. Sappiamo che sarà difficile per noi, però quello che non ci manca è la volontà e la voglia di agire bene. L'ho visto in questi giorni a Maranello: tutti stanno lavorando molto duramente, da Domenicali fino ai meccanici, ciascuno nel suo campo, per recuperare al più presto".
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