La notizia è vecchiotta, di sabato per la precisione, ma non ne avevamo ancora parlato.
È una di quelle news che lasciano perplessi e che inevitabilmente scatenano riflessioni.
La FIA ha vietato il diffusore soffiato della Red Bull che a partire dal GP d'Inghilterra non potrà più usufruirne.
In questa stagione completamente dominata dal pilotino di casa Sebastian Vettel (5 vittorie su 7 Gran Premi e 6 pole position su 7 qualifiche), il team dei bibitari si ritrova senza l'arma letale ideata dall'astuta mente del mago, tale Adrian Newey. Le cose cambieranno?
La Red Bull avrà meno carico aerodinamico in curva in quanto non potrà fare affidamento sull'aria calda convogliata sull'alettone posteriore dagli scarichi. Di conseguenza, le altre squadre potranno avvicinare le prestazioni delle inarrivabili monoposto di Vettel e Webber, e magari contendergli il titolo mondiale.
A trarne beneficio saranno le vetture che non adottano questo sistema o quelle che non sono riuscite a raggiungere lo stesso livello della Red Bull che invece, almeno sulla carta, dovrebbe essere penalizzata fortemente insieme a Mercedes, Renault e Williams che avevano investito molto su questo tipo di soluzione.
McLaren e Ferrari potrebbero così ridurre il proprio gap dai bibitari e cercare di rientrare in corsa per il campionato.
Quello che viene da chiedermi riguarda principalmente il perchè la FIA ci abbia messo tanto a indicare i diffusori fuori legge (poco più di 1/3 di campionato) e soprattutto: se non sono regolamentari, come mai il divieto entra in gioco dal GP d'Inghilterra e non immediatamente dalla gara di Valencia?
Fare pressuposti è a dir poco impensabile. La F1 è più complicata della risoluzione del cubo Rubik. Vedremo a Silverstone cosa succederà e se veramente le Red Bull saranno ridimensionate dall'assenza di questo particolare tecnico.
Vettel, intanto non perde questa occasione e si sfoga rilasciando dichiarazioni che esprimono nervosismo e amarezza: "Per noi in Red Bull non è un problema così grave. Credo che, se si guarda al progetto della nostra macchina, non è l'unico particolare determinante ai fini delle prestazioni. Penso che ci siano altre squadre che perderanno molto di più, per esempio, team come Renault o Mercedes che fanno completamente affidamento su questa tecnica. Non penso sia una decisione giusta". Paura?
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