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3 giugno 2011

Le pagelle MONEGASCHE by Valerio lo Muzzo

“Da 0 a 10″ – Le pagelle del Gp di Monaco
Son servite due ore e venti minuti per decretare il vincitore del gran premio di Montecarlo, centoquaranta primi di euforia, ottomilaquattrocento secondi di dubbi, speranza, calcoli e attesa. Come da tradizione, nella terra dei Casinò, si son visti i numeri, a partire dalle qualifiche, passando per una gara ricca e contorta, quanto imprevedibile e tattica fino al midollo.
Botti, partenze sbagliate, sorpassi da urlo e da paura, safety car, cambi gomme confusi, tattiche variabili e quant’altro però non son riusciti a cambiare l’andazzo di questo campionato.

Ancora una volta l’ha spuntata Sebastian Vettel, facendola in barba alla dea bendata, la quale s’è ricordata del “biondo meraviglia” soltanto nel finale. Adesso tocca a noi ricordare quanto di buono, brutto e cattivo si è visto nel sesto appuntamento stagionale del Circus. Toccherà anche a noi dare i numeri e lo faremo nel solito modo. “Da 0 a 10” capitolo 6: Monaco.

VOTO 0 AL CAMBIO GOMME DELLA REDBULL
Si salvi chi può. Nella stagione dei cambi gomme in casa RedBull son sempre stati al top, ma nel gran premio ove la perfezione conta più di qualunque cosa, gli austriaci hanno rischiato grosso. Contrariamente allo scorso anno però, la fortuna stavolta ha girato dalla loro parte.
CONFUSO

VOTO 1 A RUBENS BARRICHELLO
Nella terra dove l’esperienza conta tanto, il brasiliano perde il duello con il debuttante Maldonado fin dalle qualifiche. Dopo la gara l’INPS ha comunicato che i contributi di Rubens risultato tutti versati da un bel po’ di tempo.
IMPACCIATO

VOTO 2 AL TEAM MERCEDES
I conti non tornano. Dopo le ottime performance in qualifica, le frecce d’argento crollano in gara usurando letteralmente le supersoft in men che non si dica. Sia Schumacher che Rosberg si ritrovano sui cerchioni dopo pochi giri, a traguardo arriva solo Nico, ma visto il dodicesimo posto c’è poco da esser felici.
ALTALENTANTE

VOTO 3 A NARAIN KARTHIKEYAN
Riceve il premio come miglior comparsa mai apparsa in tv. Semplicemente di troppo, visti i quattro giri di ritardo dal leader e la differenza di passo con Liuzzi.
FIGURANTE

VOTO 4 A LEWIS HAMILTON

10 al coraggio, 9 alla grinta, 4 per i danni arrecati. Vive a sprazzi Lewis, da supertalentuoso come visto nel micidiale sorpasso ai danni di Schumacher, al Takuma Sato della situazione come visto ai danni di Massa e Maldonado centrati come birilli nella pista del principato. Siam però certi di una cosa: se fosse stato al posto di Button, in quelle condizioni lì, lui non avrebbe certo aspettato il duello tra Vettel e Alonso, cercando di giocarsi la vittoria.
CROCE E DELIZIA

VOTO 5 A MARK WEBBER
Passeggero distratto di una RedBull meravigliosa. Non incide il buon Mark, chiude quarto, complice anche l’errore del team. Ciò però non lo giustifica. Forse un po’ di grinta in stile Hamilton sarebbe servita.
OPACO

VOTO 6 A FELIPE MASSA
Nel gran premio che sembra poter rilanciare l’immagine del brasiliano, il povero Felipe termina la propria gara sul guardrail del tunnel, dopo un contatto con Hamilton al Loews che ha danneggiato l’ala anteriore della Ferrari. Forse un po’ di prudenza in più sarebbe stata utile.
CALIMERO

VOTO 7 A JENSON BUTTON
Siamo cattivi, e vogliamo esserlo. Sfrutta al meglio le gomme come suo solito, recupera a suon di giri record il tempo perso per una sosta in più rispetto i rivali e poi si ferma sornione alle spalle di Alonso, in attesa di un ipotetico duello tra lo spagnolo e il tedesco. Il team gli chiede di mantenere la posizione, lui lo fa, seppur le coperture fresche potrebbero permettergli qualcosa in più. L’attesa è lunga, troppo lunga, eccessivamente lunga. Poi la safety car e l’epilogo finale. Come già detto, un altro al posto suo avrebbe fatto fuoco e fiamme.
GUARDINGO

VOTO 8 A KAMUI KOBAYASHI
Sembra non esserci, ma vive di strategia. Come sempre d’altronde. Il giapponese pare esser l’unico ad aver capito come usare al meglio le coperture Pirelli, ed il quinto posto di domenica è l’ennesima prova.
CALCOLATORE

VOTO 9 A FERNANDO ALONSO E SEBASTIAN VETTEL
Ci hanno regalato un finale mozzafiato, dopo aver puntato su due strategie diverse. Più che puntato, il tedesco, ha sfidato quella fortuna che gli è stata avversa con l’ingresso della prima safety-car, mentre in quel frangente lo spagnolo scalzava la fiammeggiante Mercedes di Schumacher e ne approfittava per il cambio gomme. Il secondo ingresso della safety-car ha pareggiato i conti, per la gioia di Vettel i cui pneumatici hanno avuta lunga vita.
FANTASTICI

VOTO 10 AI COMMISSARI DI PERCORSO

Tempestivi, presenti, coraggiosi e a tratti magici. Alla ripartenza dopo la bandiera rossa la vettura di Maldonado è sparita in men che non si dica, meglio di un qualunque “bidibi bodibi bù”, ma il grosso del lavoro si è visto nel momenti in cui è stata sospesa la corsa. Armati di gru, trattori e scope l’asfalto del principato è tornato nuovo in pochissimo tempo. Forse mancava soltanto una passata di cera, ma a quel punto si sarebbe preteso troppo.
SUPERLATIVI

di Valerio lo Muzzo da
OnlyF1

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