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13 settembre 2011

Gran Premio Italia 2011: le 10 pillole da Monza

Siamo tornati a casa. Cinque giorni vissuti intensamente con Fernando che dopo una spettacolare partenza riesce a giungere a podio facendo festeggiare i suoi tifosi e i ferraristi. Schumacher che è il vero protagonista della giornata permettendo ai nostalgici di riportare alla mente quei momenti in cui vestiva una tuta rossa. Emozioni condivise con una compagnia da far paura (in senso positivo ovvio). Tra incazzature e disavvenute ecco le 10 pillole del gran premio d'Italia 2011.

1) Il pit walk
Macello. Questa è la giusta parola che descrive con esattezza quello che si sono trovati davanti agli occhi tutte le persone che giovedì erano in autodromo per partecipare al walk about. Se ci fosse Giorgio Terruzzi darebbe, in questo caso, un bel 0 in pagella all'organizzazione dell'autodromo di Monza: dire che sembrava roba dell'altro mondo, non è un'esagerazione. All'estero (si infatti, non in Italia) si organizzano con tavolini e con file ordinate. Al bel paese si preferisce vedere la gente che si uccide per prendere almeno un autografo, che litiga animatamente per infilarsi e scene da seconda guerra mondiale.
Finché l'autodromo non cambia polita sarà impossibile fare qualcosa sotto questo punto di vista. Se nel 2008 e 2009 la sessione autografi era destinata a chi acquistava (a fior di soldi, specifico) l'abbonamento per la tre giorni di Gran Premio, ora si regala con miseri 40€ che ne permettono l'entrata in circuito anche al venerdì. Motivazione? In occasione delle prove libere, fatta eccezione della prima variante interna, dell'Ascari e delle tribune davanti ai box il circuito è vuoto!

2) La toccatina di Vettel
Solo i presenti possono sapere. Non si parla di toccatina in pista tra lui e Webber, tra lui e Alonso. Ma di toccatina vera e propria verso la zona bassa. Il motivo? Una ragazza che era nel nostro gruppo gli chiede se ha la febbre e lui che chiede a sua volta «What is febbre?» e solo dopo capisce.

3) Fernando Alonso
La sua più bella partenza da quando è in Formula 1, pari a quella di Barcellona e con lo stesso vigore di quelle ai tempi della Renault. La F150 è un'altra vettura (in negativo) rispetto alla F10 dell'anno scorso ma Fernando ci mette sempre del suo nonostante alcuni momenti di blackout occorsi in occasione del campionato. Un altro podio e Alonsisti e Ferraristi, tutti a festeggiare.

4) Zio Michele (Michael Schumacher)
Montecarlo, Montreal, Spa e Monza: le perle 2011 del tedesco campione del mondo non solo in Formula 1 ma anche in velocità sulla sua bicicletta elettrica. Dietro di lui Lewis Hamilton perde 30 giri di gara. Nessuno avrebbe sperato che con una macchina nettamente inferiore riuscisse a far vedere i sorci marci a Luigino Hamilton, e questo sinceramente a Monza io non me l'aspettavo. Ho pianto.

5) Felipe Massa in mancanza di Rafaela (sua moglie)
La nostra coppia è da Montecarlo che vive nell'ombra. Dopo averlo straccionato come un cane a Monaco (perché gli uomini amano trasformarsi in zerbini) siamo passati alla fase due di Monza (ovviamente nel giorno in cui non appare la moglie) con dedica personale con su scritto «UN BACIO». Dimostrazione del nostro amore? Che quando non c'è sua moglie, non lo nemmeno chiamo e lui viene da me per firmare gli autografi! :D

6) Ad un passo da Hollywood
Se pochi di voi hanno potuto assitere alla prova magistrale di Valencia in cui esterefatta chiedo a un vigilante se seriamente per stare nel paddock ci voglia un pass speciale del quale mai ho sentito parlare (invenzioni spagnole, credo), dopo Montecarlo con estrema facilità riesco a teppistare circa 50 persone e 2 simpaticissimi (ironica) francesi che abbiamo incontrato con piacere (ironica) a Monza, alcuni compagni di viaggio hanno potuto osservare l'unica vera Julia Roberts del gruppo al lavoro. Perché salire su un autobus e con autocontrollo e convincente spontaneità affermare che in stazione mi è stato detto di comprare i biglietti in vettura (quando invece si sa benissimo che non ci vendono a bordo del 204) non ha prezzo! Eleonora 1 - autista 0.

7) Kung Fu Panda 2-La vendetta
Se nel 2010 mi sono attaccata a un mezzo camioncino blu intimando un attacco panda alla macchina di Fernando, nel 2011 ho replicato ma con più classe: dalla macchinetta blu siamo passati a un maserati rosso fiammente. Appiccicata ai finestrini del passeggero come un geco attaccato al muro solo il tipo della sicurezza poteva staccarmi (a forza). Se sarà Monza 2012, dopo Kung Fu Panda e Kung Fu Panda 2-la vendetta chi vuol assistere a Kung Fu Panda 3-il ritorno?

8) Lewis Hamilton
Questo ragazzo o si odia o si ama ma tra quelli dentro al circo è uno dei più gentili e disponibili con tutti, tifosi McLaren o no. Si ferma mattina e sera per 100 o 10 persone con le telecamere o senza. Ieri mattina ha salutato ed è scappato: l'unico appuntamento coi fan che ha saltato in occasione dell'intero weekend.

9) Tour in pit lane dopo la gara
Se già ci si era emozionati durante la gara per la partenza di Alonso, per il duello con Vettel, per il garone di Schumacher e per la smisurata passione dei tifosi accorsi sotto al podio... quando per le mani vi capita la possibilità di fare un tour in pit-lane nel dopo gara vi assicuro che il vostro cuore ha una battuta d'arresto.

Trovarsi davanti quello che si era sempre e solo visto in televisione e vedersi davanti agli occhi quella che è la sedia sulla quale si siede Fernando tra uno stint delle libere e l'altro, quella che è la sua visuale dal box e immaginare nella tribuna centrale miliaia di persone festanti, ti fa venire la pelle d'oca.
Vedere quella che è la bottiglia di champagne che è stata gettata giù dal podio e toccare con mano quello che è stato il casco utilizzato da Fernando in gara ancora sudato non ha prezzo.
Una menzione speciale a Giuseppe Rizzo, capo meccanico di Fernando, che ha reso possibile questo sogno! Thank You So Much!

4) Crazie Racazzi
Se Frodo Beggins nel suo viaggio verso Mordor per distruggere l'anello creato da Sauron aveva al suo fianco Gandalf, Aragorn e Boromir, Legolas, Gimli, Sam, Merry e Pipino io nel mio viaggio ho avuto ben più di otto amici: Valerio, Cristina, Serena, Francesca e Cinzia mi avete lasciato un ricordo fantastico di questi giorni trascorsi fianco a fianco risata dopo risata. Le nostre disavventure all'ordine del giorno, le nostre parole mai casuali: perché anche se la Cris è tifosa McLaren... è sempre di compagnia (ma togli le mani da Lucas), perché anche se a Valerio lo tratto male alla fin fine gli voglio bene, perché anche se la Serena ci ha tradito lo scorso anno rimane sempre la donna che equlibra il gruppo da squilibrati a meno-squilibrati, perché Francesca da un annetto a sta parte è la mia compagna di avventure, perché Cinzia ha tanta passione come noi altri tutti! E poi grazie a Sebastiano e Alberto per aver conosciuto due persone fantastiche che non voglio dimenticare!

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