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28 luglio 2011

Buon compleanno Fernando Alonso! Trenta primavere e non sentirle

Venerdì 29 luglio 2011 Fernando Alonso entra ufficialmente e di diritto nel club dei trentenni. Un'occasione importante da festeggiare a Maranello ma che ricordano anche i suoi tifosi, un traguardo importante non solo dal punto di vista sportivo ma anche nella vita privata delle persone.

Fernando Alonso che ha debuttato in Formula 1 il 4 marzo del 2001 con la Minardi si può dire che da quella data ne abbia macinati di chilometri e ne abbia fatta di strada. I numeri parlano senza bisogno che sia lui a esprimersi: 169 Gp disputati, 2 titoli mondiali vinti, 27 vittorie iridate, 68 podi, 20 pole position, 19 giri veloci e un totale di 959 punti conquistati in dieci anni di classe regina, uno dei pochi piloti che hanno avuto il privilegio di avvicinarsi alla tripla tonda cifra.

I primi trent'anni da pilota trascorsi tra chicane, monoposto, rettilinei e box buttandosi in quel lavoro maniacale che gli è servito, gli è stato utile per vincere.
Un baby-campione regalato fin dalla più tenere età al mondo delle corse e in particolare al mondo del go-kart, al contrario rifiutato dalla sorella Lorena.
Il papà José Luis, pilota dilettante e innamorato di quel mondo, ha voluto che anche il suo maschietto di casa amasse il mondo delle corse e con le sue mani gli creò il primo mezzo a quattro ruote.
Se la sorella maggiore non voleva assolutamente saperne di bulloni, benzina e pneumatici, Fernando non se lo fece dire due volte di correre. E da quella prima vittoria a sette anni ne è passato di tempo: un campionato delle Asturie e uno di Galizia, campione di Spagna e terzo nel campionato del mondo Junior, nuovamente vincitore in Spagna, Italia, Europa. Nel suo primo e unico anno di Formula Nissan, nel 1999, si laurea subito campione con la Campos Motorsport centrando la bellezza di sei vittorie. Un quarto posto in F3000 e poi ecco che arriva la Formula 1.

Quando esordisce nella massima serie è ancora un bambino: diciannove anni alle spalle e ancora tanto da scoprire. Diventa il terzo pilota più giovane di sempre a prendere parte a un mondiale di Formula 1 e questo è solamente uno dei record che ha conquistato grazie a una carriera fulminante si, ma tutt'altro che scontata.

Nel 2001 è pilota della Minardi e in Germania con una vettura non performante raggiunge una decima posizione che fa strabiliare gli occhi agli addetti ai lavori e agli appassionati a casa che iniziano a pensare quel ragazzo cosa sarebbe in grado di fare su una vettura migliore.
Nel 2002, passa sotto l'ala di Flavio Briatore, il padre sportivo, e diventa collaudatore della Renault. Il 2003 torna al ruolo di pilota ufficiale, a pieno titolo. Nel gran premio di Malesia conquista la sua prima pole position in carriera a 21 anni 7 mesi e 11 giorni conquistando così il primato (che in seguito è stato migliorato da Sebastian Vettel nel Gran Premio d'Italia 2008).
È storico: il primo pilota spagnolo che parte dalla prima posizione della griglia iridata anche se, ben presto, quel ragazzino, avrebbe fatto molto di più.
Il 24 agosto 2003 arriva quella prima e agoniata vittoria al Gran Premio di Ungheria riuscendo nell'impresa di doppiare il pluricampione del mondo e detentore di vari record Michael Schumacher. Dopo un 2004 un po' in declino ecco arrivare i due titoli mondiali di marca Renault nel 2005 e nel 2006 sempre sotto la guida di del Tribula.
Una carriera da predestinato grazie al suo talento puro unito a una straordinaria capacità di scegliere la migliore strategia in pista: Fernando Alonso è il pilota spagnolo di maggior successo.

Nel 2007 passa alla McLaren dove centra quattro vittorie e sale dodici volte sul podio. In quella stagione lo spagnolo è anche diventato il secondo pilota dopo Michael Schumacher a ottenere un punteggio maggiore di 100 punti nel campionato mondiale di Formula 1 per tre stagioni consecutive. Dopo la grande rivalità e guerra interna con Lewis Hamilton, Alonso preferisce tornare in Renault, dove tra crashgate e una vettura buona solo per il riciclo, trascorre due anni di vero supplizio fin quando non arriva la firma su quel contratto che lo lega alla Ferrari dal 2010.
Ce lo ricordiamo ancora adesso, 24 settembre 2009, autografo con penna su un pezzo di carta che probabilmente gli avrebbe cambiato la vita. Una cavalcata che ha portato la sua strada a incrociarsi con quella del cavallino rampante, nella scorsa stagione dove già al primo anno è arrivato a un soffio dal suo terzo titolo iridato.

Un sogno per lo spagnolo, per i suoi fan e per i tifosi della Ferrari che si è andato a infrangersi contro un muro russo che porta il nome di Vitaly Petrov che nell'ultimo Gran Premio dell'anno, ad Abu Dhabi, gli ha sbarrato la strada verso quel primo trionfo made in Maranello.
Un incubo che Alonso e i suoi tifosi hanno voluto dimenticare presto, ma forse dimenticare è la parola sbagliata. L'incubo, diventato tale anche a causa di alcuni errori nel corso della stagione che hanno fatto perdere punti importanti, è stato assorbito e incamerato in modo da evitare che possa riaccadere.

Sotto gli occhi dei suoi tifosi è cresciuto e maturato. Ora è un giovane uomo che con le tue imprese sulla pista e fuori continua a far sognare gli aficionados di mezzo mondo oggi come dieci anni fa. Risollevarsi sempre dopo ogni caduta è la percezione della grande determinazione e personalità di questo pilota dell'era moderna, di un uomo che fregandosene completamente della questione delle tasse, da Lugano è tornato a vivere a Oviedo, nelle Asturie. A casa sua, dove ha ritrovato la sua famiglia, gli affetti che in dieci anni di Formula 1, anche se non vorresti, si allontanano e ha ritrovato quelli che sono i suoi veri amici: Alberto, il maestro di sci, Manuel, il tecnico degli ascensori e Pedro che costruisce infissi per le case.

Domenica si correrà il gran premio di Ungheria e sicuramente Alonso vorrebbe, più di ogni altra persona, spegnere anche quella candelina che renderebbe il compleanno di domani perfetto. Per arrivare a ciò la Ferrari il regalo gliel'ha già fatto: è la nuova ala anteriore che dovrebbe aiutare le gomme a scaldarsi più velocemente, soprattutto in vista delle qualifiche.
Era già stata portata in Germania ma non montata sulla macchina e a Budapest farà coppia con l'ala posteriore già introdotta a Silverstone che ha contribuito a far recuperare alla 150° Italia quel carico aerodinamico che mancava terribilmente da inizio stagione.

Tu hai rapito i nostri cuori di tifosi e noi, per come meglio possiamo, proviamo a farti sentire tutto il nostro appoggio. Vorremmo che queste parole si animassero e pian piano ti raggiungessero per farti capire che ti siamo vicino, anche se non fisicamente, che da te prendiamo spunto anche nei piccoli gesti quotidiani. Per tutto questo possiamo solo dirti grazie e oggi più che mai agggiugiamo il nostro sonoro BUON COMPLEANNO CAMPIONE!



Di Eleonora Ottonello

3 commenti:

  1. Bellissimo video!
    E ti ringraziamo, parlo per parte dei miei, che hai incluso nostro messaggio!

    Besos,
    Tonio Rosales

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  2. Augurissimi Fernando! Sei un grande e grande anche queso blog!

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  3. Dalla vostra pagina di You Tube sono arrivata fino al vostro blog. Questo messaggio è davvero bello e rappresenta quello che tutti i fan di Fernando pensano di lui! Anche se in ritardo voglio aggiungere il mio augurio: TANTI AUGURI FER E ANCORA MILLE DI QUESTE CORSE !! Toma Campeòn! <3

    RispondiElimina

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