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18 luglio 2011

Raquel del Rosario: da quando il nome di Fernando non è più un tabù

Da quando si è spogliata di diffidenze e freddezze e ha preso atto del fatto che la sua musica e, soprattutto, il suo matrimonio con Fernando Alonso le portano una popolarità non richiesta, ma inevitabile, con cui deve convivere, Raquel del Rosario è molto più simpatica.

Da quando ha scoperto le virtù e le libertà che le consente il suo blog, si potrebbe dire che è una di noi, una giovane donna di 28 anni, che si compra le T-shirt da H&M e poi le modifica secondo la sua creatività, che fotografa tutto quello che le piace e lo condivide con i lettori del suo blog e che ha adesso una passione quasi adolescenziale per i cuori di qualunque forma e di qualunque materiale.
E' diventata molto più aperta, perciò molto più imprevedibile e affascinante. Recentemente è stata protagonista di un servizio fotografico, con intervista compresa, del settimanale Hoy Mujer, supplemento femminile di vari quotidiani spagnoli.

Le chiedono cosa le manca delle sue Canarie e lei inizia a snocciolare: "I miei genitori, mia nonna, il modo di parlare, la birra Tropical, il Clipper di fragola, una bibita impossibile da trovare nella Penisola, i cioccolatini Tirma, l'acqua del mio paese, Teror, che mio padre prendeva dalla fonte e aveva un sapore come di pietra, le zuppe di mia nonna, le sardine, il pesce appena pescato…"
E chi lo sa se l'hanno fermata o si è fermata da sola. Rivela anche di avere sin da bambina avversione "per i pomodori e per la verdura, la mangio solo se purè".

Il suo blog le ha conquistato simpatie anche tra chi non è fan di El Sueño de Morfeo, la sua band, grazie alla creatività che sprizza da ogni riga. Raquel rivela di avere una vera e propria passione per la macchina da cucire: recentemente ha disegnato una sua collezione per il marchio asturiano Ewan e ovviamente non si è limitata a dare il suo nome. "Ho presentato le prove cucite da me, con la mia macchina da cucire" dice. Ha imparato a usarla in famiglia: "Mia nonna era sarta, quando ero piccola mi faceva tutti i vestiti e io la adoravo, perciò mi dava un pezzo di stoffa e alcuni bottoni e io mi passavo il pomeriggio intero vicino a lei, cucendo bottoni. Poi mi ha insegnato cose più complicate e ho preso qualche lezione nel mio paese".

Nel suo blog, come si diceva, non ci sono solo vestiti personalizzati da lei, ma anche foto e immagini di tutto quello che la colpisce. E' appassionata di foto e si vede: "Ho iniziato a fotografare tramonti e le forme delle nuvole, poi le forme dei cuori, adesso li vedo ovunque" commenta. Ma è molto romantica, vista questa passione? Lei ride: "Si nota? A volte mi dicono che sono pure un po' sdolcinata, mi piaccono gli album di cuori, i film romantici, le canzoni romantiche, i libri…"

Tanto romanticismo personale, però, non si rifletterà sui testi del nuovo disco di El Sueño de Morfeo, che, come sempre, ha scritto lei. Ci saranno ancora amore e disamore, ma nel disco, che la band inciderà nelle prossime settimane a Los Angeles, ci sono anche altri argomenti: "C'è una canzone che si chiama Corazones, in cui parlo del fatto che siamo sempre attenti all'esteriore, quando c'è tanto da lavorare dentro di noi. In tanti neanche ci pensano, ma io mi sono preoccupata di curare molto questa parte di me stessa e penso sia necessario concentrarsi nell'essere persone migliori, togliersi le cattive manie, cambiare quello che ti fa male per godere delle piccole cose della vita".

Di se stessa ha cercato di cambiare il suo rapporto con la fama, che, confessa, l'ha lasciata a lungo disorientata: "Sono sempre stata una persona molto solitaria, nel mio mondo e, all'improvviso, è arrivata la fama e sono rimasta un po' choccata, non solo mi è arrivata come cantante, ma anche per quello che è successo con la mia vita personale. Mi sono sentita completamente esposta e questo mi ha fatto sentire smarrita. Per questo ho cercato di condurre questa vita, che è la mia, con un sorriso, ho cercato di canalizzare l'aggressività e di concentrami sul mio pubblico, che è alla fine chi compra i miei dischi e va ai miei concerti".

Adesso che si sente più tranquilla e più sicura, non ha più inconvenienti a pronunciare il nome del marito, vero tabù nelle interviste, fino a poco tempo fa.
Succede quando le chiedono come comunica con i suoi familiari e rivela che senza il Blackberry sarebbe morta: "E' una mia estensione, mi piace fare le foto di quello che faccio o mangio e mandarle alle persone che amo… e con Fernando, siccome siamo quasi sempre separati, è come una piccola finestra sulla vita dell'altro".

E adesso che sono probabilmente entrambi più tranquilli e rilassati nei rapporti con i media di casa, sono tornati a vivere a Oviedo, dopo aver passato alcuni anni in Svizzera. Ad Alonso il ritorno a casa garantisce anche un ritorno d'immagine: in questo momento di crisi economica, uno dei campioni più amati decide di tornare a pagare le tasse in patria, ritenendo la vicinanza agli amici e alla sua città molto più importanti di qualunque altro valore economico. Indubbiamente un bel segnale, per tutti gli spagnoli benestanti che hano preferito lasciare il proprio Paese per non pagare le tasse. Per Raquel questo ritorno è la prova del fuoco del nuovo rapporto con i media.

E visto che è in vena di confidenze, un'altra piccola rivelazione, legata ai suoi tatuaggi. Adesso ne ha uno sul piede, che dice Only love is real, titolo originale di un libro di Brian Weiss che l'ha molto colpita: "Non parla solo dell'amore per il tuo compagno, ma anche di quello per gli amici, la famiglia... persone che, come te, sono imperfette. Credo che è quando riesci ad amare una persona così com'è, che puoi vivere felice con lei. La parola amore va molto più in là del romanticismo, non si può banalizzare, perché è la medicina di cui il mondo ha bisogno".
Con i suoi fratelli ha in progetto un nuovo tatuaggio, ma c'è un problema: "Siamo in sei e non siamo ancora riusciti a metterci d'accordo sul disegno; io voglio una cosa molto minimalista, sei cerchi o una costellazione di sei stelle, che ci rappresenti… Ma chiaro, a mio fratello una stella sembra troppo femminile, a un altro troppo semplice… Comunque dobbiamo aspettare ancora un anno, perché la piccola diventi maggiorenne".

Articolo preso dal blog Rotta a Sud Ovest

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