
Max, come lo chiamano i suoi amici, è il cuoco italiano che si occupa dei test e delle gare per la stagione 2011. Percorrendo i paddock di tutto il mondo, ci ha reso partecipi della sua vita ad alta velocità tra motorhome, piloti e curiosità.
Se di piloti e vetture sappiamo quasi tutto, è bello iniziare a capire come gira la vita degli addetti ai lavori di chi vive la Formula 1 non come un divertimento ma come il suo lavoro. L'arrivo in circuito è previsto per il lunedì antecedente la gara: la prima cosa da fare è montare i motorhome, e nel caso specifico della sezione catering-cucina iniziare a organizzare le spese e gli ordini della settimana tra cui bevande, cibi e tutto il necessario.
Come afferma Massimiliano: "Dal martedì si inizia a cucinare davvero per circa una ventina di persone. Il menù è molto semplice: un primo, un secondo caldo, insalate varie, dolci e frutta; il mercoledì è molto simile al martedì, con la sola differenza che bisogna cucinare per più persone, circa 35. Il mercoledì è anche parecchio importante perché è il giorno nel quale ultimiamo le spese". L'arrivo del week end di gara vero e proprio è sentito non solo da meccanici e piloti, ma anche da chi lavora dietro le quinte.
Chi pensa che nella Formula 1 di oggi come in quella di vent'anni fa, il ruolo principale sia dei piloti sbaglia e le parole di Massimiliano sono la conferma di ciò che ho appena affermato: "Il giovedì iniziamo alle 08.30 di mattina circa, spostandoci dall’hotel al circuito con tutto il team. La squadra pranza alle 13.00 circa con due primi, due secondi, tre contorni, sei o sette insalate a buffet, dolci come per esempio torte, mousse o yogurt.
Abbiamo circa 80 persone da sfamare tra le due hospitality, suddivisi più o meno in 55 inglesi e 25 francesi e ovviamente bisogna aggiungere i rispettivi ospiti tra giornalisti e sponsor.
Il giovedì è per antonomasia il giorno dedicato ai giornalisti e alle PR ed è per questo motivo che i piloti mangiano quando hanno tempo, tra un’intervista e l’altra", e continua, "Il venerdì inizia a essere più impegnativo perché alle 07.00 siamo già in circuito a preparare per la squadra, la tipica colazione inglese composta da uova fritte, in camicia, strapazzate, bacon, salsicce, pomodori grigliati, fagioli in salsa di pomodoro, funghi trifolati e croissant, quest’ultime, però, vengono servite dalle 08.00 alle 09.00".
Ebbene sì: se meccanici e piloti non hanno un attimo di pace, anche i cuochi non sono da meno. Terminate le colazioni bisogna iniziare subito a preparare il pranzo per team, ospiti e piloti e come afferma il nostro intervistato speciale "bisogna davvero correre".
Il sabato e la domenica, quando si entra nel vivo della gara, l'atmosfera si fa davvero calda: i meccanici al sabato pranzano alle 12.30 con uno snack (panini, pizza o qualcosa di veloce) da consumarsi nei box in quanto manca il tempo materiale per affrontare (e aggiungiamo noi, digerire) il pasto nel motorhome, i piloti pranzano sempre alle 12.30, invece gli ospiti e i sponsor, sono soliti mangiare durante le qualifiche.
La domenica, causa gara imminente, se si vuole vedere con tranquillità la corsa bisogna essere organizzati e pronti nel migliore dei modi come afferma lo stesso Massimiliano: "Il pranzo del team è alle 12.00 e gli ospiti pranzano subito dopo.
Cerchiamo di sgomberare quasi subito l’hospitality per essere pronti, anche noi, per la partenza e per poter guardare la gara in santa pace, ma per le 17.30 dobbiamo già preparare la cena per il team, l’ultima del week end e quindi, la domenica, il relax è parecchio limitato".
Ma chi li compone i menù? Pensano a tutto gli chef. Anche nei posti più assurdi si trova tutto con estrema facilità grazie ai loro fornitori di prodotti italiani. I componenti del team si conoscono da anni, conoscono i loro gusti e riescono ad accontentarli anche nelle richieste più disparate e come afferma c'è sempre un gran consulto prima della preparazione dei piatti: "Ci consultiamo tra di noi nelle preparazioni, nel senso che magari io faccio i dolci, un altro le carni, un altro il pesce e così via".
I piloti hanno le loro diete da seguire; i cuochi i consigli dei fisioterapisti da interpretare. Non è certamente il mestiere più facile del mondo che tutti pensano e soddisfare i gusti o le diete, che potrebbe sembrare roba da tutti i giorni, comporta anche pazienza e soprattutto tanta memoria: "Vitaly (Petrov) mangia un toast a colazione di solito, non sempre perché è un po' a dieta mentre Nick (Heidfeld) a colazione a volte prende una fetta di pane da toast con un uovo in camicia.
Bruno (Senna) che è il nostro tester, a colazione prende una ciotola di cereali con il latte e due fette di pane da toast integrale con due uova in camicia".
E non finisce qui! In occasione del pranzo è tutto da rifare: "Petrov a pranzo spaghetti in bianco, verdure alla griglia e petto di pollo o pesce bianco e a cena quasi sempre pesce tipo salmone o insalate con del pesce. Heidfeld a pranzo vuole un piatto misto con due panini piccoli sul serio: uno con pomodoro e mozzarella e uno con tonno mais e maionese.
In aggiunta prende qualche verdura, dei crostini, alle volte una specie bruschetta al pomodoro, spaghetti al pomodoro e cose del tipo, tutto in piccole razioni e nello stesso piatto. In questo modo può scegliere quello che preferisce mangiare!"
Dalle parole di Massimiliano si comprende come il più libertino, in cucina s'intende, sia Bruno Senna: "Bruno, sia a pranzo che a cena si serve dal buffet, non ha pretese e ama le verdure". E nemmeno a chiederselo è proprio Senna quello maggiormente attento all'aspetto mangereccio della situazione, quello che chiede allo chef come cucina una cosa rispetto a un'altra: "È un Buongustaio".
Per i piloti è normale correre sotto pressione, ma ci avreste scommesso che magari sono i cuochi o le ragazze del catering più nervosi di Petrov o Heidfeld che sia? La partenza è per tutti il momento critico della competizione dove la tensione sale a dismisura e l'agitazione prende il controllo del corpo: come ogni tifoso tirano tutti un sospiro di sollievo solo in occasione dell'arrivo.
"Quando finalmente la vettura taglia il traguardo e vince, c’è un’esplosione di gioia immensa, è indescrivibile: sembra la fine dell’incubo!
Nessuno può mai sapere cosa possa accadere, una rottura, un incidente, un temporale improvviso, ogni cosa può rovinare tutto e subito", afferma Max e continua " La sera dopo aver smontato, si festeggia, anche se si è stanchi morti e anche con colleghi di altre squadre perché alla fin fine siamo avversari sul campo, ma siamo amici e ci rispettiamo".
Massimiliano lavora in un mondo che sembra fatto d'oro zecchino tra champagne, feste, VIP, belle donne e lusso sfrenato. All'inizio è davvero tutto magico, sembra di ritrovarsi in una favola: fai parte di un mondo che fino al giorno primo hai potuto vedere solo in televisione.
I camion lucidati, le mega hospitality sono quello che la Formula 1 vuol far trasparire di sé e uso il termine "trasparire" non a caso. Lo stesso Massimiliano conferma le nostre parole: "Dentro ai mega motorhome si fanno le stesse cose che si facevano sotto alle tende nella Formula 1 di venti anni fa. In Formula 1 conta molto apparire: pensa solo all’ultimo circuito di Abu Dhabi, se non è appariscente quello".
Con il grande "Circus" giri il mondo, conosci nuova gente, apprendi nuovi tipi di cucina e conosci svariate lingue o posti nei quali non saresti mai andato, se in più ti piace la Formula 1 sei a cavallo ma ci sono anche i contro come ci illustra: "Se hai una famiglia a casa non è il massimo della vita e poi ultimamente, con questa crisi, in una gara ci sei e nell’altra forse".
Per i giovani, che dopo questa intervista, hanno ancora voglia di affrontare la stessa strada che ha seguito Massimiliano, non poteva mancare un consiglio proprio rivolto a quei ragazzi che intendono realizzare il loro sogno: "Che cosa posso consigliare? Presentarsi dai vari catering con tanto di curriculum in inglese, parlarlo, dare la massima disponibilità e sperare in una chiamata o magari in un passaparola come è successo a me che alle volte è la miglior soluzione!"
Grazie Max per la tua gentilezza e un in bocca al lupo a tutti quelli che leggendo questo stralcio di vita capiscono che possono farcela!

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