Fernando Alonso il controverso

Fernando Alonso, uno dei piloti più completi della griglia, uno dei più giudicati, uno dei più indicati, il più controverso.
L'asturiano oltre a essere uno dei protagonisti in pista, è anche uno dei protagonisti fuori dalle piste, accusato per alcune azioni polemiche che gli sono capitate in questi anni.
10 anni di Formula 1 danno sicuramente moltissime emozioni: due campionati del mondo, tante soddisfazioni, ma anche tante sofferenze per diventare uno dei migliori del lotto, battute d'arresto che gli hanno impedito di allargare il proprio palmares... anche questo è sport.
Chi vive in questo mondo sa che ci sono momenti belli e brutti. In quelli positivi ti sono tutti vicino a farti i complimenti, a farti fotografie, a volerti accerchiare, vogliono esserti amico; nei momenti negativi ti trovo da solo, con la tua famiglia, con i tuoi genitori, la tua compagna, con le persone vere, quelle che hanno creduto in te sempre e comunque.
Anche la carriera di Fernando Alonso è fatta di momenti brutti che piano piano andremo ad analizzare.

GP Ungheria 2006, sabato, tempo di qualifiche. Durante un giro veloce, la Red Bull di Robert Doornbos gli fa perdere alcuni secondi, una cosa che fece andare su tutte le furie l'ancora giovane Alonso. Sul rettilineo principale, Fernando supera l'olandese e gli frena bruscamente davanti, rallentando notevolmente il ritmo di Doornbos. I commissari qualificarono questa azione come "inutile, inaccettabile e pericolosa" e venne punito con l'aggiunta di un secondo al suo miglior tempo di qualifica di quel pomeriggio. Per la serie: non svegliar il can che dorme!

Stesso anno, il 2006, differente gara, questa volta è il GP Italia. Alonso viene sanzionato per aver "intenzionalmente bloccato Felipe Massa durante le qualifiche nel suo giro veloce". Questa fu una delle occasioni che fece trasalire dalla sua anima, l'Alonso più combattivo con la ormai famosissima frase, detta in occasione di una conferenza stampa "non considero più la F1 uno sport".

Senza alcun dubbio, l'anno più difficile per Fernando a causa di questo tipo di situazioni, è il 2007, l'anno del soggiorno in McLaren alla corte di Ron Dennis come compagno di Lewis Hamilton. Nonostante le evidenti tensioni con l'inglese con frecciatine velenose a carico, le crisi di nervi latitano, fino al GP Ungheria 2007, anche qui qualifiche (sarà per caso una maledizione?).
Ultimo rientro ai box prima del termine delle qualifiche. Alonso viene fatto rientrare prima per permettere così ad Hamilton di fare un ulteriore ultimo giro a discapito dell'asturiano. Qui si che i nervi (giustamente) saltano e Fernando, sotto gli occhi increduli di meccanici e dirigenti, si blocca come un blocco di cemento armato sulla piazzolla box, col solo scopo di far perdere tempo prezioso all'inglese, giusto il tempo per farlo rientrare in pista senza poter così tentare quest'ultima possibilità di giro veloce, non come da volontà della McLaren. Hamilton, imbestialito, va a fare esposto in direzione gara contro il compagno (e quindi, conseguentemente, contro il proprio team) trovando Alonso penalizzato di 5 posizioni in griglia di partenza; la McLaren senza punti in quella gara per quanto riguarda il campionato costruttori.

Vogliamo spararne un'altra a caso? GP Singapore 2008 e il megalittico schianto di Nelsinho Piquet sul "muro del pianto" (perchè da li sarebbero iniziati tutti i problemi del brasiliano). Perchè? A dirsi nostro, perchè come pilota... forse era meglio avesse scelto altro mestiere; per dirsi suo, trattavasi dell'unico obiettivo di Flavio Briatore: provocare un incidente per far vincere la gara ad Alonso (da qui forse pensava di ritrovarsi nella parte della vittima sacrificale il bel Nelsinho).
Per la serie: ritenta, sarai più fortunato!

ALTRO GIRO, ALTRA CORSA. Nuovamente Ungheria, 2009. La ruota destra della vettura di Alonso, durante il pit-stop viene attaccata male. Appena l'asturiano torna in pista, il pneumatico si allenta, si stacca e sobbalza per alcuni metri.
Fernando rientra ai box, decide di ritirarsi a causa dei problemi causati alla vettura per aver percorso circa mezzo giro senza una ruota.
La FIA, con mano pesante ed evidente ostilità nei confronti di Flavio Briatore, accusa la Renault di "aver agito deliberatamente contro la sicurezza di piloti e pubblico, quindi squalificati per il GP Europa 2009 di F1".
Il 17 agosto Federazione e dirigenza Renault si incontrarono e venne deciso che il team anglo-francese avrebbe potuto correre in occasione della gara successiva pagando semplicemente la multa di 36 mila euro.

E tornando così ai giorni nostri non possiamo evitare il GP Germania 2010 dove Alonso vince grazie alla posizone cedutagli da Felipe Massa pochi giri prima del termine della gara, ordini di scuderia (all'epoca vietati), come definiti dalla "banda degli ipocriti".
L'ultimo epiteto non è casuale. Christian Horner, DS della Red Bull, Martin Whitmarsh, DS della McLaren, Nelsinho Piquet, Nicki Lauda, Eddie Jordan, Villadelprat e Rubens Barrichello sono solo alcune delle voci altisonanti che si sono espresse sulla faccenda urlando allo scandalo.
I signori forse si dimenticano che i giochi di scuderia sono sempre esistiti fin dagli inizi di questa F1 e i “bei tipi” che si lamentano tanto sono i primi che li hanno attuati. La stampa brasiliana sobbalzò indignata di fronte a quello che è accaduto in pista, ma come mai nessuno di loro ha detto niente quando in occasione del GP di Cina del 2008, a far passare Massa, senza ostacolarlo, è stato Raikkonen?
Per la serie: cuore di mamma!

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