
Il centro per i diritti umani del Bahrain si sta attivando per chiedere ai team e ai piloti di boicottare il la corsa di Formula 1 questo perchè, nonostante le acque si sono calmate notevolmente negli ultimi mesi, gli attivisti sono convinti che il governo e la monarchia maltrattino i manifestantai pro-democrazia.
Nel 2011 la gara venne rinviata e poi definitivamente cancellata perchè il viaggio e la permanenza nel paese era stata ritenuta troppo pericolosa sia per i piloti che per gli addetti ai lavori, in quanto la Formula 1 poteva avere un effetto scatenante per i problemi politico-sociali che stavano affliggendo il paese. A prendere la parola è stato Nabeel Rajab, vicepresidente del movimento che ha spiegato quali siano le loro intenzioni: «Faremo campagne verso i piloti e team perchè boicottino questo evento - ha affermato all'Arabian Business, Il nostro governo vuole che si disputi la gara di Formula 1 per mostrare al mondo che in Bahrain tutto è tornato alla normalità, ma è una falsità. E se il Circus iridato venisse, aiuterebbe il governo a dimostrare il falso: per questo motivo noi preferiremmo se non prendessero parte a ciò e sono ancora più sicuro che piloti e squadre rispetteranno i diritti umani».
Bernie Ecclestone sembra non aver accolto questa richiesta d'aiuto da parte dell'organizzazione umanitaria, infatti il patron della Formula 1 avrebbe dichiarato: «La gara è in calendario. Saremo lì, a meno che non accada qualcosa di straordinario per fermarci». Sarebbe un bel gesto, quello di piloti e team, di decidere in blocco di non partire il Bahrain.
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