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25 gennaio 2012

Wroom 2012: i fan di Fernando Alonso a Madonna di Campiglio

Come avrete probabilmente notato, alcuni soci del Popolo Alonsista sono andati a Madonna di Campiglio, nella settimana del tradizionale meeting pre-stagione che riunisce sotto lo stesso cielo la Ferrari di F1 e la Ducati di MotoGp, nella speranza di riuscire aincontrare o vedere più da vicino i piloti delle 4 ruote e i centauri. Il più atteso dai tifosi è stato sicuramente Fernando Alonso e Annalisa Ferrari ci ha rilasciato una breve descrizione di come ha trascorso, con Martina, sua compagna di avventure, i giorni nella Perla delle Dolomiti.

«Finalmente una trasferta comoda visto che io abito in Trentino e ho una casa a circa un'ora dalle piste di Campiglio. Per questo motivo sono potuta salire in quota già da giovedi pomeriggio con la mia fida compagna di avventure Martina. Il giovedi pomeriggio ci siamo messe in una buona posizione d'attacco (vedi panchina provvidenziale all'uscita della cabinovia). Tra una risata e l'altra, un commento al veleno sulle mise improbabili sfoggiate da certe donnine e la visione non certo edificante di sciatori ubriachi, ci siamo messe in paziente attesa.
Certo c'era il sole, certo quest'anno non faceva tantissimo freddo ma il ritrovarsi ad essere due ore un tutt'uno con il paesaggio e la panchina cominciava ad essere pesante. Poi eccolo il nostro eroe bardato stile Alberto Tomba dei tempi migliori e parte l'assalto per la serie non puoi sfuggirci manovra a tenaglia per foto di rito e un timido "Ma ti ricordi di noi?". Lui con un sorriso che uccide: "Certo, quelle del tatuaggio". La conversazione è continuata: "Si si..in un posto sexy". Beato divorzio io ho pensato, mentre Martina era già sull'orlo del collasso.

Lo lasciamo entrare nel pala Wroom e non appagate ci sistemiamo fuori ad aspettarlo ancora, sempre per la serie: da qui ripassi. Devo dire che c'erano in quell'occasione 4 gatti di cui 3 per Rossi, mah valla a capire la gente. Poco dopo eccolo ricomparire. Sorrisone perennemente stampato in faccia (ce l'aveva a morte solo con i giornalisti). Io ormai che ho feeling sono l'unica che lo chiama per un autografo e lui non si fa certo aspettare: si avvicina mi fa l'autografo e io che questa non me la faccio scappare gli chiedo "Però voglio anche un bacio". Ripeto: benedetto divorzio... quanto era liscio!! A parte quella specie di pizzetto stile capra sotto il labbro. Martina nel frattempo mi aveva scaraventata sul muro per avere anche lei il suo momento di gloria.

Dopo un ora ci sarebbe stato sulla pista della 3 l'incontro con i piloti: con una calma olimpica ci concediamo una meritata pausa cioccolata calda e poi andiamo verso l'appuntamento, anche se devo dire con neanche troppa ansia. Il nostro Fernando privato lo avevamo già avuto. Inutile spintonarsi in quel casino.
Tanto che ci siamo sistemate ai bordi della stradina dando più attenzione al notevole carabiniere che non all'arrivo super scortato di Fernando (tra l'altro il carabiniere in questione deve avere i radar visto che poi ci ha rinfacciato tutti i nostri commenti culturali... W la figura).
Il mattino dopo abbiamo fatto le montanare mattutine prendendo alle 9 (sottolineo alle 9!) la seggiovia per portarci in quota per beccare l'asturiano a farsi le ultime sciate. Mentre salivo ho però avuto un'illuminazione: cioè, uno sciatore normale alle 9 sarebbe sulla pista; uno spagnolo si fa vedere alle 12.00, se non alle 13.00 con tutta calma. Ci attendeva una lunga attesa, al freddo, nuovamente.

Dopo aver visto 3000 volte Fisichella e prese da strane idee (sarà sicuramente stato il gelo) del tipo facciamo una foto anche con lui, per fortuna bocciate sul nascere. Ci agitavamo ad ogni giacca rossa, pure per quella di Massa anche se qui è scattata sul serio la fotina. Certo che Felipe avesse evitato di sfregiarmi la mano con la lamina degli sci avrei gradito. Compare pure Stefanuccio Domenicali: ma si via, foto anche con lui che è sempre simpatico.
Finalmente degna di mostrarsi anche l'asturiano, subito assalito da tanta di quella gente che tra l'altro è sbucata dal nulla: tempo di una foto e via a sciare con il parruccone, ridicolo e nello stesso tempo sempre un gran bel bel guardare. Pomeriggio dedicato al cazzeggio, al meritato pranzo e dolce in piazza a prendere il sole nell'attesa della gara al laghetto. Ecco. Bello aspettare, bello congelarsi, bello, ok... mica tanto bello! La gara però è stata divertente.

Ultimo sprazzo di emozioni nell'andare a prendere qualcosa da bere nel locare gestito da un amico e purtroppo doverlo lasciare subito dopo senza potersi nascondere casualmente in bagno...perchè tristezza per questo?
Semplice: era il locale dove la Ferrari avrebbe fatto la festa super blindatissima. Una volta che si hanno conoscenze e non si possono sfruttare... questa è sfiga ma magari Fernando avrebbe tentato il suicidio
».

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