L'asfalto è ancora sporco, come è logico, e la zona del paddock e della pit lane si possono definire per buone. La cosa più impressionante è la pit lane, non so se è il primo che vedo così o che per lo meno riesca a ricordare: rapisce l'attenzione una scala e una zona verde che divide la via dei box dal muretto delle scuderie.
Più che altro, sembrerebbe che sulla propria piazzolla dei box, le monoposto arriveranno abbastanza veloci perché è in linea d'aria con l'entrata alla corsia. Il tracciato è apposto, io l'ho potuto conoscere al simulatore e devo dire che quest'ultimo è un ottimo allenamento per conoscere il tracciato però c'è una cosa che mi sorprende. Perché le Formula 1 sono i primi a provarlo? Perché non ci sono state altre gare prima di ora? Perché arrivare tanto giusti e non aspettare un ulteriore anno per rodare un po' la struttura (caso della Corea)?
Anche Bernie si sarà fatto le stesse domande e probabilmente è tutta una questione di dollari, continuano a essere cose che non si possono arrivare a capire.
Dopo aver visto la sala del commento, diciamo bene, per dire qualcosa, perché è un ripostiglio senza finestre e con uno schermo per vedere la corsa e i tempi, qualcosa di inspiegabile, perché le televisioni pagano per affittare queste cabine e in questo caso non si vede nemmeno un pezzetto di pista. Quello che è peggiore è che non ci sono finestre. Pedro, Marc, Antonio, Jacobo e Andrew, in bocca al lupo!
Quando abbiamo terminato di vedere le strutture, siamo andati a mangiare nell'hotel che ha un ristorante americano dove non si mangia affatto male.
Dopo una piccola siesta dopo-pranzo, Antonio, Andrés e io, siamo andati a fare un giro in centro per fare dei video con le immagini della città, con lo scopo di spiegare la differenza del paesaggio (credo ne valga la pena di vederlo domenica nell'anteprima del gran premio).
La passeggiata è stata molto simile a quella che abbiamo fatto ieri, però questa volta con una telecamera in spalla, in un giorno di festa a Delhi e trasportati da un risciò guidato da un uomo seduto su una bicicletta che se lo tirava dietro. Per questo è stato impossibile non attirare su di sé l'attenzione: tre stranieri con videocamere e macchine fotografiche in giro per la città.
Siamo rientrati in hotel, faremo una doccia e ceneremo. Domani, già dalle prime ore saremo al lavoro e seguiremo Alonso e l'Unicef in occasione della visita all'ospedale pediatrico, dove il pilota porterà visita ai bambini malati di poliomielite. Un saluto.
di Alvarito da Alvarito en la F1
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