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11 ottobre 2011

Le pagelle GIAPPONESI by Valerio lo Muzzo

"Da 0 a 10"–Le pagelle del Gp del Giappone
Mancano quattro appuntamenti ma è già finito tutto. Le emozioni/delusioni di Abu Dhabi 2010 non vi saranno, per fortuna di Vettel e dei suoi tifosi, per sfortuna del popolo misto che ama giocarsela fino all’ultimo. D’altronde c’è stata poca storia nel corso della stagione, e Suzuka ha premiato il tedesco come spesso fatto in passato con altri grandi campioni. Tra tutti in Giappone si è distinto Jenson Button, sempre più forte, in grado di centrare tutti gli obiettivi tranne quello della pole, sfuggitogli per appena nove millemisi. Il resto è storia ben nota. Come noti sono i nostri giudizi, al solito "Da 0 a 10", capitolo 15: Giappone.


VOTO 0 AI MECCANICI TORO ROSSO
L’unico ritirato di giornata è stato Buemi e non certo per colpa sua. Non è la prima volta che in casa Toro Rosso i bulloni non vanno tutti al posto giusto. Forse un po’ di allenamento in più farebbe comodo.
DISTRATTI

VOTO 1 A VITANTONIO LIUZZI
Ancora ultimo, ancora dietro Daniel Ricciardo. Non è un gran periodo per l’italiano che dopo lo strike di Monza non è riuscito a riscattarsi né a Singapore tantomeno in Giappone. Gli porgiamo un augurio per la prossima domenica, sperando in un miglioramento e non in una…Corea.
PASSEGGERO

VOTO 2 RUBENS BARRICHELLO
Ancora una volta tra i flop, ma ormai sembra essere abbonato alle zone basse di questa rubrica. Che dire: la sua esperienza in Williams (e forse in F1?) è quasi conclusa e da qui a fine stagione non ci sono stimoli, tantomeno motivi per andare avanti. Forse soltanto uno: la dignità di restare davanti il compagno di squadra. Ma neanche quello.
ALTROVE

VOTO 3 A BRUNO SENNA
Dall’ottavo posto sulla griglia al sedicesimo della bandiera scacchi. Non certo una gara da ricordare. Dopo una partenza non felice lamenta problemi di graining, ma non riesce a uscire dall’imbottigliamento. Suzuka lo boccia, anzi lo rimanda.
GAMBERO

VOTO 4 A FELIPE MASSA
Alonso sul podio, lui dietro Schumacher. Eppure la Ferrari è sempre la stessa. Anche lui aspetta il fine stagione, visto che ormai gli stimoli son finiti da un pezzo, mentre gli obiettivi non ci son mai stati. In più la telenovela con Hamilton non cessa, ancora una volta un pezzo della sua Ferrari è finito per aria.
PUFFO

VOTO 5 A LEWIS HAMILTON
Basterebbe un “vedi sopra”. Ormai è l’ombra di sé stesso, patisce Button e con la stessa vettura non riesce a conquistare il podio. Chiude quinto. Confuso. Demoralizzato. In più non impara dagli errori che son sempre gli stessi, visto che il contatto con Massa è il remake di quello visto a Spa con Kobayashi. In McLaren non è più la prima guida, la fiducia adesso va riconquistata.
GARGAMELLA

VOTO 6 A MARK WEBBER
Fa parte del trio degli sconsolati, e non ci vuol tanto per capire chi sono. Vedi sopra e sopra ancora. Chiude con un quarto posto anonimo, mentre il suo compagno di squadra conquista il secondo mondiale. E pensare che uno dei due poteva essere il suo…
OMBRA

VOTO 7 A MICHAEL SCHUMACHER
Dopo Spa sembra avere ingranato una marcia in più, complice una Mercedes che cresce, seppur lentamente. Conduce una gara intelligente, chiude davanti Massa e a tre secondi da Hamilton. In più resta in testa per qualche giro, cosa che lo rende il pilota più anziano a guidare un gran premio dopo il 1970. Chissà se in futuro non diventi un abitudine.
MESTIERANTE

VOTO 8 A SERGIO PEREZ
Un garone! Scatta dalla diciassettesima piazza e giunge ottavo con una strategia a due stop. E pensare che questa è stata la sua prima volta a Suzuka dopo tante ore trascorse al simulatore. Una domanda sorge spontanea: come lo vedreste al fianco di Alonso? Ai posteri l’ardua sentenza.
SORPRESA

VOTO 9 A SEBASTIAN VETTEL
Buona parte del voto è giustificato dalla pole. Poi Sebastian stupisce con una partenza assassina in memoria di vedi voto 7. Purtroppo consuma troppo presto le sue Pirelli, ma l’unico modo per contrastare la McLaren di Button era quello di correre più veloce di lui. Ci ha provato, non è andata come voleva lui, visto che la vittoria è andata all’inglese. Chiude terzo dopo aver impensierito Alonso. L’obiettivo, ieri, era un altro. E l’ha centrato.
(BI)IRIDATO

VOTO 10 A FERNANDO ALONSO
Va bene, la Safety-Car gli ha dato una mano, però lui ci ha messo tanto del suo. Chiedere a Massa per ulteriori conferme. Ha tenuto dietro Vettel in tutti i modi, anche se il tedesco non è stato cattivissimo vista la posta in palio. Lui ha confermato di esserci, la Ferrari non ancora.
ALLIBRATORE

VOTO 10 E LODE A JENSON BUTTON
Qui la lode non gliela leva nessuno, perchè soltanto quei nove millesimi tra lui e Vettel al sabato hanno negato a Jenson il piacere di essere il pigliatutto della situazione. Ha pagato la partenza di Sebastian, ma si è ripreso la testa con caparbietà, al solito suo di strategia. L’amministrazione nel finale di gara è pura accademia. Alonso si è sì avvicinato, ma lui non gli ha consentito di scendere sotto il secondo di distacco, facendola in barba a questo sistema anticostituzionale quale il DRS. Semplicemente immenso.
EPICO

di Valerio lo Muzzo da Only F1

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