
Fernando, che si trova in India per correre domenica il primo gran premio su questo territorio è arrivato al centro infantile Delhí Chacha Nehru Bal Chikitsalaya a bordo di una Maserati.
Il pilota asturiano è stato ricevuto dalle autorità dell'ospedale con corone di calendule e il tradizionale tikka, il pallino rosso composto di polvere colorata che si applica sulla fronte in segno di benvenuto.
Alonso, per ricambiare la calda accoglienza, a sua volta ha depositato dei fiori ai piedi della statua costruita in onore del primo ministro indiano Jawaharlal Nehru.
"Tutti i bambini hanno diritto di correre, giocare e vivere una vita in salute senza incorrere nella poliomielite", ha assicurato il pilota spagnolo che è anche ambasciatore Unicef e ha continuato, "Stiamo parlando di una terribile malattia che dobbiamo provare a debellare dal nostro pianeta".
In occasione di questa visita in ospedale Fernando ha regalato dei doni ai bambini ricoverati, alcuni dei quali con arti paralizzati proprio a causa di questo virus, approfittando del fatto che in India, proprio oggi, si celebra il Natale Indù, il Diwali, comunemente conosciuto come Festa della Luce.
"Ogni volta che con l'Unicef ci scontriamo con realtà simili a queste, è sempre molto impressionante. È sempre difficile vedere bambini in difficoltà, ma sappiamo che si tratta di un lavoro importante: attraverso la nostra persona riusciamo a coinvolgere il pianeta in quelli che sono i problemi del terzo mondo", ha aggiunto Fernando.
La visita del pilota spagnolo presso il centro pediatrico vuole essere un segnale positivo nei confronti dei genitori indiani a vaccinare i propri bambini contro questo virus.
La poliomielite solitamente infetta i bambini in tenera età (che devono ancora compiere 5 anni) per aver assunto acqua o cibi contaminati e purtroppo capita che anche i soggetti immunizzati possono venire infettati dal virus, senza svilupparne i sintomi, e trasmetterlo ad altri.
È una grave malattia infettiva a carico del sistema nervoso centrale che colpisce soprattutto i neuroni motori del midollo spinale e ha effetti più devastanti sui muscoli delle gambe che su quelli della braccia.

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