
Il pilota spagnolo, come ha già dichiarato a più parti, ha affermato che il secondo posto nella classifica piloti non conti più di tanto.
"Sono arrivato secondo lo scorso anno e nessuno se lo ricorda e io non voglio ricordarmelo tra dieci o vent'anni", ha spiegato. "Se questa volta finisco secondo, terzo o quarto, ciò non resterà nella mia mente per il futuro. Non è una grande priorità, ma cercheremo di fare una bella gara. Forse c'è possibilità di pioggia domenica, il che significa che potremmo non ottenere il solito risultato con Red Bull, McLaren e Ferrari sempre tra i primi cinque o sei posti. Se ciò avviene e facciamo una buona gara, forse posso prendere qualche punto su Jenson, ma può succedere anche che perda punti da Webber finendo quarto. Non è così importante per noi, ma probabilmente mi dà una certa sicurezza per il futuro vedermi davanti a piloti con vetture migliori della nostra".
Per quanto riguarda il Gran Premio del Brasile, Fernando è realista e non si sbilancia su quello che potrebbe essere il risultato della corsa: "Sarà molto difficile vincere domenica, ma lotteremo per questo, perché il nostro team è composto da persone professionali e competitive. Quando chiudo la visiera domenica, io e la squadra punteremo alla vittoria se sarà possibile".
Il pilota spagnolo ha parlato anche della stagione, che andrà a concludersi domenica sul tracciato di Interlagos, definendola come "non negativa".
"Non è stata una pessima stagione dal punto di vista personale e per come il team ha affrontato questa stagione, con il miglioramento in aree in cui siamo stati deboli l'anno scorso. La squadra è stata più forte e sento che con una vettura competitiva il prossimo anno possiamo essere molto competitivi e in lotta per il campionato del mondo. Lo scorso anno, il nostro inizio e le strategie non erano così buone, abbiamo avuto un approccio conservativo per le gare e siamo migliorati in tutte quelle aree quest'anno. Ora, tutti abbiamo bisogno che sia la macchina a migliorare".
E parlando del prossimo anno, come dovrebbe essere la Ferrari del futuro? "Quest'anno siamo stati competitivi per ciò che riguarda la meccanica della vettura e non c'è molta differenza tra i vari motori dei team e le gomme sono uguali per tutti. Quindi il punto chiave è l'aerodinamica e ottenere che le gomme possano funzionare al meglio fin dal primo giro, con maggiore aggressività e un approccio meno conservativo durante l'anno. Perché sono sicuro di poter lottare per il campionato l'anno prossimo? Perché io sono alla Ferrari", ha concluso Alonso.
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