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17 novembre 2011

GP Abu Dhabi, le pagelle di Valerio lo Muzzo

Da 0 a 10–Le pagelle del Gp di Abu Dhabi
Un anno dopo il trionfo iridato di Sebastian Vettel, Abu Dhabi si riprende quanto concesso al tedesco 12 mesi orsono per darlo ad Hamilton, fresco uscente (almeno di spera) da un tunnel buio e tempestoso che lo ha usurato nel corso degli ultimi mesi. Chi, invece, non sembra essere alquanto usurato è Fernando Alonso, inorgoglito nell’acchiappare quel podio a cui tanto teneva, soprattutto dopo gli eventi dello scorso anno e con un secondo posto da conquistare. La fine è alle porte, ma i giochi sono ancora aperti. Da 0 a 10, capitolo 18: Abu Dhabi.


VOTO 0 ALLA GOMMA DI VETTEL
Ancora non si è capito perchè e percome la posteriore destra del tedesco sia andata in briciole, così, senza un motivo evidente. Pirelli&RedBull hanno avanzato le peggiori ipotesi, ma queste non faranno altro che rimanere tali.
MISTERO

VOTO 1 A BRUNO SENNA
Gara sottotono e senza picchi. In più rimedia un drive-trough per aver ostacolato il doppiaggio di alcuni piloti. Il brasile lo attende. Sarà la prova del nove.
GHOST

VOTO 2 A FELIPE MASSA
Un altro brasiliano evanescente. Dopo la conferma di Montezemolo, Felipe mette in difficoltà il presidente con una prestazione rovinata nel finale da un testa coda che gli è costato il quarto posto. Webber ringrazia. Per calimero non c’è un attimo felice. San Paolo lo attende.
SFIDUCIATO

VOTO 3 A JAIME ALGUERSUARI
Dopo le ottime performance messe in mostra negli ultimi gran premi lo spagnolo incappa in una giornata no, complice una Toro Rosso in difficoltà sul circuito degli Emirati. Quindicesimo a fine gara non è certo il massimo.
SOTTOTONO

VOTO 4 PASTOR MALDONADO
Trova il giusto set-up per la gara e comincia fin da subito a risalire la china dall’ultima fila. Poi rimedia un drive-trough per aver opposto resistenza nel doppiaggio e da la quel momento in poi sembra perdere la fiducia e la sfrontatezza messa in mostra nella prima parte di gara. Chiude quattordicesimo, potenzialmente poteva far meglio.
CONDIZIONATO

VOTO 5 A VITALY PETROV
Lo scorso anno Abu Dhabi lo premiò con eccessiva notorietà, quest’anno invece non si è nemmeno visto, se non per qualche duello tra Lotus Renault. Il team fa bene a chiedere delle sorti di Kubica perchè tra il russo e il brasiliano c’è poco roba concreta.
INVISIBILE

VOTO 6 A NICO ROSBERG
Torna ad essere sua la prima Mercedes al traguardo. La gara di Nico si gioca subito al primo giro, quando Schumacher lo infila in partenza, salvo poi recuperare il sesto posto il giro dopo. Il resto è pura amministrazione. Con questa Mercedes c’è poco da fare.
RITROVATO

VOTO 7 RUBENS BARRICHELLO
Torna ad alto livello in una gara vissuta di orgoglio e di tenacia. Partito dall’ultima fila, Rubinho risale fino alla dodicesima piazza, chiudendo appena ai margini della zona punti. Sembrava ringiovanito sulla quella Williams, e pensare che San Paolo potrebbe essere la sua ultima gara.
GUIZZANTE

VOTO 8 A JENSON BUTTON
Podio tattico in ottica secondo posto. Il pilota inglese non sembra avere un ottimo feeling con il circuito di Yas Marina, ma complici le sciagure di Webber riesce a cogliere quanti più punti possibili e a giocare in difesa in vista di San Paolo.
COACH

VOTO 9 A FERNANDO ALONSO
Spreme la Ferrari come un’arancia rossa di Sicilia, conquistando un secondo posto che sa di ottimismo più che d’altro. Per la prima volta chiude a podio nella terra del petrolio, ma il ricordo per l’occasione persa lo scorso anno è ancora vivo. La cosa lo stimola. E si vede.
AFFAMATO

VOTO 10 A LEWIS HAMILTON
Rieccolo. Sarà mica tornato? Lewis Hamilton, alias Mario Balotelli, sembra aver stabilizzato la sua situazione psicologica e questa vittoria non può che fargli bene. Ci spiace per Vettel, ma a Lewis questo primo posto serviva davvero tanto. Che poi, guardando le statistiche, ha le stesse vittorie del tanto conclamato Button. E pensare che finora ha vissuto “a mezzo servizio”.
RISORTO

di Valerio lo Muzzo da Only F1

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