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9 novembre 2011

Le interviste ai fan: Alvaro Antonelli Alonso

Alvaro è un amico italo-spagnolo che vive a Saragozza e come lui stesso ci ha confidato ci ha trovato per puro caso su Internet.
Suo padre è natio della puglia invece la madre è di Barcellona ma Alvaro è nato Saragozza e del cognome ci importante che porta ci confida «Alonso in Spagna è come dire Rossi o Bianchi in Italia».

Il nostro amico abita ancora nella terra della corrida con sua moglie e con 2 dei suoi 3 figli. Vediamo come ha risposto alle nostre domande Alvaro, direttamente da Saragozza.

Quando e perchè hai iniziato a tifare Alonso?
Sono un appassionato di motori dall'età di 10 anni più o meno (ora ne ho 47) e sapevo dell'esistenza di questo giovane promettente pilota spagnolo già dal 1999 circa. Purtroppo in Spagna, prima del 2001, non vedevamo nemmeno la F1 in diretta, figuriamoci le formule minori anche se c'era questo Alonso Diaz di Oviedo che si faceva valere. Che lo tifo davvero posso dire che sia dal 2001, da quando hanno iniziato a parlare più di lui anche sui giornali e in televisione.

Che cosa ti piace di Fernando?
Ha uno stile di guida unico, aggressivo e calcolatore allo stesso tempo. È determinato e sinceramente è maturato rispetto al 2005-2006, ora prima di parlare pensa e poi si esprime. Cosa non da poco che vuoi essere un campione del mondo sotto tutti gli aspetti.

Che cosa pensi dell'arrivo dello spagnolo alla Ferrari?
Mio padre era un ferrarista di quelli tosti quindi non posso che essere felice. Detto ciò questo ragazzo si merita una super Ferrari come quelle degli anni d'oro di Schumacher perché il mezzo incide eccome. Come diceva sempre mio padre, puoi essere anche Senna che se non hai una macchina competitiva, stupisci sì, ma non riesci a vincere un mondiale.

In questi quasi suoi 10 anni di carriera qual'è il ricordo più bello che ti è rimasto?
Per uno spagnolo, vedere un giovane promettente arrivare in Formula 1 è sempre una grande emozione. Ogni sua vittoria è stata un'emozione: vedere la bandiera e sentire l'inno spagnolo, sentirsi sul podio col pilota.

In previsione 2012, credi che la Ferrari sarà in grado di procurargli una vettura per combattere per il mondiale oppure dovremo assistere a un altro anno di dominio Red Bull?
Fernando è famoso non solo per essere un pilota di F1 ma anche per la sua precisione e per essere un testardo sul posto di lavoro. Io vorrei solo che la Ferrari riuscisse a mettere assieme uno staff tecnico in gardo di costruire una monoposto vincente. Copiare le soluzioni delle altre squadre non serve perché gli avversari costruiscono le soluzioni sulle proprie geometrie meccaniche. La Ferrari deve innovare, stupire e inventare e dare una vettura di Formula 1 competitiva a Fernando Alonso. Hanno il miglior pilota del gruppo, non possono sprecare così le sue potenzialità.

Se ora tu lo avessi davanti, che cosa gli vorresti dire?
Sono un frequentatore degli autodromi: Montmelò e Monza (ne aprofitto per venire a salutare i miei 2 miei fratelli che abitano a Verona) sono appuntamenti fissi. Ho visto Fernando e cosa gli ho detto: grazie per portare in giro per il mondo la Spagna come un vessillo positivo.

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