L'anno horribilis di Felipe Massa. Ecco perché deve o non deve restare

Se lo chiedono tutti gli appassionati o semplici curiosi di F1. Che cosa è successo a Felipe Massa? Il pilota brasiliano si trova in uno stato di evidente crisi visto che non riesce a salire sul podio da più di un anno (Corea 2011) ed è dal Gran Premio del Canada 2011 che non riesce ad ottenere più punti di Fernando Alonso.

Tutto sembrerebbe essere iniziato dal drammatico incidente avvenuto in Ungheria nel 2009 quando Felipe, venne colpito violentemente alla testa, in occasione delle qualifiche, da una molla persa dal connazionale Rubens Barrichello. Nonostante il lento declino, dalla stagione 2008 quando perse il mondiale all'ultima curva dell'ultima gara della stagione, la crisi del 2011 è evidente soprattutto se vengono paragonate alcune statistiche dei due alfieri del cavallino rampante.
La delusione maggiore per la differenza di prestazione tra i due compagni di box riguarda la gara: in Malesia e in Cina ha tagliato il traguardo prima di Alonso mentre a Montréal ha conquistato più punti perché Fernando è stato costretto al ritiro dopo un contatto con Button.

Gli internauti e i tifosi della Ferrari lo definiscono inadatto e incapace per occupare il sedile del team di Maranello invocando l'immediata radiazione e invece è Luca Cordero di Montezemolo, presidente della scuderia italiana, in persona a dare fiducia, almeno per il prossimo anno al pilota brasiliano. Ecco quelli che sono, secondo noi, i motivi per i quali Massa merita quel sedile e i perché per i quali dovrebbe lasciare il posto che occupa.

Marketing aziendale-Deve Lasciare!
Prima di Felipe alla Ferrari c'era un altro pilota paulista, Rubens Barrichello. A seguito dell'Italia, il mercato automobilistico brasiliano è l'unico dove il Gruppo Fiat si trova a ricoprire un ruolo di vertice nelle vendite. Il non investire su un pilota sud-americano, o meglio brasiliano, sarebbe come firmare per un calo di vendite per l'azienda italiana.

Stagione da 0 in pagella-Deve Lasciare!
Non vince una gara dal Gran Premio del Brasile 2008 e non sale sul podio dalla gara di Corea 2010. Il miglior risultato della stagione odierna è il quinto posto, ottenuto per ben 4 volte.
Nonostante la stagione pessima è stata la Ferrari a rinnovare il contratto. La storia ci ha insegnato che le clausule dei contratti sono semplicemente formalità, che ci vuole nulla per distruggerle con sapiente maestria.
Il suo manager si chiama Nicolas Todt, figlio di Jean Todt, attuale presidente della FIA ed ex uomo chiave della scuderia di Maranello. In molti dicono: un nome, una garanzia.

Vice campione del mondo 2008-Deve Restare!
Non sarà un eccellente pilota, non sarà un fenomeno. Non avrà la concentrazione di Vettel ne la determinazione di Alonso ma è riuscito a diventare vice campione del mondo 2008, alle spalle di Lewis Hamilton, perdendo l'alloro iridato a causa di una rottura del motore quando a mancare erano soli 3 giri (GP Ungheria 2008) e per un rocambolesco errore ai box (GP Singapore 2008).
Non potrà essere paragonato ai migliori ma nemmeno alla feccia della F1 se parliamo di piloti paganti come Karthikeyan e compagnia bella.