
L'inglese della McLaren lo scorso anno è scampato a un rapimento, a un vero e proprio agguato armato avvenuto dopo le prove libere del GP del Brasile, mentre Button faceva ritorno in albergo. A salvare il pilota è stato il suo autista, un agente armato, che è riuscito a dileguarsi nel traffico seminando la macchina degli aggressori.
Il pilota della McLaren non è stato l'unico obiettivo l'anno scorso, infatti un gruppo di tecnici Sauber ha subito una rapina a mano armata per rubargli i loro oggetti e per Jenson, quest'anno, la parola sicurezza è l'unica che merita importanza.
"Qualcosa è sempre accaduto qui. È successo tante volte con i meccanici e gli ingegneri. Alla fine stava per accadere a un pilota", esordisce Button, "Credo che ogni pilota avrà una scorta della polizia, almeno è quello che dovrebbero fare ma si dovrebbe anche tener conto di tutti coloro che lavorano in Formula 1 e non potranno avere la scorta delle forze dell'ordine", ha concluso l'inglese.
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